Le cifre relative a questo annus horribilis sono state diffuse dal periodico specializzato del settore, “AircargoItaly”, che in un suo recente articolo (https://aircargoitaly.com/nel-2020-cargo-aereo-237-in-italia-e-75-a-malpensa/) ha delineato il quadro della situazione dopo un anno di pandemia.
Non tutti gli scali aeroportuali hanno avuto la possibilità di limitare le perdite, infatti, numerosi hanno registrato notevoli flessioni nelle movimentazioni rispetto al 2019. Secondo Assaeroporti, dicembre si è chiuso complessivamente con un disavanzo del 10,6% rispetto la medesimo periodo dell’anno precedente, un dato dunque in linea con quello del mese di novembre.
Nel dettaglio, viene riportato, oltre alla sensibile crescita di Bologna (+39,6%), ha avuto un andamento molto positivo il traffico di Milano Malpensa, che con 55.338,9 tonnellate ha avuto una crescita del 13,3% sullo stesso mese del 2019 (era del 12% a novembre).
Buone anche le performance di Brescia, con 4.607 tonnellate, che equivalgono al +16,3% sull’anno prima. Sono stati invece ampiamente negativi, guardando agli scali maggiori, i dati in arrivo da Bergamo (2.947,4 tonnellate, -70,1%), Fiumicino (6.560,4 tonnellate, -59,1%) e Venezia (3.598,1 tonnellate, -26,5%).
Il bilancio di fine anno per l’Italia è di 841.901,2 tonnellate di merci movimentate, ovvero il 23,7% in meno rispetto al 2019. «Come prevedibile, sottolineano ad Assaeroporti, è stato migliore l’andamento del segmento postale, che con 56.177,4 tonnellate ha registrato soltanto un calo solo dell’1,3% sul 2019, mentre le merci pure, con 785.723,9 tonnellate, hanno perso il -24,9 per cento».