Nei prossimi cinque anni l’Africa sub-sahariana verrà interessata da un esponenziale incremento del traffico di dati mobili, stimato pari a 6,5 volte il livello attuale.
Una previsione espressa nel recente Ericsson Mobility Report, periodica pubblicazione del colosso scandinavo delle telecomunicazioni nella quale, per altro, si raccomanda ai fornitori di servizi di non interrompere gli investimenti nelle reti allo scopo di essere in grado di reggere la futura domanda generata da questa capillare diffusione dell’utenza, soddisfacendone in questo modo le esigenze.
Nel rapporto si stima inoltre che entro il 2026 il traffico dati passerà dagli attuali 0,87EB (extabyte) mensili a 5,6EB.
Nel medesimo periodo considerato si prevede poi una costante crescita degli abbonamenti mobili, apparati la cui penetrazione nella regione attualmente si attesta all’84%, una cifra non indifferente tuttavia ancora inferiore alla media globale.
Saranno dunque previsti investimenti nell’infrastruttura di rete e ulteriori interventi finalizzati all’ottimizzazione delle assegnazioni dello spettro, allo scopo di fornire un’ampia connettività 4G e in vista dell’avvento del 5G, poiché essi vengono ritenuti requisiti fondamentali nel processo di accelerazione della trasformazione digitale del continente.
Per il periodo di previsione 2022-2026 si attende inoltre un incremento del volume di abbonamenti alla telefonia 5G pari al 5 per cento.
Anche per quanto concerne la regione del Medio Oriente e Nord Africa (MENA) entro il 2026 viene previsto un 80% di abbonamenti di telefonia mobile in banda larga, con il 5G in crescita, principalmente nei Paesi del Golfo Persico.
In quest’ultimo caso atteso un significativo incremento dei volumi di traffico, con circa 130 milioni di utenti 5G nel 2026, cioè circa il 15% del mercato complessivo mondiale di telefonia mobile.
