Con la mostra personale dell’artista Marco Petean riprende, dopo più di quattro mesi di chiusura, la rassegna di arte contemporanea 20.21 – Liminalità – Betwixt and Between, evento curato da Eva Comuzzi e Orietta Masin.
La rassegna riprende il suo percorso
Dopo la chiusura dei musei e degli spazi espositivi del novembre 2020, quale misura di contenimento della pandemia, grazie alle recenti disposizioni e alla possibilità di una nuova ripartenza, la rassegna riprende il suo percorso, che si era interrotto subito dopo l’importante collettiva cervignanese Betwixt and Between, ripartendo da Palazzolo dello Stella, dove nello spazio espositivo di ArtPort le curatrici presentano StudioVisit, una selezione di opere scultoree realizzate da Marco Petean.
Un articolato progetto promosso e organizzato dal Circolo ARCI Cervignano che, ricordiamo, essere realizzato con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Cervignano del Friuli, Cassa Rurale FVG, Onde Mediterranee.
Inoltre, in partenariato con il Comune di Cervignano del Friuli, Comune di Terzo di Aquileia, Onde Mediterranee, Le Arti Tessili, Porto dei Benandanti, Liceo professionale Louise Michel (Francia), Myymälä2 ork (Finlandia); e con la collaborazione di Comune di San Vito al Tagliamento, Teatro Pasolini, Casa della Musica di Cervignano del Friuli, IISS Maligani di Cervignano del Friuli, VivaComix, Dramsan, ArtPort, Aeson, Nasac, ESP, Macross e Thiel.
Spazi interni, luoghi: ordine e caos, tensione mista a calma
Il titolo della mostra rende immediatamente al pubblico una prima indicazione su quanto troverà in esposizione, infatti le opere testimoniano l’interesse che Petean ha per gli spazi interni e nello specifico per gli studi d’artista, luoghi dall’atmosfera carica di ordine e caos, di tensione mista a calma, che rielabora e reinterpreta in una sorta di teatrini realizzati in terracotta policroma. Luoghi che Petean ha visitato realmente o virtualmente, che diventando testimoni del segreto della creazione nascosto dietro a tele in attesa di essere completate, a tavoli coperti di tubi di colore, pennelli, libri, fogli di carta, disegni.
In queste opere la tematica della liminalità trattata nell’intera rassegna, è sottesa tra le quattro pareti di stanze considerate da sempre luogo del mistero, dove le pratiche di trasformazione operate dagli artisti, oltre ad avere carattere di sperimentazione, ci introducono in una condizione di potenzialità che sta fuori dall’ordinario.
Lo studio dell’artista come spazio liminale
Luogo di rivelazioni e disvelamenti, lo studio dell’artista è senza dubbio uno spazio liminale dove, grazie a uno stato sospeso tra ciò che non è ancora e ciò che sarà, prendono vita le opere d’arte. Oltrepassare le loro soglie richiede il rispetto di chi riconosce di avere ottenuto un gran privilegio e di questo Marco Petean ne è perfettamente consapevole.
In mostra verrà esposta una selezione di lavori dal ciclo degli “Studi d’artista”, tra i quali quindici inediti realizzati durante il lockdown, opere che rappresentano gli studi di alcuni artisti friulani, ma non solo.
Alcune di esse tracciano un suggestivo viaggio tra le pagine della storia dell’arte, facendo respirare l’atmosfera che caratterizza gli studi dei grandi artisti.
Per Marco Petean, nato a Udine nel 1976, ma che ha scelto di vivere a Cervignano del Friuli, si tratta della seconda esposizione personale dopo quella del 2019, che ebbe luogo presso la galleria La Fortezza di Gradisca d’Isonzo, nella quale vennero proposte le prime opere di questo ciclo.
Il canto del cigno di ArtPort
Al termine della mostra, il finissage del 26 marzo, purtroppo, avverrà la chiusura di un ennesimo spazio culturale e aggregativo, quello del Centro artistico culturale ArtPort.
Dopo quattordici anni di mostre, concerti, laboratori, conferenze, feste e rassegne musicali, con questa mostra spegne le sue luci definitivamente. Al tramonto, verso le ore 18:30, sulle sponde del fiume Stella, corso d’acqua friulano sul quale si affaccia il Centro, avrà luogo una performance per didgeridoo e tromba con i musicisti Martin O’Loughlin (di origini australiane) e Sandro Sarta (di origini sarde), artisti entrambi residenti in Friuli Venezia Giulia.
L’evento di chiusura diverrà spazio liminale di riflessione su ciò che è stato e su ciò che sarà in futuro questo luogo.
Evento e accessi: La mostra, realizzata in collaborazione con l’Associazione ArtPort, si svolge in modalità di sicurezza nel rispetto delle direttive per il contenimento del contagio da Covid-19. L’inaugurazione e il finissage sono a ingresso libero ma contingentato, con mascherina e distanziamento obbligatori;
quando: dal 12 al 26 marzo 2021 ogni giorno 16/19, sabato e domenica chiuso;
dove: Centro Artistico Culturale ArtPort, Via del Traghetto n. 3, Palazzolo Dello Stella (Udine);
info: 3388454492;
pagina fb: Arte Contemporanea. Liminalità; Rassegna2020;
evento fb: STUDIO VISIT di Marco Petean;