L’emergenza sanitaria ha innescato un cambiamento strutturale nella nostra società, impattando inevitabilmente anche su metodologie e strumenti di lavoro. In particolare, lo smart working ha reso cruciali, per la produttività aziendale, le applicazioni di comunicazione interna, di scambio informativo e di collaborazione tra colleghi.
In questo scenario, non tutte le imprese, nemmeno le più strutturate, erano preparate ad un cambiamento di portata e velocità simili. Così, per scongiurare la paralisi delle attività già remotizzate dalla pandemia, è stata la notorietà delle soluzioni ad orientare le aziende, verso tool strettamente professionali, come Slack e Teams, e verso app consumer, da WhatsApp a Telegram.
Conclusa la fase precipitosa dell’emergenza, il consolidamento del “new normal” ha risvegliato il dibattito sulle questioni di privacy legate all’uso di questi software, con enfasi sulla sicurezza delle conversazioni e dei dati condivisi. Negli anni, infatti, vari colossi IT, proprietari delle soluzioni mainstream si sono resi protagonisti di controversie legali, legate all’accesso a database di conversazioni, documenti e dati sensibili degli utenti e delle aziende.
In una società sempre più digitalizzata e proiettata verso nuove dimensioni di lavoro, aziende, piccole e medie imprese (Pmi) ed enti statali necessitano di sistemi di comunicazione capaci di garantire non solo immediatezza ma anche sicurezza, privacy e compliance dei dati e delle informazioni scambiate tra lavoratori.
Messagenius: a ogni azienda proprietà esclusiva di dati e conversazioni
È nel connubio tra sicurezza e facilità d’uso che Messagenius ha realizzato la soluzione di messaggistica istantanea enterprise per comunicazioni tra colleghi sicure, facili e integrate, con soluzioni verticali per settori quali trasporti, energia, telecomunicazioni, finanza, sanità, difesa e Pubblica Amministrazione. Messagenius (https://messagenius.com/) nasce infatti con l’obiettivo di fornire la migliore esperienza di comunicazione interna, alle organizzazioni attente alla sicurezza nello scambio d’informazioni, in settori altamente regolamentati e di rilevanza strategica.
La startup nasce da un’idea di Simone Giacco, sviluppatore nella “Top 3%” dei migliori a livello mondiale, e Luigi Fidelio, tra i 50 innovatori selezionati dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti come leader emergenti per la fellowship “Young Transatlantic Innovation Leaders Initiative”. Due co-founder italiani che hanno attratto la fiducia e i capitali del fondo londinese Symvan Capital, specializzato in startup tech, e di investitori privati del calibro di Marco Bicocchi Pichi, già Presidente di Italia Startup.
Le caratteristiche dell’app: sicurezza, produttività e integrazione
Messagenius è la scaleup di cybersecurity specializzata in messaggistica istantanea enterprise: fornisce alle corporate l’app di messaggistica per comunicazioni tra colleghi sicure, facili e integrate. Grazie all’installazione su server o cloud delle aziende clienti, alle funzionalità specifiche per il lavoro e alle integrazioni con altri software in uso, Messagenius è in grado di offrire tutte le funzionalità della messaggistica istantanea (messaggi testuali, vocali, foto, video, posizione, etc.), con una semplicità d’uso pari a quella di WhatsApp ma senza compromessi su compliance, proprietà dei dati e produttività.
Tra gli elementi distintivi, l’installazione on-premises o su private cloud, che garantisce alle aziende clienti piene ed esclusive proprietà dei dati, compliance e protezione delle comunicazioni.
Mentre le più note app di messaggistica custodiscono le conversazioni in casseforti delle quali esse stesse hanno le chiavi, il team di Messagenius non può in alcun modo avere accesso alle conversazioni degli utenti. In Messagenius è infatti possibile configurare non solo una criptazione end-to-end ma anche altre tipologie di cifratura, a seconda di esigenze specifiche. Tra le funzionalità disponibili, quella di audit interno, che consente l’ispezione delle conversazioni condizionandola alle autorizzazioni, simultanee e interdipendenti, da parte di due o più manager, ciascuno in possesso di una propria speciale “chiave”. È inoltre possibile inviare messaggi “buco-nero”, che si auto-distruggono senza essere salvati né dall’interlocutore né sui server, e messaggi “scatola-nera”, ovvero indelebili, immutabili e certificati. L’app rende tutte le comunicazioni GDPR-compliant e si pone come fattore abilitante di conformità normativa, mantenendo tutti i dati nel perimetro dell’organizzazione stessa.
Messagenius è adatta alle corporate con lavoratori in smart-working e anche a tutte le organizzazioni con workforce distribuite sul campo, quotidianamente alle prese con lo scambio di dati on-the-move e in coordinamento con sale operative. Proprio per supportare le attività sul campo è possibile creare gruppi ad hoc, anche per gestire eventi imprevisti, con “incident room”che fungono da unità di crisi, da hub per interventi tempestivi ed efficaci.
“L’obiettivo di Messagenius è fornire uno strumento diretto, sicuro e affidabile per comunicare sul lavoro, in ufficio come sul campo, nelle attività quotidiane come in emergenza” spiega Luigi Fidelio co-founder e CMO Messagenius – “È in quest’ottica che stiamo lavorando anche a progetti per il mondo della sanità, consapevoli dell’importanza, per lo staff degli ospedali, di disporre di strumenti di comunicazione istantanea e sicura.”
Messagenius: dna italiano, vocazione internazionale
Con percentuali di crescita a doppia cifra, oggi Messagenius è una realtà di under 35 che si è guadagnata la fiducia di corporate e aziende pubbliche, con un nucleo di 6 professionisti in Italia e altrettanti collaboratori all’estero.
Oltre ai successi nei programmi di open innovation di TIM, Ferrovie dello Stato, Terna e Sogei, Messagenius è stata premiata dagli operatori telefonici di GSMA, come scaleup tra le più promettenti a livello globale nella nuova generazione di servizi digitali e connettività.
L’azienda è stata anche inserita nell’élite di cybersecurity del Regno Unito, con un percorso di successo nel distretto nazionale LORCA Cyber (London Office for Rapid Cybersecurity Advancement). Ancora oltremanica, il Department for International Trade of the UK ha selezionato Messagenius per il Global Entrepreneur Programme (GEP), finalizzato a sostenere la crescita e il successo degli imprenditori stranieri nel Regno Unito.
“Guardare all’estero, metterci alla prova e trovare riscontro su un terreno internazionale è stato fondamentale per la crescita di Messagenius” – spiega Simone Giacco co-founder e CTO Messagenius – “La nostra esperienza insegna che anche l’Italia può giocare un ruolo di primo piano nel campo dell’innovazione digitale e della cybersecurity ed è quello che stiamo cercando di fare con il nostro progetto”.
Top client e realtà con cui collabora Messagenius
Grandi aziende come Open Fiber, RAI, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Terna; system integrator come Sogei, Almaviva ed Engineering sono le realtà di punta che collaborano con Messagenius per proteggere ed efficientare le comunicazioni interne. Proprio RFI, l’azienda del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, adotta Messagenius da anni, come strumento di comunicazione e coordinamento per oltre 20mila lavoratori, tra manutentori, sale operative e management. Peraltro, grazie all’integrazione di Messagenius nel software gestionale, le conversazioni tra il personale sul campo e quello in ufficio ottimizzano cicli operativi e processi.
Non mancano altre trattative commerciali, in corso con corporate e organizzazioni di primo piano, sia in Italia che all’estero.
Non solo con lo smart working, ma anche sulla spinta – è la notizia tech di fine 2020 – dell’acquisizione di Slack da parte di Salesforce per 27 miliardi di dollari, si prevedono mesi di crescita vertiginosa per Messagenius.