CRIMINALITÀ, armi e droga. Roma, Tor Bella Monaca senza pace: arresti e spari nelle strade mentre forse un Kalashnikov gira ancora in cattive mani

La Guardia di Finanza scopre un carico di droga, armi e munizioni e arresta un giovane spacciatore dalla notevole caratura criminale; nel pomeriggio conflitto a fuoco in una trafficata strada del medesimo quartiere della periferia orientale della capitale

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Tor Bella Monaca senza pace: nel pomeriggio di ieri nel quartiere alla periferia orientale della capitale c’è stata una sparatoria. Due uomini armati si sono affrontati e nel conflitto a fuoco è rimasta ferita una passante ottantenne, colpita da un proiettile vagante.

Uno dei responsabili è stato successivamente arrestato dalla Polizia, tuttavia non sarebbero ancora chiare le motivazioni alla base del fatto, dunque neppure se esso vada in qualche modo collegato al recente arresto, effettuato sempre a Tor Bella Monaca ma stavolta dai militari della Guardia di Finanza in forza al Gruppo pronto impiego di Roma, di un giovane trovato in possesso di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti e di alcune pistole.

L’arresto dello spacciatore

Armi e munizioni, oltre a una centrale di spaccio ambulante, sono stati scoperti dai Finanzieri del Comando provinciale di Roma, che hanno tratto in arresto un venticinquenne ritenuto in possesso di una notevole caratura criminale.

Il giovane è accusato dei reati di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e detenzione di armi e di munizionamento da guerra.

L’operazione ha avuto luogo nel corso del consueto pattugliamento del territorio, durante un controllo delle autovetture in transito effettuato dai militari del Gruppo di pronto impiego Roma, i cosiddetti «baschi verdi».

All’interno dell’autovettura condotta dal giovane poi arrestato sono stati rinvenute, abilmente occultate nell’abitacolo, tre pistole semiautomatiche, 220 cartucce di vario calibro, una custodia per il trasporto di un fucile automatico d’assalto Kalashnikov, un passamontagna, 197 dosi di marijuana e cocaina, bilancini di precisione e altro materiale per il confezionamento della droga.

Le pistole

Si tratta di una Beretta 98FS, una Walther e una Beretta 92 Bruni, delle quali due con matricola abrasa (una di esse, con ogni probabilità, precedentemente in dotazione alle Forze dell’Ordine), mentre la terza risultata rubata nel 2016 ad Ascoli Piceno.

Un particolare, quello del colpo in canna inserito in una di esse, che ha indotto gli investigatori delle Fiamme gialle a ritenere possibile che il giovane arrestato, noto ai Finanzieri per la relativa stanzialità della sua attività criminale, potesse aver voluto così difendere il carico trasportato da eventuali aggressioni di malavitosi concorrenti o, comunque, dissuadere questi ultimi dal portarle a termine.

Inoltre, sempre a parere degli investigatori, il fatto che girasse con il colpo in canna potrebbe essere stato dovuto alla necessità di difendere la propria piazza di spaccio nel quartiere.

Le armi, che erano tutte conservate in ottimo stato e pronte per l’uso, verranno ora sottoposte ad accertamenti balistici allo scopo di verificarne l’eventuale precedente impiego in azioni criminose.

Notevole caratura criminale

Desta in ogni caso preoccupazione il rinvenimento della custodia vuota di un arma dall’elevata letalità come il Kalashnikov, aspetto che, considerato assieme alla figura dell’arrestato e alla sua zona di attività, riporta appunto all’ipotesi di una volontà di proteggere il proprio territorio sia cineticamente che mediante il ricorso all’esercizio di un potere dissuasorio nei confronti degli eventuali antagonisti, questo seppure negli ultimi tempi (ma, a contrariis potrebbe argomentare l’episodio verificatosi nel pomeriggio) nel quartiere non siano state registrate particolari dinamiche di scontro.

Il giovane, definito dagli investigatori come «persona dall’atteggiamento da capo piazza», è risultato in possesso di precedenti penali per reati connessi agli stupefacenti, egli viene ritenuto inoltre un «quadro intermedio» nella filiera criminale dello spaccio di droga, gestendo le forniture all’ingrosso destinate ai pusher, questo seppure al momento non vi siano certezze sui suoi eventuali collegamenti con gruppi o famiglie del crimine organizzato interessate a un territorio a tal punto importante come Tor Bella Monaca.

Una notevole caratura criminale che il soggetto dimostrerebbe in ragione della sua pronunciata capacità militare (le armi) unita a una forte determinazione personale. Infatti, a seguito del suo arresto egli si è fatto carico di tutte le responsabilità in ordine alla detenzione di armi e droga, dimostrando in questo modo la sua affidabilità sia al livello a lui superiore che a quello inferiore della filiera criminale di appartenenza. Per il tramite del suo avvocato difensore ha richiesto il patteggiamento della pena.

La sparatoria in via Aspertini

Intorno alle ore 15:00 il quartiere di Tor Bella Monaca è stato poi teatro di una sparatoria seguita a una lite. In via Amico Aspertini un uomo ha esploso alcuni colpi di arma da fuoco in direzione di quello che, ad avviso della Polizia, si ritiene essere un suo «rivale». Egli ha però colpito di striscio un’anziana donna che si trovava a passare dappresso. L’uomo, successivamente dileguatosi, è stato in seguito arrestato dagli agenti del commissariato Romanina in collaborazione con i militari dell’Arma dei Carabinieri nel frattempo sopraggiunti sul posto, mentre l’ottantenne ferita è stata trasportata in ospedale.

Il trentenne arrestato ha confessato e, in seguito, è stata individuata anche la seconda persona coinvolta nel fatto. Ora è in fase di chiarimento il movente.

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