BLU ECONOMY, ittica. Federpesca, Giannini: «Mare vera leva di sviluppo del Paese, necessario un Ministero dedicato che metta a sistema le diverse competenze in materia»

Intanto, nel quadro dello sviluppo di progetti in ottica di economia circolare nella filiera ittica, è stato siglato un memorandum d’intesa con i produttori e trasformatori di polistirene espanso che darà avvio a una serie di progetti volti a promuovere la sostenibilità nel settore marittimo, in ambito portuale e in quello dei mercati

«Il cluster marittimo italiano attende fiducioso una soluzione rispetto all’attuale crisi di Governo e auspica che venga valutata l’istituzione di un Ministero del Mare che metta a sistema le diverse competenze sul tema, riconoscendo- come è stato fatto già in Francia un ruolo fondamentale al settore della blue economy. L’economia del mare può davvero rappresentare una delle leve maggiormente innovative per rilanciare lo sviluppo del nostro Paese», così si è espresso oggi Luigi Giannini, presidente di Federpesca (Federazione Nazionale delle Imprese di Pesca) e vicepresidente della Federazione del Mare.

Il «cluster marino» è il 2% del Pil

Egli, sottolineando come il cluster marittimo produca annualmente beni e servizi per un valore di 34 miliardi di euro, cioè il 2% del prodotto interno lordo nazionale, fornendo inoltre occupazione a oltre 530.000 addetti, ha aggiunto che: «Riconoscere la centralità del mare, come chiediamo da anni, significa ripensare davvero lo sviluppo dell’Italia in un momento di crisi. L’istituzione di un ministero dedicato potrebbe in questo senso certamente rappresentare un’opportunità importante per rispondere alle sfide europee e ripartire da un settore strategico per il Paese».

Sempre Federpesca ha inoltre reso noto di avere sottoscritto un memorandum d’intesa con l’Associazione Italiana dei produttori e trasformatori di polistirene espanso (AIPE).

L’atto, che è stato siglato lo scorso 12 gennaio, è finalizzato al perseguimento dell’obiettivo del potenziamento della collaborazione tra i due enti nell’ambito delle attività inerenti lo sviluppo di progetti in un ottica di economia circolare, nonché di condividere buone pratiche e progetti pilota relativi all’utilizzo di imballi isotermici e cassette per il pesce negli ambiti d’uso delle imprese ittiche.

Economia circolare nella filiera ittica

L’economia circolare è una risposta comune alla sfida posta dal continuo esaurimento delle risorse naturali e dalla gestione dei rifiuti. Ottenere il massimo dalle risorse naturali, evitandone la dispersione e favorendone il corretto uso e riciclo è divenuta oggi una necessità.

La pesca e l’acquacoltura rappresentano un settore chiave della cosiddetta economia blu, così come l’industria del polistirene espandibile è una filiera chiave nell’economia del packaging.

In questo contesto il memorandum del 12 gennaio scorso mira a supportare e responsabilizzare le piccole e medie imprese del settore degli imballi isotermici in EPS e il settore della pesca e dell’acquacoltura nell’implementare buone pratiche di economia circolare.

Nello specifico il comparto della filiera ittica e dei produttori di EPS si impegnano nello sviluppo di progetti pilota che avranno come obiettivo quello di aumentare il livello di circolarità delle parti interessate e favorire al contempo la cooperazione reciproca nelle risposte alle nuove esigenze del mercato, del legislatore e della Comunità europea.

Recupero delle plastiche dal mare

«Siamo da sempre in prima linea per rappresentare il protagonismo e l’impegno quotidiano delle imprese di pesca e dei pescatori per la tutela del mare – ha dichiarato Giannini -, sotto questo profilo il Mediterraneo rappresenta il luogo ideale per implementare progetti innovativi rivolti alla sostenibilità. Riteniamo quindi fondamentale partire da una sensibilizzazione e mobilitazione generale, a partire dai pescatori per arrivare alle comunità e ai governi. In questi anni abbiamo promosso moltissimi progetti volti al recupero delle plastiche dal mare. Oggi facciamo un passo in più. In quest’ottica abbiamo inteso la collaborazione con AIPE, per dimostrare che una azione congiunta per la tutela del Mar Mediterraneo e di tutti i mari porti benessere e crescita economica armonica e sostenibile, arricchisca tutti e rappresenti un argine significativo al cambiamento climatico».

Dal canto suo, il presidente di AIPE Alessandro Augello ha sottolineato come la sua organizzazione sia orgogliosa di aver sottoscritto questo memorandum, «che si inserisce nelle azioni promosse da AIPE, impegnata da sempre nel supportare la gestione sostenibile dei manufatti in EPS».

Federpesca

La Federazione Nazionale delle Imprese di Pesca, costituita nel 1961 e da allora aderente a Confindustria, associa, rappresenta e tutela gli armatori della pesca italiana e le imprese della filiera ittica presso la Pubblica amministrazione, il Parlamento e l’Unione europea. È parte contraente del C.C.N.L. della Pesca marittima di riferimento nel settore. In uno con le OO.SS. dei lavoratori, Federpesca è parte dell’Osservatorio nazionale della pesca, dell’Ente bilaterale della pesca (E.BI. Pesca) e del Fondo di assistenza integrativo del Servizio sanitario nazionale (FIS Pesca) per la gestione degli istituti normativi previsti dal C.C.N.L. della pesca.

Le imprese associate esercitano l’attività di pesca, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti ittici, i servizi alle imprese, la produzione di reti e attrezzature per la pesca, le costruzioni navali e la produzione di impianti ed apparecchiature nell’ambito della filiera ittica allargata.

Il suo obiettivo principale è quello di supportare le imprese della pesca italiana sia attraverso azioni di ordinaria assistenza e consulenza, che tramite iniziative specifiche volte a proiettarle su uno scenario di maggiore efficienza e competitività.

AIPE

L’Associazione italiana polistirene espanso dei produttori e trasformatori dell’EPS in Italia, nonché aziende produttrici di polistirene espandibile, fra le quali figurano le più importanti industrie chimiche europee, è divenuta il punto di riferimento qualificato del mondo dell’EPS per i professionisti, il mercato e l’opinione pubblica, a livello nazionale e in Europa, dove l’Associazione rappresenta l’Italia in seno a EUMEPS, l’organizzazione europea che raggruppa le associazioni nazionali dei produttori di EPS.

AIPE ha stretto accordi con COREPLA per promuovere il recupero e riciclo dell’EPS, sostiene e promuove la ricerca di nuovi processi di riciclo a livello nazionale ed europeo, attraverso una costante collaborazione con EUMEPS.

Partecipa ad ICESP (Piattaforma Italiani degli Attori dell’Economia Circolare) ed è coinvolta in circuiti virtuosi per il riciclo di alcune tipologie di manufatti tra cui le cassette per il pesce e gli imballaggi in EPS.

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