LIBANO, politica. Crisi di governo, Jumblat: «Siamo diventati una piattaforma missilistica, ma non siamo un campo di battaglia»

Il leader druso del Partito socialista progressista ha invitato il premier designato Saad Hariri a sospendere gli sforzi di formazione del governo, descrivendo come «futile» qualsiasi suo futuro incontro con il presidente Michel Aoun

Il leader del Partito socialista progressista, l’ex parlamentare Walid Jumblat, ha invitato il premier designato Saad Hariri a sospendere gli sforzi di formazione del governo, descrivendo come «futile» qualsiasi futuro incontro tra il presidente  Michel Aoun e lo stesso Hariri a Bkerké, la piccola città del Libano situata sul rilievo sovrastante la baia di Jounieh, dove ha sede il Patriarcato cristiano-maronita.

Lo ha riferito il quotidiano online libanese Naharnet (http://www.naharnet.com/stories/en/278346-jumblat-advises-hariri-to-quit), che ha ripreso le dichiarazioni rese nel corso di una trasmissione televisiva dell’emittente MTV dal vecchio leader druso, che si è espresso riguardo alle trattative per la formazione del nuovo esecutivo nel Paese dei cedri.

«Ancora una volta consiglio ad Hariri di dimettersi e lasciare che la coalizione guidata da Hezbollah porti il suo premier desiderato, che sia Hassan Diab, Faisal Karami o chiunque altro, perché questo sarebbe meglio per lui e per noi».

Egli con tono sarcastico, riferendosi alle ultime considerazioni espresse sul Libano dai militari iraniani, ha quindi dichiarato che: «Non è rimasto niente in Libano, siamo diventati una piattaforma missilistica».

«Chiedo ad Hariri di scusarsi e di rinunciare al suo tentativo di formare un governo – ha poi aggiunto -, il mio problema è con Aoun e quelli che stanno dietro di lui. Dobbiamo confermare i principi di diversità, confini e tregua del Libano. Non siamo un campo di battaglia».

Jumblat ha inoltre affermato che il leader dell’MPL e genero di Aoun, Jebran Bassil, vorrebbe governare nel caso accada qualcosa al presidente in carica.

Jumblat ha si infine espresso sul suo rivale nel campo druso, il parlamentare Talal Arslan, commentando la sua volontà di ottenere un seggio ministeriale nel prossimo esecutivo: «Vedremo se riusciranno a cancellarci», ha dichiarato.

Condividi: