Con l’approvazione da parte del Ministero dello Sviluppo economico del progetto denominato “Casa delle tecnologie”, che è stato presentato dal Comune di Bari, si consolida la strategia condivisa nel 2017 con il Distretto tecnologico aerospaziale (DTA) e avviata con la progettazione del drone living lab quale ambiente per lo sviluppo di servizi e tecnologie aerospaziali per le smart cities.
La collaborazione tra il Comune di Bari, il DTA ed ENAC per lo sviluppo del drone living lab ha dato vita a diverse iniziative e progetti nazionali ed europei che fanno dell’area metropolitana di Bari, la città del Mezzogiorno di rifermento per lo sviluppo di soluzioni di urban mobility.
La realizzazione del range urbano in area Fiera del Levante, lo sviluppo dei servizi, le attività e le dimostrazioni previste favoriranno una rapida definizione e l’introduzione di nuovi servizi per il cittadino basati sull’utilizzo di tecnologie aerospaziali, droni e satelliti.
La collaborazione è collegata a un programma quadriennale che sviluppa servizi urbani innovativi abilitati dalle tecnologie 5G: applicazioni urbane di intelligenza artificiale e robotica collaborativa (sciami di droni) per lo sviluppo, il collaudo e la sperimentazione di soluzioni alimentate da open data provenienti da tecnologie aerospaziali. Tali dati consentiranno la progettazione di nuove politiche e modelli di governance, più orientati alla sostenibilità economica, ambientale e umana.
Altrettanto rilevanti saranno i servizi di mobilità innovativa abilitati dalle tecnologie 5G: veicoli autonomi e droni per il trasporto di persone e cose. Il sostegno alla mobilità è uno dei principali pilastri strategici nelle comunità intelligenti, a partire dall’impatto che ha sulla circolazione di persone e merci.
Come ha illustrato il vicesindaco di Bari, professore Eugenio di Sciascio, «la logistica, a partire dal trasporto merci e dai servizi di emergenza, il monitoraggio, inteso esso quale homeland management and security e urban traffic management e i sistemi di trasporto intelligente, cambieranno il volto delle città e il modo in cui le comunità utilizzano e vengono servite dalle città».
Il presidente del DTA Giuseppe Acierno ha altresì ricordato che: «Il Distretto tecnologico aerospaziale ha da anni investito su droni e satelliti per poter giocare un ruolo da protagonista, essere un punto di riferimento nazionale ed internazionale ed alzare il tasso di innovazione e tecnologia del sistema pugliese. La collaborazione con il comune di Bari, a partire dal drone living lab quale nodo del test bed dell’aeroporto di Grottaglie, non fa altro che rafforzare opportunità e ricadute e sostenere la crescita del sistema aerospaziale pugliese».
Il Dta tra l’altro è stato appena selezionato dalla “cabina di regia” costituita tra Ministero dello Sviluppo economico, Ministero dell’Università e della Ricerca e Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, tra i quarantacinque poli nazionali per l’innovazione digitale che parteciperanno alla gara ristretta promossa dalla Commissione europea per l’istituzione della rete degli EDIH (European Digital Innovation Hubs).
Il processo di selezione era stato avviato lo scorso mese di settembre, a seguito della firma di un protocollo d’Intesa tra i ministri Stefano Patuanelli, Gaetano Manfredi e Paola Pisano, con l’obiettivo di favorire il processo di trasformazione digitale del sistema produttivo e della pubblica amministrazione, in un’ottica di sviluppo e di crescita economica sia a livello nazionale che europeo.
Con la creazione di una rete europea di poli di innovazione digitale si punta a rafforzare la sinergia tra il mondo della ricerca e quello delle imprese, dando un impulso decisivo al trasferimento tecnologico e alla digitalizzazione, specie del settore manifatturiero.
In linea con il Programma Europa Digitale, l’insieme dei progetti inviati alla Commissione europea prevede l’adozione delle tecnologie collegate a Intelligenza artificiale, calcolo ad alte prestazioni e cyber security, manifattura 4.0, salute, scienze della vita, agroalimentare, aerospazio, l’industria creativa e le principali filiere del made in Italy.