MEDIO ORIENTE, Golfo Persico. Gli EAU sospendono fino a luglio l’accordo di ingresso senza visto per i cittadini israeliani

L'annuncio della sospensione giunge il giorno dopo che nel territorio dello Stato ebraico è entrata in vigore la disposizione che impone la quarantena a tutte le persone di ritorno dagli Emirati Arabi Uniti e dal Brasile, periodo che deve essere trascorso all’interno di strutture alberghiere gestite dalle autorità sanitarie di Gerusalemme

Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) hanno sospeso l’accordo che avrebbe dovuto inaugurare i viaggi senza visto per i cittadini israeliani in quelle petromonarchie del Golfo Persico fino al primo luglio, adducendo quale motivazione la diffusione della pandemia di coronavirus.

Questo è quanto riferito attraverso un proprio comunicato ufficiale dal Ministero degli Esteri dello Stato ebraico.

Fino ad allora, i cittadini israeliani che intendevano recarsi negli Emirati avrebbero dovuto richiedere e ottenere un visto d’ingresso, così come i cittadini degli EAU per recarsi a loro volta in Israele.

Gli emiratini avevano compiuto un passo simile anche per quanto riguardava i viaggi dalla maggior parte dei Paesi europei, così come per India e Pakistan.

Gli Emirati Arabi Uniti avevano ratificato l’accordo sui viaggi senza visto con Israele la scorsa settimana e questa possibilità sarebbe dovuta entrare in vigore dopo trenta giorni da quella data. Si è trattato di uno sviluppo nelle relazioni bilaterali seguito alla storica normalizzazione delle relazioni tra i due Paesi raggiunta in settembre.

L’annuncio della sospensione giunge il giorno dopo che nel territorio dello Stato ebraico è entrata in vigore la disposizione che impone la quarantena a tutte le persone di ritorno dagli Emirati Arabi Uniti e dal Brasile, periodo che deve essere trascorso all’interno di strutture alberghiere gestite dalle autorità sanitarie di Gerusalemme.

Una decisione simile presa in precedenza anche per quanto riguardava i viaggiatori di ritorno dal Sud Africa e dallo Zambia.

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