LIBIA, relazioni estere. Italia, il viaggio a Tripoli di Descalzi e Di Maio

L’attuale inquilino della Farnesina è il primo ministro degli Affari esteri di un Paese membro dell’Unione europea a incontrare il nuovo premier Abdul Hamid Dbeibah. Capitolo energia: l’ad di Eni ha discusso di rinnovabili, economia circolare, progetti sociali, accesso a salute ed energia, educazione e formazione professionale. All'incontro ha partecipato il nuovo ministro del Petrolio e del Gas Mohamed Oun

Italiani in Libia: il ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio, il primo in assoluto di un Paese membro dell’Unione europea, ha incontrato ieri il nuovo premier libico Abdul Hamid Dbeibah, da poco a capo di un esecutivo di unità nazionale che dovrà portare il Paese nordafricano alle elezioni del prossimo dicembre, in modo da cercare finalmente di stabilizzare la Libia dopo anni di guerra.

Di Maio è stato ricevuto da diversi esponenti apicali delle Istituzioni locali, dal presidente del Consiglio presidenziale Mohamed Yunis al Menfi al premier Abdul Hamid Dbeibah, fino alla omologa Najla al-Mangoush, assieme alla quale ha partecipato anche a una colazione di lavoro.

Al centro dei colloqui le relazioni economiche ed energetiche. «Italia e Libia sono accomunate da importanti interessi geo-strategici: oltre al tema dei flussi migratori, ho ribadito che per noi è fondamentale rilanciare la cooperazione economica tra i nostri Paesi», ha al riguardo dichiarato il ministro Di Maio.

Infatti, per Roma è di fondamentale importanza garantire la prosecuzione delle attività delle imprese italiane in Libia, ponendo in contatto, accanto alla commissione economica italo-libica già esistente «le rispettive realtà economiche in una prospettiva win-win. Allo scopo – ha proseguito Di Maio – riuniremo dei formati che permetteranno al mondo economico libico di dialogare con il nostro e creare due nuove opportunità su entrambi i fronti».

Capitolo energetico

All’incontro con Claudio Descalzi ha partecipato anche il nuovo ministro del Petrolio e del Gas Mohamed Oun. L’Eni resta il maggiore produttore di gas in Libia e continuerà a svolgere un ruolo di primo piano grazie ai nuovi progetti di sviluppo offshore.

Anche l’amministratore delegato del Gruppo di piazzale Mattei ha incontrato  Dbeibah nella giornata di ieri nella capitale Tripoli.

Essi hanno discusso delle attività del cane a sei zampe in Libia, oltreché delle aree di comune interesse e collaborazione nell’ambito di energie rinnovabili, economia circolare, progetti sociali, accesso a salute ed energia, educazione e formazione professionale. All’incontro ha partecipato Mohamed Oun, nuovo ministro del Petrolio e del Gas.

Descalzi ha confermato al capo del Governo libico il pieno impegno dell’Eni per quanto riguarda le attività operative e i progetti, che rinvengono un particolare focus sullo sviluppo del gas, strategico per Eni nella sua transizione energetica e per la Libia, in quanto vitale ai fini del sostegno della crescita prevista della domanda di elettricità nel Paese nordafricano, riducendo al contempo il ricorso a fonti con maggiore impatto carbonico.

Eni è il primo produttore di gas in Libia e il principale fornitore di gas al mercato locale, con una quota di circa l’80 per cento. La società italiana continuerà a svolgere un ruolo di primo piano nella produzione di idrocarburi grazie ai nuovi progetti di sviluppo offshore, quali le strutture A&E, Bouri Gas Utilization e Sabratha Compression.

Libia e decarbonizzazione

L’amministratore delegato di Eni e il Primo ministro libico hanno inoltre discusso delle opportunità da sviluppare riguardo al settore delle energie rinnovabili, che permetterebbero di rispondere all’aumento di richiesta di energia elettrica senza aumentare il consumo locale di idrocarburi e delle emissioni di CO₂.

Dal canto suo, il premier Dbeibah ha espresso il suo apprezzamento per la partnership storica e strategica con Eni, ringraziandola per il suo ruolo attivo di attore primario nel settore energetico, e nel nuovo contesto di maggiore stabilità ha incoraggiato a promuovere nuovi investimenti e a continuare l’impegno in ambito sociale attraverso il supporto costante alla popolazione nei settori sanitario e educativo, e più di recente nel settore della generazione elettrica e nella lotta alla pandemia da Covid-19.

Piazzale Mattei ha continuato a operare ed investire in Libia nonostante le difficoltà degli ultimi anni, anche grazie al supporto della società di Stato NOC, partner storico nel paese. Il Gruppo è pronto a proseguire nello sviluppo delle ingenti riserve energetiche del paese già scoperte, valorizzando inoltre il potenziale esplorativo ancora presente.

Eni è presente in Libia dal 1959 ed è in joint venture con la compagnia energetica  pubblica NOC. La società è il principale produttore internazionale di idrocarburi nel paese.

The newly appointed Prime Minister of the Libyan Government of National Unity Abdul-Hamid Dbeibah meets Eni’s CEO Claudio Descalzi. Tripoli (Libya), March 21st 2021 – Abdulhamid Dbeibah, newly appointed Prime Minister of the Government of National Unity of Libya, and Claudio Descalzi, CEO of Eni, met in Tripoli today to discuss Eni’s activities in the country and areas of common interest and collaboration in the fields of renewable energy, circular economy, social projects, access to health and to energy, education and professional training. The meeting was also attended by Mohamed Oun, freshly appointed Minister of Oil and Gas.

Claudio Descalzi confirmed to the Prime Minister Eni’s full commitment regarding operational activities and projects in the Country, focusing on natural gas, a strategic resource for Eni in its energy transition and for Libya, being it vital to sustain an expected growth of the domestic electricity demand while reducing the use of sources with a higher carbon impact. Eni is the main gas producer in Libya and the main supplier of gas to the local market with a share of about 80%. The company will continue to play a major role in gas production thanks to the new relevant offshore development projects like Structures A&E, Bouri Gas Utilization and Sabratha Compression.

The CEO of Eni and the Prime Minister discussed the opportunities to be developed in the country with regard to the renewable energy sector, which would be an answer to the more electrical power needs of the population without increasing local hydrocarbon consumption and CO2 emissions.

The Prime Minister expressed his appreciation for the historical and strategic partnership praising Eni for his active role as leading player in the energy sector and, in the new context of greater stability, he encouraged the company to promote new investments and to maintain its commitment in the social area providing constant support to the population in the health and education sectors, and more recently in the electricity generation sector and for the fight against the COVID-19 pandemic.

Eni continued to operate and invest, despite recent years challenges, also thanks to the support of the state company NOC, an Eni’s historical partner. The company is ready to continue to develop the Libyan huge reserves already discovered while enhancing its important exploration potential.

Eni has been present in Libya since 1959 and is in a joint venture with the state company NOC. The company is the leading international hydrocarbon producer in the country.

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