AUTOMOTIVE, 5G. Mobilità pronta alla rivoluzione, ma sull’Italia pesa il forte ritardo infrastrutturale

Questi i principali spunti e le provocazioni emerse nel corso dell’evento in modalità digitale “Mobilità che cambia: rivoluzione digitale e 5G. Nuovi scenari”, organizzato da ForumAutoMotive, il movimento di opinione sui temi legati alla mobilità a motore promosso dal giornalista Pierluigi Bonora

Milano, 22 aprile 2021 – «La rivoluzione del 5G è ormai vicina dal punto di vista tecnologico e preannuncia nuovi scenari per la mobilità, con enormi benefici sul fronte della sicurezza delle nostre strade e qualche incertezza sul tema della gestione dei dati. Per rendere concreta questa svolta digitale è imprescindibile mettere in campo un piano che trasformi radicalmente il nostro patrimonio infrastrutturale, rendendolo connesso e sicuro. Senza questo passaggio si rischierà di non sfruttare a pieno la svolta tecnologica. I fondi previsti da Next Generation EU offrono un’occasione unica per ridurre il gap infrastrutturale del nostro Paese», sono questi i principali spunti e le provocazioni emerse nel corso dell’evento in modalità digitale “Mobilità che cambia: rivoluzione digital e 5G. Nuovi scenari”, organizzato da ForumAutoMotive, il movimento di opinione sui temi legati alla mobilità a motore promosso dal giornalista Pierluigi Bonora.

Marco Alverà (SNAM): «Obiettivo decarbonizzazione, passando da biocarburanti e idrogeno»

L’evento si è aperto con la consegna del riconoscimento Personaggio dell’anno 2021 per ForumAutoMotive a Marco Alverà, amministratore delegato di Snam, e la consueta intervista al premiato da parte del promotore dell’evento, il giornalista Pierluigi Bonora.

Alverà ha sottolineato che la decarbonizzazione è oggi una priorità, «anche in vista degli obiettivi fissati tra il 2040 e il 2050. Snam sta investendo in modo significativo in questa direzione, anche attraverso specifici accordi. Il 2021 passerà alla storia come anno di svolta per la transizione ecologica. La sfida è arrivare alle zero emissioni nette, un obiettivo in cui credo fermamente. Il biometano è una risorsa sostenibile già oggi presente. L’idrogeno esprimerà il massimo potenziale nei settori industriali non elettrificabili, ma anche nei trasporti, dagli aerei che compiono lunghi tragitti alle navi, dai treni ai camion. In questi settori l’idrogeno è destinato a entrare in modo significativo. Sui trasporti di medie dimensioni è difficile prevedere quali saranno le quote di mercato dei veicoli con celle a combustibile o con batterie, ma l’importante è che ci siano infrastrutture adeguate per entrambi».

Sull’idrogeno, ha egli aggiunto «in Italia, stiamo partendo adesso. Di certo questa tecnologia partirà dai treni e dai trasporti pesanti. Il futuro del mix energetico del Paese al 2050 vedrà fino a un 20% di idrogeno, e una quota importante di biometano. Come Snam abbiamo promosso al nostro interno start-up su quattro tematiche strategiche: biometano, idrogeno, mobilità sostenibile, efficienza energetica. Su queste investiamo più di 700 milioni di euro, in grado di generare, al 2024, margini di circa 150 milioni di euro».

Svolta 5G: operatori pronti alla rivoluzione, ma servono infrastrutture «smart»

Bonora, introducendo i lavori ha evidenziando come oggi non si faccia sufficiente chiarezza per spiegare la svolta digitale in corso per il mondo automotive. «Siamo sicuri che chi va in concessionaria sappia cosa significa connettività, telematica, 5G, smart road? E che lo stesso venditore all’interno della concessionaria sia capace di rispondere a domande, curiosità e richieste di chiarimenti da parte del potenziale acquirente di un veicolo? Capire e farsi capire quando si parla di nuove tecnologie è fondamentale. Non bisogna dare scontato che la gente conosca acronimi e frasi ormai di rigore in inglese. E lo stesso vale quando si parla di motorizzazioni sostenibili. Regna una gran confusione sui vari tipi di ibridizzazione (altro termine complesso) a disposizione. Questo evento vuole fare chiarezza e soprattutto spiegare le ricadute positive sulla sicurezza stradale di tutte queste nuove tecnologie. Anche il settore dei media ha bisogno di avere chiarimenti: per informare il prossimo, infatti, bisogna prima di tutto essere informati».

Il promotore di ForumAutomotive si è poi collegato con il Managing Director Maserati China Mirko Bordiga, che ha testimoniato il successo del Salone di Shanghai in corso in questi giorni.

«Il Salone supererà quota un milione di visitatori, i cinesi non stanno viaggiando in questa fase e, quindi, hanno una capacità di spesa più elevata. Proprio attorno al nostro brand stiamo registrando grande interesse. Qui il virus è sotto controllo e si respira anche nei padiglioni del Salone un’atmosfera positiva. In Cina stiamo registrando una spinta davvero rilevante sulla mobilità elettrica. Una spinta che nei prossimi 5 anni stravolgerà l’attuale scenario».

Dopo il saluto del Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia Alessandro Galimberti, che ha evidenziato come ci sia crescente bisogno di competenza, formazione e anticonformismo anche nella narrazione giornalistica della mobilità, è intervenuta Alma Fazzolari, esponente di Assotelecomunicazioni, che ha illustrato in modo semplice le potenzialità della nuova tecnologia 5G, le sue applicazioni nel mondo dell’auto e l’impatto nella vita di tutti i giorni.

5G: l’assalto quantico all’auto e alla strada

Massimo Braga, vicedirettore generale di LoJack Italia, ha sottolineato come «il 5G sarà un salto quantico sul fronte della connessione tra veicoli e dell’auto con gli altri elementi della strada, su tutti pedoni e infrastrutture. Tutto questo porterà enormi vantaggi in termini di sicurezza. Per beneficiarne a pieno ci sarà bisogno di realizzare tutte le infrastrutture necessarie. Già oggi però le potenzialità offerte dalle telematica consentono di compiere molte operazioni orientate alla sicurezza, ad esempio attraverso la diagnostica di bordo, la gestione degli incidenti con avviso in real time per gestire le esigenze di soccorso o, per stare sulla stretta attualità, con il controllo da remoto della temperatura dei vaccini trasportati all’interno di truck».

Sul tema della connettività già oggi disponibile si è soffermato Marco Do, direttore della comunicazione di Michelin Italia: «Michelin oggi si muove su tre livelli di mobilità connessa attraverso: sistemi di radiofrequenza collocati negli pneumatici che ne consentono la tracciabilità e in grado di dialogare con altri sistemi a bordo del veicolo; dispositivi presenti in pneumatici sportivi con sensori che comunicano al pilota informazioni sulla loro performance, come temperatura e pressione; infine, un servizio per le flotte aziendali che consente al proprietario dei veicoli di ottimizzare i carichi, il consumo di carburante e molto altro».

Fabio Galetto, sales director automotive di Google Italia, ha evidenziato come l’arrivo del 5G renderà più fruibili molte informazioni, così come aiuterà a comprendere meglio le esigenze del cliente. «Se però le strade continueranno a essere quelle che percorriamo quotidianamente – ha egli aggiunto -, la svolta dovrà attendere. Altro tema centrale sarà la gestione dell’enorme mole di dati che questa tecnologia genererà. In Europa abbiamo una regolamentazione più stringente in tema di privacy che in altri continenti».

«La rivoluzione digitale in corso provoca un’immediata implicazione: una crescita esponenziale sul fronte della tecnologia e della sicurezza. Il ciclo del valore dell’auto grazie all’intelligenza artificiale è destinata a cambiare totalmente proprio in virtù della mole di dati legati all’utilizzo del bene da parte del cliente. Ciò  genererà prodotti più confacenti alle sue esigenze», ha quindi sottolineato Fabio Giuliani, General Manager Gruppo Bosch in Italia.

Condividi: