AUTOMOTIVE, tecnologia. La «guida autonoma» incrementa del 25% il valore dell’automobile

TiVale, la certificazione di garanzia del valore elaborata da EQUS Italia per mezzo del suo algoritmo, ha calcolato come le tecnologie di guida autonoma portino a una minore svalutazione del veicolo

Secondo le attuali stime di EQUS Italia (https://www.equs.eu/), la prima impresa europea pensata per produrre certificazioni di garanzia del valore nel settore automotive, un veicolo dotato di guida autonoma di livello 2 avrà, nel tempo, una valutazione di almeno il 25% in più rispetto a un pari veicolo non dotato di tali tecnologie.

Attualmente, ad esempio, sulla base di TiVale (https://www.equs.eu/prodotti/tivale/), la certificazione digitale di garanzia del valore dedicata ad auto, moto ed e-bike fino a oltre dieci anni di vita offerta da EQUS Italia, il modello DS 3 Crossback a trentasei mesi e con 45.000 chilometri nella versione con guida autonoma livello 3, avrà una valutazione del 11% più alta rispetto alla sorella con un livello di guida autonoma livello 0. Questo gap di valore è determinato da una maggiore valutazione dei veicoli con alto livello di sicurezza unito ad una maggiore svalutazione dei veicoli privi di tale tecnologia.

Conoscere i livelli di guida autonoma e sapere in cosa consistono, secondo Davide Mistrangeli (co-founder di EQUS Italia e imprenditore con venti anni di esperienza nel settore Automotive) è importante per tre motivi:  il primo è ovviamente il fattore sicurezza che queste tecnologie offrono al conducente, passeggeri e agli altri automobilisti, riducendo in modo significativo il rischio di incidente; il secondo è legato al valore che queste tecnologie garantiscono al veicolo nel tempo; il terzo è riguarda i vantaggi che si potrebbero avere in futuro sui costi di polizza per effetto della riduzione dei rischi.

Guida autonoma: cosa è e perché è importante

Con il termine «guida autonoma» si intende la possibilità di un’autovettura di fornire un proprio contributo alla guida, sollevando il conducente da alcuni compiti. In generale, quando si parla di vetture a guida autonoma ci si riferisce a quelle auto dotate di sistemi di ausilio alla guida che sono in grado di intervenire sul controllo della velocità e dello sterzo per evitare situazioni di pericolo.

Queste tecnologie, comunemente denominate ADAS (Advanced Driver Assistance Systems), possono combinarsi tra loro per dare un’assistenza maggiore o minore durante la marcia. Proprio per questo motivo, quando si parla di guida autonoma, si parla anche dei diversi livelli di guida autonoma da 0 a 5. È stata la SAE International (Society of Automotive Engineers) a classificare i dispositivi di assistenza alla guida presenti in un veicolo in vari livelli.

Il tema è davvero complesso ed è altresì importante che i venditori conoscano bene i diversi livelli di sicurezza per poter supportare e consigliare correttamente i clienti.

Al giorno d’oggi, infatti, non basta più dire che il veicolo è ai massimi livelli di sicurezza ma è necessario offrire un’informazione coerente e trasparente, specificando il numero del livello di sicurezza raggiunto con la tecnologia presente sul veicolo.

Cosa cambia con la guida autonoma dal livello 0 al 5

Guida autonoma 0

Le auto di livello zero sono quei veicoli sui quali non sono presenti dispositivi elettronici in grado di dare assistenza attiva al guidatore.

Il guidatore deve mantenere il pieno controllo dell’autovettura per evitare situazioni di rischio. La presenza di sistemi ormai comuni e obbligatori come ESP e ABS non viene considerata assistenza alla guida.

Fanno parte di questa categoria praticamente quasi tutte le automobili prodotte negli ultimi dieci anni e sono stati recentemente inclusi in questo livello anche i veicoli con un sistema di monitoraggio della corsia, da non confondere tuttavia con la tecnologia in grado di mantenere il veicolo in corsia che invece è presente nel livello 1.

Sostanzialmente è una vettura tradizionale che non ha nessun automatismo, ogni movimento dell’auto è funzione di una reazione a un comando impartito dal conducente. Alcune tecnologie, come l’automatic emergency braking, cioè la frenata automatica d’emergenza, che blocca la marcia dell’autovettura quando i sensori rilevano un ostacolo di fronte al veicolo, sono incluse in questa categoria perché  a partire dal 2022 sarà obbligatoria nell’Unione europea su tutte le auto di nuova immatricolazione.

Guida autonoma livello 1

Le tecnologie di guida autonoma iniziano realmente con il livello 1, seppure in questo caso, più che di «automatismo» sarebbe più corretto parlare di «supporto al conducente».

Infatti, questa tecnologia interviene nella sterzata e in accelerazione o in frenata, ma non contemporaneamente. Il livello 1 prevede sistemi che interagiscono sul controllo longitudinale o laterale della vettura su velocità e direzione, mediante un’azione su freni, acceleratore e sterzo. Al conducente viene richiesto di mantenere le mani sul volante e i piedi pronti sui pedali.

Sistemi tipici di un livello 1 sono il Lane assist o centering, che agisce autonomamente sullo sterzo al f ne di mantenere l’autovettura in centro alla corsia e il cruise control adattivo, che interviene sull’acceleratore e sul freno per mantenere il veicolo a una determinata velocità allo scopo di evitare rischi di tamponamento del veicolo che precede.

Grazie a questi dispositivi l’automobile può rallentare o sterzare, richiamando l’attenzione del guidatore se non ne “percepisce” la presenza, tuttavia, questo livello non è in grado di interagire quando il veicolo si trova incolonnato.

Guida autonoma livello 2

Il livello 2 si ottiene quando in situazioni particolari il guidatore può lasciare all’autovettura il controllo su acceleratore e sterzo.

In questo caso i sistemi elettronici sono quelli delle autovetture in possesso di tecnologie in grado di assumere il controllo di freno e acceleratore durante la guida in colonna fino a certe velocità, combinando mediante l’utilizzo dei vari sistemi di sicurezza (come il cruise control adattivo) il mantenimento del veicolo in carreggiata.

Va al riguardo rilevato che non tutti i prodotti oggi in commercio offrono le medesime sensibilità e tecnologia, per questo è consigliato effettuare una prova su strada al fine di valutare meglio la validità di questi sistemi che, inoltre, sono in grado di assumere anche il controllo dello sterzo.

Un esempio di questa tecnologia la si rinviene sulla Suzuki Swift Hybrid, macchina  avente un sistema per la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento dei pedoni, un altro che avvisa il conducente se sta uscendo fuori della corsia (se ben identificata sul manto stradale) e lo aiuta a mantenerla agendo autonomamente sullo sterzo, uno (denominato restasveglio) che monitora eventuali colpi di sonno del conducente; infine, un sistema riconosce poi i segnali stradali presenti lungo il tragitto percorso, mentre un altro monitora costantemente gli angoli ciechi del veicolo anche in retromarcia.

A queste tecnologie viene affiancato il cruise control adattivo di ultima generazione, che è in grado di gestire l’autovettura in discreta piena autonomia.

Guida autonoma livello 3

Il livello 3 di guida autonoma è definito come «di guida altamente automatizzata». Il sistema è in grado di sollevare il guidatore dalla necessità di mantenere il controllo continuo dell’andamento longitudinale e laterale dell’autoveicolo.

Un sistema del genere è anche in grado di riconoscere i propri limiti e, nel caso le condizioni dell’ambiente esterno eccedessero le sue possibilità, segnala al guidatore la defezione.

Attualmente sul mercato, sono pochissimi gli autoveicoli dotati di tale livello di guida autonoma. Lo installa la nuova DS 3 Crossback, che ha il DS Drive Assist di terzo livello che gestisce in maniera autonoma la guida del SUV francese, anche per lunghi tratti, su percorsi autostradali.

In ogni caso, chi è alla guida non potrà mai lasciare il volante se non per pochi istanti, poiché in caso contrario il sistema inviterà il conducente a riprendere la guida e disattiverà i sistemi di assistenza alla guida, proprio per scongiurare eventuali pericoli dovuti alla distrazione di chi è alla guida.

Al febbraio 2021 il livello 3 costituisce la massima espressione di guida autonoma rinvenibile sul mercato ed è presente anche su veicoli di alta gamma come la nuova Audi A8 e quelli prodotti da Tesla: Model S, Model X e la recente Model 3.

Guida autonoma livelli 4 e 5

Va precisato che attualmente sul mercato non vengono commercializzati autoveicoli installanti questi due livelli di guida autonoma, concepiti principalmente per il trasporto pubblico effettuato con taxi e autobus nelle città del futuro, si tratta di autoveicoli (quelli di livello 4) per i quali non è prevista nessuna assistenza da parte del conducente.

Le autovetture sono dunque in grado di muoversi da sole, ma soltanto in determinate situazioni, quali ad esempio nei percorsi di tratti autostradali o nei parcheggi automatizzati. Il livello 4 di guida autonoma prevede che nel caso in cui il guidatore non riprenda il controllo, il sistema intervenga riportando l’autovettura in una posizione sicura.

L’ultimo livello previsto dalla classificazione SAE, quello nel quale l’assistenza è massima, è il livello di guida autonoma 5, che non prevede alcun intervento da parte del guidatore, che, di fatto, diviene a tutti gli effetti un passeggero.

Sulle vetture che dispongono di ADAS di tale livello è addirittura possibile fare a meno dello sterzo e della pedaliera, altrimenti indispensabili per la conduzione di un’autovettura. Al riguardo, va rilevato come Waymo, la vettura nata come evoluzione dell’auto a guida autonoma di Google, è stata la prima a ottenere la licenza per la guida senza conducente.

EQUS Italia

EQUS Italia è la prima impresa europea che produce una certificazione di garanzia (TiVale) efficace nel comparto automotive, che trasforma l’auto in un titolo di valore.

La certificazione di garanzia viene prodotta grazie a sofisticati algoritmi proprietari, che sono in grado di prevedere il valore dell’autovettura fino a oltre i dieci anni, con il 96% di efficienza. Può essere anche trasferita tra privati grazie a sistemi di codifica in Blockchain.

Si tratta di una garanzia indirizzata a consumatori, case costruttrici, società finanziarie, concessionari e rivenditori, allo scopo di proteggere i clienti dalle svalutazioni di mercato, aumentando al contempo la fiducia tra le parti.

EQUS Italia ha ottenuto importanti riconoscimenti nazionali, quali il premio speciale EY nel quadro del concorso Gaetano Marzotto 2031, ed è stata inoltre una delle dieci realtà finaliste della VII edizione di Open-F@b Call4Ideas 2020.

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