MUSICA, Valentina Mattarozzi. Ne “L’amore perduto” un inno alla pace

Arriva in radio, in digitale e su Youtube il nuovo singolo e video della cantante bolognese, un brano che intende commemorare tutte le persone che hanno sofferto per le crudeltà della Seconda guerra mondiale e per non dimenticare che qualunque guerra è il “male” assoluto

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“L’amore perduto” è uscito due giorni prima del 25 aprile, anniversario della Liberazione. La storia che viene raccontata nel testo è molto articolata, e realmente accaduta, il brano, infatti, è dedicato a una donna, già sposata con figli, che si innamora perdutamente di un militare di carriera, del quale rimane incinta. Tutta la sua famiglia a seguito di una retata viene deportata dai tedeschi nei tristemente noti campi di sterminio. Per loro la destinazione sarà un lager austriaco, da dove riusciranno ad uscire solo per merito di uno scambio di prigionieri, aiutati proprio dall’amante di lei. Lei donna, però, dovrà ripiegare a vivere con un uomo che non ama, suo marito, che ogni giorno le rammenta con immutato rancore il suo tradimento e l’errore di essere rimasta incinta dell’ufficiale. Ma del resto, se quel figlio non fosse stato concepito, probabilmente loro sarebbero diventati, come tanti, solo cenere nei campi di concentramento.

L’arrangiamento a ritmo di Rumba, pensato da Teo Ciavarella è sinuoso ed elegante, perfetto nel condurci per mano nell’atmosfera della storia. Gli strumenti di accompagnamento si intercalano alla “protagonista musicale”, quale è la fisarmonica di Massimo Tagliata, che con infinita dolcezza riesce ad esprimere una grande forza narrativa ed espressiva.

“Il videoclip, con le coreografie di Claudia Rota – afferma il regista Milo Barbieri – si sofferma solo su una parte della storia ovvero sulla sofferenza di quell’amore impossibile, ma così forte da resistere nel tempo, cristallizzando il momento dell’addio e, il sentimento che se ne trae, è così forte da poter far cadere anche a noi qualche lacrima. Sono i dettagli a raccontare la storia di un saluto troppo precoce, probabilmente definitivo, mentre la musica invita a lasciarsi andare al fascino avvolgente delle atmosfere retrò. La voce sensuale e le parole di Valentina Mattarozzi, sono protagoniste in questo dipinto congelato nel tempo e nello spazio, contornate di dolce amarezza e della stessa rassegnazione che si intravede in fondo agli occhi del militare che imbocca il viale che lo accompagnerà verso il suo destino, perché in fondo, la frase: “per sempre” esiste solamente nelle favole”.

Valentina Mattarozzi, bolognese di nascita, studia danza classica per dieci anni e calca i palchi teatrali anche come attrice e autrice. A sei anni inizia a suonare il pianoforte e 14 a comporre. Studia canto lirico, conservatorio Martini di Bologna e Frescobaldi di Ferrara, ma la sua innata curiosità la porta a scoprire tanti generi musicali, (dal pop al rock, dal blues alla fusion). Ed è proprio la mescolanza di tutto questo che la rende unica. Il suo primo vero grande amore è, e rimane, il Jazz che è la sua principale fonte di ispirazione anche quando compone. Collabora con vari artisti bolognesi tra cui Annibale Modoni, Teo Ciavarella, Felice Del Gaudio, Carlo Atti e Lele Barbieri.

Dal 2013 è la vocalist della famosa Doctor Dixie jazz band, che ha visto collaborazioni con Gerry Mullighan, Lucio Dalla, Pupi Avati e Renzo Arbore. Alternando attività musicali e teatrali, è la protagonista di “Lady Day – Omaggio a Billie Holiday” (nel ruolo di Billie Holiday) per la regia di Massimo Macchiavelli e ancora in “Ladies sing the blues”, viaggio attraverso la storia e le sonorità blues già portate alla ribalta da grandi interpreti femminili come Bessie Smith e Janis Joplin. Si cimenta anche nella scrittura teatrale, debuttando con “Io sono Billie”, spettacolo anche questo, incentrato sulla vita di Billie Holiday. Nel 2014 debutta con l’album di inediti “Vally Doo”, entrando in top ten e top twenty delle classifiche radiofoniche.

Nel 2017 pubblica l’album “I am Billie – Tribute to Billie Holiday”, per cui riceve pubblicamente i complimenti da parte del gruppo vocal jazz più famoso al mondo “The Manhattan Transfer”. Ad aprile 2020 durante il periodo di lockdown ha partecipato all’iniziativa #jazzadomicilio organizzato dal Bologna Jazz Festival ed il 30 maggio 2020 è stata la cantante del primo concerto in Italia “in condominio”, dopo il lockdown, esibendosi con il trio del Maestro Teo Ciavarella a “Borgo Masini”. Ha di recente pubblicato “Fragili” e “Nostalgie” brani che come “L’amore perduto” saranno inclusi nel suo nuovo album in uscita a maggio 2021.

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