ARTE, pittura. Tomas Rajlich e l’arte astratta in Italia: «Make it New!», Genova, Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce dal 22 aprile al 22 agosto

Il Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce dedica un’ampia retrospettiva a un grande interprete internazionale dell’astrattismo (arte non oggettiva), l’artista ceco naturalizzato olandese Tomas Rajlich, in dialogo con alcune opere chiave della collezione museale. Dall’astrattismo del secondo dopoguerra alle ricerche percettiviste e preconcettuali degli anni Sessanta, fino all’arte Optical e alla Nuova Pittura, Pittura analitica, dagli anni Settanta e Ottanta

La mostra, a cura di Cesare Biasini Selvaggi, accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale con contributi di Flaminio Gualdoni e Martin Dostál, presenta attraverso oltre ottanta opere una panoramica inedita del peculiare percorso artistico e della vitalità espressi dalla pittura aniconica.

La mostra viene realizzata dal Comune di Genova in collaborazione con ABC-ARTE, galleria d’arte contemporanea di Genova.

L’esposizione genovese

Dopo la grande stagione astratta degli anni Trenta, all’apice del modernismo, negli anni Sessanta e Settanta, gli artisti ne stressarono le qualità sia di forma che di contenuto.

Si può dibattere se l’enfasi di allora sul minimalismo, sulle potenzialità del concettuale e sull’estetica della riduzione non abbia forse provocato un allontanamento tra gli artisti e il loro pubblico. Però, è altresì chiaro che questa fase rappresentò non solo una necessità, ma anche un periodo alla cui eredità (ancora oggi vitale) l’arte contemporanea torna a rivolgersi senza soluzione di continuità.

Non solo per un’esigenza di ricognizione storico-critica, ma per la riscoperta sorprendente della sua efficacia, delle sue qualità, della sua genialità concettuale e della sua espressività astratta. Una vera e propria miniera di spunti e stimoli a cui attingere per condurre anche oggi una ricerca attuale e vibrante.

E qui non siamo lontani dal titolo della mostra, Make it New!, ovvero un focus dall’approccio originale sull’inesauribile carica innovativa della pittura aniconica, che ha solcato il XX secolo fino ad approdare ai nostri giorni.

Il percorso artistico di Tomas Rajlich

Il percorso espositivo delle opere di Tomas Rajlich, che documentano oltre mezzo secolo di ricerca, parte dagli esordi nella scultura degli ultimi anni Sessanta, per concludersi con i suoi lavori più recenti, con le loro variazioni sull’intensità, la luminosità e la consistenza della pittura stessa, attraverso sensibilissime texture di materia-colore.

Un avvicendarsi di lavori di sala in sala, a confronto e in dialogo con una selezione di preziose opere appositamente allestite di maestri italiani dell’astrattismo, provenienti in gran parte dalla collezione del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce: Getulio Alviani, Rodolfo Aricò, Agostino Bonalumi, Enzo Cacciola, Antonio Calderara, Nicola Carrino, Gianni Colombo, Pietro Consagra, Dadamaino, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Marco Gastini, Giorgio Griffa, Riccardo Guarneri, Paolo Icaro, Osvaldo Licini, Piero Manzoni, Fausto Melotti, Bruno Munari, Martino Oberto, Claudio Olivieri, Arnaldo Pomodoro, Mauro Reggiani, Antonio Scaccabarozzi, Paolo Scheggi, Turi Simeti, Atanasio Soldati, Giuseppe Uncini, Nanni Valentini, Claudio Verna, Gianfranco Zappettini.

Focus sulla ricerca aniconica italiana

Attende il visitatore una successione di dipinti, disegni, sculture non convenzionale come la stessa estetica dell’artista ceco. Il focus sulla ricerca aniconica italiana è stato deciso dallo stesso Rajlich, in relazione agli spazi espositivi di Villa Croce e a quegli artisti che, dagli anni Cinquanta, hanno lavorato in modo più radicale sull’astrazione e sull’uso minimalista del colore. Capiterà così al pubblico di imbattersi, tra gli altri, in lavori come Achrome (1958) di Piero Manzoni, Cementarmato (1960) di Giuseppe Uncini, Uovo nero orizzontale (1961) di Lucio Fontana, Bianco (1967) di Agostino Bonalumi, Tema II e 7 variazioni (1969-70) di Fausto Melotti.

Make it New! Tomas Rajlich e l’arte astratta in Italia

Dove: Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, via Iacopo Ruffini 3, Genova

Quando: dal 22 aprile al 22 agosto 2021

Orari apertura: giovedì e venerdì: dalle 15 alle 19

Curatore: Cesare Biasini Selvaggi

Catalogo: Silvana Editoriale

Inaugurazione: mercoledì 21 aprile dalle ore 17:00 alle ore 19:30, con modalità da definire sulla base delle normative anti-Covid in vigore

Sponsor: ABC-ARTE, Galleria d’arte contemporanea Genova

Sponsor tecnici: Boero Colori

Biglietteria: biglietto intero: € 5; biglietto ridotto: € 3 (disabili, ultra 65 anni cittadini dell’Unione europea)

Ingresso gratuito: tutte le domeniche, riservato ai residenti del Comune di Genova, bambini e ragazzi fino a diciotto anni non compiuti, accompagnatori di persone disabili

È consigliato l’acquisto online del biglietto sul circuito Ticketone (inserire logo con link cliccabile) https://www.ticketone.it/artist/arte-contemporanea-villa-croce/

oppure telefonando al numero +39 010 580069 il giovedì e il venerdì dalle ore 15:00 alle ore 19:00)

info: www.museidigenova.it; www.tomasrajlichgenova2021.org; info@tomasrajlichgenova2021.org

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