Ecco dunque la “catena di produzione” della startup food tech Feat Food, che consegna pasti sani e bilanciati al domicilio dell’utente che ha effettuato l’ordine sulla piattaforma. La sua particolarità è che nel team collaborano l’Intelligenza Artificiale e una brigata di cuochi per la preparazione dei piatti. Feat Food è un esempio di collaborazione virtuosa tra tecnologia e fattore umano.
In particolare, gli algoritmi di machine learning agiscono in una prima fase, «matchando» i dati inseriti dall’utente e ricavando il giusto fabbisogno calorico per raggiungere gli obiettivi di forma desiderati. Ma non solo: organizza anche il lavoro dei cuochi che, nella seconda fase, andranno ad assemblare gli ingredienti fornendo loro le giuste grammature e le tempistiche ottimali per consegnare i piatti al domicilio in tutta Italia.
Allo scopo la startup ha elaborato algoritmi di machine learning che calcolano in autonomia il fabbisogno calorico e le grammature necessarie per raggiungere gli obiettivi di forma dei singoli utenti. Al team di cuochi è affidata quindi la preparazione dei piatti che vengono poi consegnati direttamente al domicilio del richiedente.
Un ristorante digitale
Feat Food è un ristorante digitale che prepara pasti sani e bilanciati e li consegna a domicilio dell’utente che ha fatto l’ordine sulla piattaforma. Fin qui nessuna novità particolare rispetto ai molti servizi di delivery food presenti oggi sul mercato, se non fosse che la brigata di Feat Food in cucina è composta anche dall’Intelligenza Artificiale (AI).
In questo modello di business, il ruolo degli algoritmi di machine learning è quello di definire, a partire dai parametri inseriti nel pannello utente della piattaforma (sesso, peso, altezza, età, stile di vita), le quote di calorie giornaliere e i macronutrienti necessari per il raggiungimento di un determinato obiettivo di forma, che può variare dal mantenimento del peso, il dimagrimento o l’aumento della massa muscolare.
Si tratta di una tecnologia proprietaria che è davvero parte integrante del team della startup nata nel 2015 a Lecce e, dall’anno successivo, trasferitasi a Milano, dove ha un laboratorio di produzione (e uno in fase di realizzazione), nel quale attualmente lavorano nove persone, che esprimono una capacità pari a ottocento pasti al giorno, successivamente consegnati in tutta Italia entro quarantotto ore.
Dall’intelligenza artificiale all’uomo: il funzionamento della catena Feat Food
Feat Food propone due tipi di servizio, lo shop e l’abbonamento. Mentre nel primo, pensato per ordini una tantum, l’utente compone in autonomia la box che desidera ricevere a casa, a partire da alimenti sani proposti da Feat Food, è nella seconda tipologia che entra in gioco l’AI.
In questo caso, all’inizio della procedura di acquisto, l’utente deve fornire al software una serie di dati, che comprendono le caratteristiche fisiche, gli obiettivi di forma, il numero di pasti al giorno che desidera consumare, i giorni della settimana che intende coprire e le settimane di durata della dieta. Il sistema è altamente personalizzabile e dà la possibilità di scegliere i singoli ingredienti o di acquistare le combinazioni già proposte da Feat Food.
A questo punto inizia il lavoro degli algoritmi di machine learning che elaborano il piano alimentare partendo dall’anamnesi dei dati inseriti dall’utente.
In pochi secondi il software di Feat Food calcola l’apporto calorico giornaliero e i macronutrienti, scomponendoli sui diversi pasti che l’utente ha acquistato: tutte le informazioni, inclusa l’esatta grammatura di ogni ingrediente per ogni pasto, sono riassunte in un documento che viene inviato, tramite il sistema gestionale interno di Feat Food, alla cucina. Leggendo il CAP di spedizione di ogni ordine e calcolando le tempistiche necessarie per la consegna, l’AI è anche in grado di organizzare in modo ottimale la preparazione dei pasti, tenuto conto della capacità produttiva.
Entra in scena la «brigata di cuochi»
Impostato il lavoro del reparto produttivo, l’AI esce di scena e la brigata prepara i pasti, utilizzando anche metodi di cottura curati, come quello a bassa temperatura, che consente di ridurre l’utilizzo di grassi e mantenere inalterate le caratteristiche nutrizionali degli ingredienti.
Tutti i pasti vengono conservati in atmosfera modificata che ne permette una durata prolungata anche fine a dieci giorni. Quotidianamente, i corrieri del delivery food bussano alla porta del laboratorio di produzione di Feat Food e si occupano della consegna in tutta Italia. A oggi il 20% dei recapiti di meal kit avviene nella città di Milano e nella sua provincia, seguita da quella di Roma (7%) e di Torino (3%), mentre significative percentuali di utenza si registrano anche in città italiane, come Brescia, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Palermo.
A proposito di Feat Food
Feat Food è una startup italiana nata a Lecce nel 2015 e successivamente trasferitasi a Milano.
Essa è stata in grado di sviluppare un sistema di intelligenza artificiale capace di preparare pasti bilanciati e personalizzati sulla base delle caratteristiche fisiche e degli obiettivi di forma del consumatore, meal kit che vengono consegnati a domicilio in tutta Italia.
Dal 2015 a oggi la società ha raccolto due milioni di euro tra investimenti e finanziamenti; tra gli investitori figurano le multinazionali Riso Gallo e Amadori, che sono anche partner commerciali.
Il principale canale distributivo è l’e-commerce, al quale si affiancano un punto vendita diretto a Milano e i frigoriferi intelligenti (frutto di una partnership con Fresco Frigo) collocati all’interno di centri fitness e aziende. Nel 2019 Feat Food si è aggiudicata il Food Tech 500, che individua le 500 migliori startup del settore a livello globale, ed è stata selezionata dal Food Tech Accelerator, come una delle 5 startup più promettenti in ambito Food Tech al mondo.