di Marco Pasquali, bibliotecario e ricercatore, attualmente Vicepresidente dell’Associazione Nazionale del Fante – Il sito ufficiale della US Army (www.military.com) è molto ricco di servizi e video e recentemente si è occupato del Kosovo, zona circoscritta ma strategica.
Ricordiamo che il Kosovo come stato indipendente nasce nel 2008, subito riconosciuto dagli Usa (presidenza Bill Clinton). Ma proprio gli Usa si sono trovati a gestire uno stallo che dura tuttora: l’accordo “storico” stipulato da Trump il 4 settembre 2020 tra il premier del Kosovo Avdullah Hoti e il presidente serbo Aleksandar Vucić sanciva solo la vittoria della dottrina di Donald Trump in politica estera, imponendola unilateralmente a Belgrado e Pristina, ma non offrendo un reale progresso ai rapporti tra i due paesi.
Ora, le recenti elezioni parlamentari del Kosovo (14 febbraio 2021) hanno visto la vincita del movimento di Albin Kurti (Vetëvendosje, Partito nazionalista di sinistra), noto per la sua intransigenza sulle relazioni con la Serbia.
Su Kurti ora ricadrebbero le forti pressioni dell’Occidente di riavviare i colloqui con la Serbia, che non riconosce ancora lo Stato del Kosovo. Una disputa che causa grande tensione e instabilità in tutta la regione balcanica e ostacola il sogno di Belgrado e di Pristina di aderire all’Unione europea.
Certo, è ancora presto per capire i futuri sviluppi, ma la presidenza Trump aveva puntato molto sul precedente governo, favorendo anche la creazione di forze armate del Kosovo (approvata il 14 dicembre 2018 dal parlamento di Pristina), progettando di inserirle nella NATO e farle partecipare alle missioni internazionali. Nel frattempo i due eserciti lavorano insieme, mentre la KFOR, forza multinazionale di stabilizzazione schierata nei Balcani della quale facciamo parte anche noi con più di cinquecento militari, si occupa di evitare attriti fra serbi e kosovari e di aiutare la ricostruzione del paese. Ma la strada è lunga.
Ma come viene presentato nel corso del tempo l’impegno in Kosovo su www.military.com?
Sono trenta articoli e venticinque video in tutto, alcuni sotto marchio NATO. Inizialmente si parla solo di peacekeeping:
https://www.military.com/daily-news/2013/03/14/active-duty-us-troops-to-do-kosovo-peacekeeping.html
https://www.military.com/daily-news/2015/11/13/soldier-tackles-professional-personal-goals-in-kosovo.html
Il Kosovo viene presentato come un posto strano per i soldati…
https://www.military.com/video/operations-and-strategy/deployment/a-place-called-kosovo/661029606001
e magari un orso viene curato dal dentista di caserma…
https://www.military.com/video/us-soldiers-kosovo-treat-bears-damaged-tooth
In genere, più prosaicamente, si esalta la cooperazione con gli altri eserciti della KFOR:
https://www.military.com/video/specialties-and-personnel/physical-fitness/spartan-300-challenge-in-kosovo/4680916396001
https://www.military.com/video/forces/army-training/international-infantry-training-in-kosovo/5128245628001
Vengono poi registrati alcuni decessi di militari in incidenti, ma viene anche data importanza alle donne: p.es. una irachena arruolata tre anni prima nella US Army e ora in missione in Kosovo, paese, ricordiamolo, ormai quasi completamente musulmano:
https://www.military.com/daily-news/2018/11/05/female-iraq-native-empowers-kosovo-mission-through-personal-experience.html
oppure un’austriaca e una slovena:
https://www.military.com/video/forces/international-forces/nato-women-in-kosovo-austrian-logistics-officer/5366980614001
https://www.military.com/video/forces/military-foreign-forces/nato-women-in-kosovo-slovenian-infantry-platoon-leader/5365687635001
…e l’italiana Sara Sapienza, sottoufficiale della Brigata Trasmissioni, degli Alpini, intervistata nel Villaggio Italia di Peć/Peja:
https://www.military.com/video/forces/international-forces/nato-women-in-kosovo-italian-signal-platoon-leader/5366972945001
Curiosamente, Sara Sapienza ha visibilità nei canali NATO in inglese ma sembra ignorata dalle fonti italiane:
https://jfcnaples.nato.int/newsroom/news/2017/the-limits-are-sometimes-mental
https://www.dvidshub.net/video/513148/nato-women-kfor-italian-signal-platoon-leader-with-music
Nel 2018 invece vengono registrate le proteste della Serbia per la formazione di un esercito nazionale kosovaro, “Serbia insists that the new army violates a U.N. resolution that ended Kosovo’s 1998-1999 bloody war of independence” :
https://www.military.com/daily-news/2018/12/14/serbia-talks-armed-intervention-kosovo-oks-new-army.html
L’anno scorso naturalmente si parlava di Covid, vista la presenza di 3.400 fra soldati e civili da ventisette paesi diversi in un paese male attrezzato per qualsiasi epidemia:
https://www.military.com/daily-news/2020/12/25/virus-changes-work-not-goal-of-kosovos-nato-peacekeepers.html
Ma uno dei piatti forti resta lo sminamento:
https://www.military.com/video/operations-and-strategy/land-mines/international-day-of-mine-awareness/5395555839001
https://www.military.com/video/ammunition-and-explosives/explosive-ordnance-disposal/meet-erin-natos-bomb-disposal-commander-in-kosovo/5363003266001
Qui vediamo il sottotenente sminatore Erin Schneider, a capo di un reparto EOD, perfettamente a suo agio nel suo ambiente. E con questo termina la nostra breve rassegna sul Kosovo visto con gli occhi della US Army. Si tratta di video brevi e ben confezionati, o di articoli concisi ma essenziali. Un esempio di comunicazione.