La popolazione siriana vive da oltre cinquant’anni sotto il dominio del clan familiare degli al-Assad; le prime manifestazioni di protesta contro questa leadership così lunga iniziaorno durante la cosiddetta Primavera araba. Il 15 marzo 2011 le forze di sicurezza di Bashar al-Assad spararono sulla folla in diverse città e da quel momento la rivolta si diffuse in tutto il Paese, da Aleppo a Damasco, dando inizio a una sanguinosa guerra civile che dura ormai da dieci anni e che ha provocato milioni di rifugiati.
Alla fine del 2019 Ludovico de Maistre e Massimiliano Manzo hanno deciso di seguire gli operatori UNHCR, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, durante una missione sul campo per raccontare la quotidianità all’interno dei campi e degli insediamenti dove vivono i rifugiati siriani in Libano e Giordania.
Il perché di un documentario
Obiettivo di questo documentario è documentare la situazione attuale fornendo le informazioni che servono per comprendere gli avvenimenti che hanno generato una delle più grandi tragedie umane della storia.
«Vogliamo ricordare la situazione dei rifugiati con la speranza che queste persone possano ricevere maggiore attenzione e aiuti dalla comunità internazionale”, afferma Ludovico de Maistre, produttore dell’opera.
«Abbiamo lavorato duramente su questo progetto, convinti che avremmo fatto qualcosa di buono e che il documentario fosse distribuito e trasmesso sulle principali televisioni e sulle piattaforme in Italia. Questo purtroppo non è accaduto, poiché la tematica è delicata e complessa ed è difficile inserirla nei palinsesti che conosciamo. Abbiamo quindi deciso di sperimentare nuovi metodi di diffusione perché riteniamo sia un contenuto non solo umanamente importante, ma anche formativo ed emozionante».
La premiere internazionale virtuale
La premiere internazionale sarà virtuale, durerà una settimana a partire da lunedì 15 marzo, giorno dell’anniversario dei dieci anni dall’inizio della guerra in Siria, ed è organizzata da Movies Move Us, un’organizzazione canadese fondata da un filmmaker italiano, Ruggero Romano, dedicata alla produzione e distribuzione di film d’impatto sociale che ha subito abbracciato il nostro documentario.
Il biglietto della premiere costa cinque euro e parte del ricavato verrà devoluto a favore di Lifeline Syria (http://lifelinesyria.ca/), un ente non profit che assiste i rifugiati siriani.
Un’altra novità riguarda la proiezione del documentario nei prossimi mesi.
La forma del «docuwebinar»
«Abbiamo inventato una formula che io ho battezzato docuwebinar – prosegue Ludovico -, ovvero una vera e propria proiezione automatizzata dove gli spettatori possono interagire in chat durante la visione e fare domande ai registi. Lo scopo è rendere il documentario accessibile al più alto numero di persone possibile. La visione è gratuita, ma gli utenti possono acquistare il film dopo averlo visto, in segno di supporto verso il nostro lavoro di documentaristi. Abbiamo invertito il concetto alla base del cinema dove si paga prima il biglietto e poi si guarda il film. Chissà se sarà un’idea innovativa generata dalle difficoltà portate dalla pandemia al nostro settore di produttori di contenuti».
Le registrazioni sono già aperte, la prima rappresentazione avrà luogo a partire dal 22 marzo con due proiezioni giornaliere fino alla fine dell’anno.
Il documentario è stato prodotto dalla Travel Media House ed ha ottenuto il patrocinio dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR).
Crediti
Produzione: Ludovico de Maistre
Direzione: Ludovico de Maistre e Massimiliano Manzo
Narrazione (voce fuori campo): Francesco Pannofino
Editing e color: Massimiliano Manzo
Animation graphic e comunicazione web: Simone Giunta
Sound design: Emiliano Frediani
Link di registrazione: https://rifugiati.travelmediahouse.com/
Fotografie: https://photos.app.goo.gl/JBnsmm75tMUC4K1x8
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/beingwithrefugees