L’invidia, l’inconfessabile sentimento che nel Purgatorio dantesco toglie la vista alle anime che “guardano contro” (in-videre), è un vizio universale. Ma è un sentimento tutto negativo o c’è qualcosa di buono da salvare?
Biumor, la Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte, oramai appuntamento fisso per la città di Tolentino che la organizza e la ospita, prosegue la sua navigazione nelle oscure profondità dell’animo umano e, dopo il focus sull’odio dell’edizione, dove si era confermato l’ampio respiro internazionale della manifestazione con ben 620 opere pervenute in rappresentanza di 46 nazioni, continua a esorcizzare il male con le armi dell’arte e dell’ironia.
La XXXI Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte, concorso a premi dedicato all’arte umoristica, sarà dunque dedicata a questo sentimento. Destinato ad artisti, illustratori e vignettisti, il Premio è articolato in due sezioni: il Premio Internazionale Città di Tolentino, con il tema dell’invidia, e il Premio Luigi Mari, dedicato al ritratto caricaturale di personaggi illustri. Sarà conferito anche il riconoscimento di merito, l’Umorismo in rete, dedicato ai nuovi prodotti della post-modernità che infrangono i modelli consolidati della comicità tradizionale. Tutte le opere partecipanti saranno selezionate da una giuria qualificata di esperti dell’immagine, giornalisti e docenti. Sarà possibile iscrivere le opera al concorso fino all’11 ottobre 2021.
Dal 25 novembre 2021 al 30 gennaio 2022
I selezionati entreranno a far parte della Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte, la mostra che si terrà a Tolentino dal 25 novembre 2021 al 30 gennaio 2022. Come ogni edizione, l’apertura della mostra sarà accompagnata dal festival organizzato da Popsophia, laboratorio permanente dove il pensiero critico si contamina con i fenomeni pop della cultura di massa. L’edizione 2021 del festival, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Tolentino, si terrà nelle giornate del 25, 26 e 27 novembre 2021.
«In un anno che è stato difficilissimo e doloroso – commenta il direttore artistico Evio Hermas Ercoli -, che ha cambiato i rapporti sociali, le relazioni e il nostro stare nel mondo, il festival intende offrire la leva della risata amara per capire se davvero ‘ne siamo usciti migliori’ o se invece quelle espressioni di crudeltà dell’animo siano ancora più scese nelle viscere e pronte a esplodere. Più della letteratura o dell’arte è l’umorismo la chiave per stemperare pulsioni e tensioni e ancora una volta Biumor vuole essere fucina di riflessione e di approfondimento attraverso satira, umorismo e ironia. Perché se una risata può seppellirci, può anche riportarci in superficie».
Tutte le informazioni e il regolamento del concorso sono disponibile sul sito ufficiale della Biennale www.biumor.com .