VATICANO, comunicazione. I dubbi di Bergoglio: «A quanti arriva il messaggio di Gesù tramite “L’Osservatore Romano”?»

Il Pontefice in visita al Dicastero per la Comunicazione ha posto in guardia da «un funzionalismo che inibisce l'attività»; lo ha affermato ieri nel corso della sua visita presso la sede dei media della Santa Sede a Palazzo Pio. Non è stata proprio una frase entusiastica, eppure la riforma del settore che ha comportato un accentramento è stata una sua scelta

Un giro nei corridoi, un preghiera in cappella e la visita ai diversi settori fino al saluto nella Sala Marconi. Nel breve saluto il Pontefice ha detto: «Ho visto questo palazzo ben sistemato e questo mi piace. L’unità del lavoro… il problema è che questo sistema così grande e complicato funzioni. Mi viene in mente un’abitudine in Argentina, quando qualcuno veniva nominato a una carica importante la prima cosa che faceva era andare da Nordiska, una ditta per rifare gli ambienti: senza guardare la sua scrivania, il suo studio, mandava a fare tutto nuovo, tutto perfetto e bello».

Però, ha poi sottolineato Bergoglio, «era la prima decisione che prendeva quel ministro, quel funzionario, ma poi, non funzionava». Insomma non è al funzionalismo che pensa il Papa, troppi passaggi bloccano il lavoro e via dicendo, ma la struttura – sottolineano negli stessi corridoi di Piazza Pia – è nata pur sempre per volere del Papa, che ora sembra scontento del risultato.

«Per esempio – ha aggiunto il Pontefice -, io sono capo di una sezione, sono il segretario di quella sezione, il capo; ma ho sette sottosegretari. Sempre tutto bene, bene. Qualcuno ha una difficoltà, va dal sottosegretario che deve risolvere, che dice: “Aspetta un attimo, poi ti rispondo”. Prende e chiama il segretario… Cioè: non servono. Incapaci di decidere, incapaci di mettere il proprio. Il funzionalismo è letale. Addormenta un’istituzione e la uccide. State attenti a non cadere in questo: non importa quanti posti ci sono, se quello studio è bello o non è bello. Importa che funzioni, che sia funzionale, e non vittima del funzionalismo. State bene attenti, bene attenti a questo. E quando una cosa è funzionale, aiuta la creatività. Il vostro lavoro dev’essere creativo, sempre, e andare oltre, oltre, oltre: creativo. Questo si chiama funzionare. Ma se un lavoro è troppo bene ordinato, alla fine finisce ingabbiato e non aiuta. Questa è l’unica cosa che, vedendo una organizzazione così bella, così ben fatta, vedendovi tutti insieme, mi viene di dire: state attenti!»

Dunque niente funzionalismo per Bergoglio, ma funzionamento, quello sì che gli va bene: «Funzionale al lavoro, quello che dovete fare. E perché una struttura sia funzionale, bisogna che ognuno abbia la libertà sufficiente per funzionare. Che abbia la capacità di rischiare e non andare a chiedere permesso, permesso, permesso: questo paralizza. Funzionale, non funzionalistico. Capito? Avanti e coraggio. Grazie!».

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