Una funzionaria di polizia di quarantanove anni in servizio presso la stazione degli Yvelines a Rambouillet è stata assassinata da un terrorista islamista di origini tunisine nel primo pomeriggio di oggi. L’uomo, armato di coltello, ha aggredito la poliziotta all’esterno del commissariato dal quale la vittima era uscita per regolare il disco orario della sua automobile parcheggiata nei paraggi.
Erano le due e venti, quando la donna, colpita alla gola, è deceduta a seguito a causa delle gravi ferite infertele. L’assassino, un uomo di origini tunisine, è stato successivamente colpito a morte dalla polizia nel tentativo di bloccarlo.
Sul posto si sono immediatamente recati il ministro dell’interno Gérald Darmanin il premier Jean Castex, quest’ultimo ha definito l’atto criminale un «gesto barbaro compiuto da un codardo dalla vigliaccheria infinta contro un’eroina della vita quotidiana», aggiungendo inoltre che: «A tutte le donne e gli uomini francesi dico quanto la nostra determinazione a combattere il terrorismo in tutte le sue forme sia più intatta che mai».
Valérie Pécresse, presidente del Consiglio regionale dell’Île-de-France, ha affermato che: «Volevano colpire un simbolo della Francia, perché i nostri poliziotti sono il volto della Francia. La pista terroristica viene presa in considerazione e sappiamo cosa significa: Magnanville, Samuel Paty. Di fronte a una minaccia del genere dobbiamo affrontarla attraverso una mobilitazione di tutte le nostre forze».
Il presidente della Repubblica Emmanuel Macron è stato informato del fatto mentre si trovava in viaggio per N’Djamena, dove parteciperà al funerale del presidente ciadiano Idriss Déby Itno, recentemente scomparso. Egli, riferendsi alla morte di «Stéphanie», ha dichiarao che: «Questa poliziotta è stata uccisa nella sua stazione a Rambouillet, nella terra già martoriatadegli Yvelines», aggiungendo che nella lotta contro il terrorismo islamista non cederemo mai».