SOCIETÀ, analisi. Eurispes, argomenti trattati questa settimana

Al via il master universitario in Marketing Management della Sapienza: Eurispes tra i partner; Festa dei Popoli 2020: Marco Omizzolo, ricercatore Eurispes, tra i relatori; Recovery Fund: Anac garante della trasparenza, intervista al Presidente Busia; la scorta: ultima linea di difesa nella lotta alla criminalità; migranti bloccati nelle isole greche: serve aiuto ai bambini

Al via il master universitario in Marketing Management della Sapienza: Eurispes tra i partner

Il Master universitario in Marketing Management (MUMM) è un Master di primo livello full-time, di durata annuale, attivato presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma La Sapienza, con titolo legalmente riconosciuto in Italia e all’estero.

Un percorso di studio promosso dal Dipartimento di Management, in partnership con Eurispes, Centromarca, IAB Italia e la Società Italiana Marketing, che ha come obiettivo quello di costruire un ponte fra l’Università e il mondo delle professioni del marketing. Il MUMM è un corso di eccellenza rivolto a laureati in diverse discipline e a giovani manager che intendono sviluppare competenze distintive e lavorare da subito a livello professionale nel Marketing. È possibile iscriversi alla diciannovesima edizione del Master MUMM fino al 15 gennaio 2021.

Per informazioni https://web.uniroma1.it/dip_management/didattica/master/master-marketing-management – http://www.mumm.it/

Festa dei Popoli 2020: Marco Omizzolo, ricercatore Eurispes, tra i relatori

Lunedì 28 dicembre alle ore 18:00, Marco Omizzolo, sociologo e ricercatore dell’Eurispes, ha partecipato al webinar organizzato per la Festa dei Popoli 2020 – Percorsi tra la cultura del diritto e la violazione dei diritti umani ai tempi del Covid-19, con un intervento dal titolo “Sfruttamento e caporalato al tempo del Covid-19”. Il webinar è stato organizzato dell’Associazione Fili Meridiani.

“Recovery Fund: Anac garante della trasparenza”, intervista al Presidente Busia

Il ruolo dell’Anac rispetto alle risorse del Recovery Fund «Sarà, insieme, di garanzia e trasparenza; vogliamo e vorremmo che questi fondi siano messi in trasparenza attraverso la banca dati nazionale dei contratti pubblici. Faremo vigilanza collaborativa, soprattutto laddove le spese sono maggiori – per legge lo facciamo già per grandi interventi pubblici –, crediamo di poterlo fare e questo per offrire, a chi governa la spesa, agli enti che controllano e ai cittadini, chiarezza su come si stanno utilizzando questi fondi».

Si esprime così il Presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, nella videointervista realizzata per il magazine online dell’Eurispes da Emilio Albertario. E sul Codice degli appalti, Busia afferma che non serve una revisione:

«È un codice molto moderno; quello che forse serve è imparare ad usarlo bene, magari evitare di intervenire troppe volte. Purtroppo la normativa sugli appalti è un cantiere sempre aperto, gli operatori, le stazioni appaltanti non riescono a sedimentarlo, noi stessi non facciamo in tempo ad offrire strumenti come “bandi tipo” che le disposizioni cambiano» (continua a leggere sul sito www.eurispes.it).

La scorta: ultima linea di difesa nella lotta alla criminalità

Il mondo delle scorte che lavorano nel campo dell’antimafia è popolato di dedizione, di attenzione ai dettagli, di discrezione.

Uomini e donne che prima di indossare giubbotti antiproiettile, di mettersi davanti come scudo vero e proprio dell’incolumità di un magistrato o di un’altra persona minacciata dalle mafie, sono madri e padri di famiglia che, quando chiudono la porta uscendo di casa, non conoscono mai l’ora che li vedrà tornare dai propri cari.

Nello Di Simone è un nome fittizio, per motivi di sicurezza e riservatezza, che ci introduce a questa straordinaria quotidianità di chi lavora nelle scorte.

L’intervista è inserita nella nostra rubrica “Cosa vuol dire mafia? – Dialoghi sulla legalità” a firma di Sergio Nazzaro (continua a leggere sul sito www.eurispes.it).

Migranti bloccati nelle isole greche: serve aiuto ai bambini

Nonostante le promesse di impegno dell’Unione europea, ancora oggi sono più di 15.000 le donne, gli uomini e i bambini intrappolati, in condizioni disumane, nei campi profughi delle isole greche.

Molti di loro manifestano problemi di salute mentale e pensieri suicidi. Gli psicologi di MSF a Lesbo hanno trattato 49 casi di bambini che hanno tentato il suicidio nel corso del 2020.

Come dichiarato da Lindsay Solera-Deuchar, psichiatra di Medici Senza Frontiere «Dopo ogni evento critico e dannoso, come gli incendi, il recente terremoto, il lockdown, abbiamo assistito ad un aumento decisamente preoccupante dei pensieri di suicidio e di autolesionismo».

L’Europa unita nasce anche in seguito alla presa di coscienza di cosa sono stati i regimi totalitari e lasciare, oggi, migliaia di persone in queste condizioni rischia di renderci tutti colpevoli.

La denuncia del sociologo Marco Omizzolo (continua a leggere sul sito www.eurispes.it).

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