Ancora oggi per molti l’acquisto di un immobile rappresenta una tappa fondamentale della propria vita e, soprattutto per i giovani, un momento di affermazione di indipendenza. Per quanto la pandemia abbia rallentato la crescita del mercato immobiliare nel 2020, la compravendita di prime case continua ad essere uno dei principali protagonisti del settore, complice i tassi di mutuo agevolati ancora ai minimi storici.
Per i millennial, cioè le persone nate tra il 1981 e il 1996, l’acquisto della prima casa passa anche dall’uso dei canali digitali e dei social network che oggi semplificano la ricerca soprattutto nelle grandi città come Roma o Milano, dove spesso può risultare più complicato riuscire a trovare casa in tempi ragionevoli e in linea con le proprie esigenze e possibilità economiche.
«Il digital e soprattutto i social network stanno sicuramente snellendo il processo di acquisto della casa, rendendo più semplice reperire le informazioni non solo sugli immobili, ma anche sulle agenzie immobiliari e sulla zona dove abbiamo deciso di andare a vivere», sostiene Daniele Scatassi imprenditore immobiliare con 20 anni di esperienza, Founder di Building Production (https://danielescatassi.it/), alla guida di cinque agenzie immobiliari tra Roma e provincia.
Iniziare la ricerca casa sfruttando il web: tre «step» fondamentali
Quali sono i primi passi da compiere online se si sta cercando casa? Come sottolinea sempre Scatassi: «Ancora prima di iniziare a visionare gli immobili è bene avere le idee molto chiare su alcuni aspetti imprescindibili come la zona d’interesse e il budget, così da ottimizzare al meglio le ricerche sul web».
- Individuare la zona: questo permette di circoscrivere la ricerca ed evitare di visionare inutilmente innumerevoli immobili, oltre che di seguire fin da subito i profili social delle agenzie immobiliari della zona e visionare in modo più rapido gli annunci. Sempre più spesso il primo punto di contatto con i potenziali acquirenti inizia proprio online sui social. Attraverso un semplice click o swipe up arrivano circa il 30% delle richieste di appuntamento per un immobile, segno di come le persone prediligono sempre più una ricerca rapida e veloce.
- Definire il proprio budget: sono diversi i tool online che consentono di fare una prima valutazione della propria situazione reddituale e del proprio potere di acquisto. Tali portali forniscono in tempo reale una buona panoramica delle diverse proposte di preventivo offerte dalle banche e dei loro costi accessori, agevolando così la scelta della banca alla quale rivolgersi e avendo già un’idea chiara della proposta di mutuo. Definire la propria soglia massima di spesa permette in automatico di filtrare notevolmente sia gli immobili che le zone interessate, aspetto essenziale soprattutto quando si vive in grandi città. Infine rivolgersi a un professionista per un primo colloquio per farsi consigliare in questa iniziale fase esplorativa.
- Sfruttare i virtual tour e gli open day online: la pandemia ha inciso fortemente sul processo di digitalizzazione di moltissimi settori, incluso quello immobiliare. È sempre più frequente trovare quindi annunci completi anche di virtual tour dettagliati, utili per avere subito un primo impatto della casa. Inoltre sono in crescita anche gli open day virtuali per visionare comodamente da casa l’immobile. Sono strumenti utili per fare una prima “scrematura” degli annunci.
Ruolo sempre crescente dei social network
A questi punti si aggiunge il ruolo sempre crescente dei social network anche nell’accostarsi a un settore spesso complesso come l’immobiliare. Un numero crescente di professionisti del settore ha ormai sdoganato il mondo social, rendendo Instagram, Facebook o Tik Tok le piattaforme ideali per veicolare messaggi e temi spesso complessi verso un pubblico eterogeneo e quanto più ampio possibile.
Si tratta di strumenti di divulgazione che permettono ai diversi follower di aver accesso in modo rapido ed efficace ad informazioni utili per intraprendere, in modo più consapevole, l’acquisto di un immobile. Ecco quindi che temi come l’accesso al mutuo, le spese accessorie, le domande da rivolgere ad un agente immobiliare, la proposta di acquisto o il rogito notarile, solo per citarne alcuni, vengono codificati sotto forma di post, stories e video.
«Chi come me svolge un lavoro fortemente empatico, da sempre a contatto diretto con le persone, deve accettare la sfida di questi tempi e imparare anche a creare una relazione partendo dal digitale e dai social network», aggiunge Scatassi, tra le voci digitali maggiormente in ascesa nell’ambito immobiliare, con un profilo Instagram che ha visto una crescita del 12% negli ultimissimi mesi e che ha intuito soprattutto nel corso dell’ultimo anno le potenzialità dei social network anche per la sua professione di imprenditore immobiliare.
«Personalmente penso che questi luoghi digitali, se ben sfruttati, possano diventare terreno fertile per uno scambio continuo di informazioni, facilitando soprattutto l’incontro con le generazioni più giovani di acquirenti e comprendendo meglio le loro esigenze».
Ma cosa cercano i «millennial» nella prima casa?
Se spazi all’aperto, come giardini e balconi, hanno conosciuto una nuova popolarità quando si cerca un immobile, oggi i giovani sono sempre più attenti alla luce e all’esposizione della casa. Complice un tempo maggiore che vi si trascorre, infatti, l’illuminazione è fondamentale per chi intende acquistare. A questa esigenza si uniscono anche la richiesta di uno spazio ulteriore per lo smart working e infine la possibilità di poter usufruire della fibra per internet.
«Nel corso dell’ultimo anno la casa si è trasformata per moltissimi anche in ufficio e di conseguenza sono cambiate le esigenze sia in riferimento allo spazio che ai dettagli come internet, ricezione del telefono e posizione dell’immobile – conclude l’immobiliarista -, se prima inoltre si cercava di acquistare casa vicino al proprio lavoro, oggi non è più inusuale assistere ad uno spostamento nelle zone più periferiche e nell’hinterland delle grandi città. Zone che consentono di poter acquistare case più grandi e con maggior verde a costi più contenuti. In generale posso dire che è cambiato l’atteggiamento nei confronti dell’acquisto della prima casa: oggi infatti c’è una maggior attenzione anche alla qualità della nostra vita e la pandemia ci ha portato inevitabilmente a scendere meno a compromessi nell’ambito immobiliare, andando a prediligere soluzioni che possano portarci concreto benessere».