Nel suo indirizzo di saluto al re di Giordania Abdallah II, il Patriarca latino di Gerusalemme, padre Pierbattista Pizzaballa, ha chiesto di «lavorare tutti insieme affinché Gerusalemme torni a essere la Città santa; una città di preghiera, ospitale e aperta a tutti».
Nella sua risposta al religioso cattolico, il sovrano hashemita ha ribadito il suo ruolo di custode dei luoghi sacri della città, «che va salvaguardata in modo particolare di fronte alle tensioni che si sono generate negli ultimi giorni».
Infatti, anche il Patriarca latino ha testimoniato dei violenti scontri che hanno avuto luogo di recente, che sono «divisioni ed espressioni di odio». Egli ha aggiunto che: «Purtroppo non è la prima volta e temiamo che non sarà nemmeno l’ultima, dunque dobbiamo pregare molto e con sincerità affinché Dio tocchi i cuori induriti degli uomini».
Il patriarca ha quindi esaltato il re Abdullah per l’impegno profuso «per il libero accesso ai luoghi santi, per il rispetto dello status quo a Gerusalemme e per la promozione dell’armonia interreligiosa».