POLITICA, legge di bilancio. Manovra, Utilitalia: sul teleriscaldamento occasione persa

Incrementare la rete di teleriscaldamento in Italia recherebbe grandi vantaggi all’economia e all’ambiente, consentendo lo spegnimento di migliaia di vecchie caldaie condominiali altamente inquinanti e sfruttando calore di scarto, che andrebbe altrimenti perso in un’ottica di economia circolare

In un comunicato emesso nella giornata di ieri, Utilitalia (federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche), ha inteso sottolineare come a suo avviso la mancata inclusione del teleriscaldamento nella norma sul superbonus rappresenti un’occasione perduta per fornire una risposta strutturale ai problemi della qualità dell’aria che affliggono il nostro Paese.

A esprimersi in questo senso è stato in particolare Giordano Colarullo, che di Utilitalia è direttore generale, intervenendo all’indomani della decisione del Governo di «non porre rimedio alla distorsione» presente tra gli interventi che possono usufruire del cosiddetto superbonus tramite la legge di bilancio.

«Il teleriscaldamento – ha aggiunto Colarullo – è uno dei vettori fondamentali per la transizione verde, che è ormai la strada indicata con decisione anche dall’Unione europea. Per questo motivo, oggi più che mai, è necessario comprenderne l’importanza e supportarne la centralità nel percorso verso la decarbonizzazione intrapreso dal nostro Paese».

Utilitalia è convinta che incrementare la rete di teleriscaldamento in Italia recherebbe grandi vantaggi all’economia e all’ambiente, consentendo lo spegnimento di migliaia di vecchie caldaie condominiali altamente inquinanti e sfruttando calore di scarto, che andrebbe altrimenti perso in un’ottica di economia circolare.

«Al contrario – ha proseguito Colarullo -, l’attuale norma sul superbonus continua a incentivare le fonti fossili».

«Uno studio commissionato da AIRU ai Politecnici di Torino e di Milano – ha quindi concluso il direttore generale di Utilitalia – evidenzia un potenziale di crescita del teleriscaldamento del 400% nel nostro Paese, grazie al calore di scarto proveniente da attività industriali, biomassa e geotermia. Ciò permetterebbe di ridurre di oltre cinque milioni di tonnellate le emissioni di CO₂ e di ridurre l’inquinamento delle città».

Utilitalia

Utilitalia è la federazione che riunisce le imprese dei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas in Italia, rappresentandole presso le Istituzioni nazionali ed europee. Essa si pone l’obiettivo di promuovere le migliori pratiche, gli investimenti, la formazione e l’innovazione nelle imprese dei servizi pubblici.

Nata come Federazione aziende municipalizzate d’Italia, nel 2015 ha assunto la denominazione «Utilitalia» a seguito della fusione di Federutility e Federambiente.

Le circa 450 imprese associate a essa forniscono oggi servizi idrici a circa l’80% della popolazione nazionale, servizi ambientali a circa il 55%, di distribuzione gas a oltre il 30% e servizi di energia elettrica al 15%, con un valore della produzione pari a 38 miliardi di euro e oltre 90.000 occupati.

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