INDUSTRIA, emergenza coronavirus. Scivolone di Guzzini: «Qualcuno morirà: pazienza…»; è bufera per la frase shock del presidente di Confindustria Macerata

Come prevedibile, le parole hanno sollevato immediatamente una accesa polemica che ha offuscato in parte il senso della manifestazione, che era incentrato sul “Made in Italy quale speranza per l’occupazione”

«Il Governo parla di altre chiusure: ci aspetta un natale molto magro, ma le persone sono stanche di questa situazione e vorrebbero venirne fuori. Anche se qualcuno morirà, pazienza…».

Questa la frase che il presidente di Confindustria Macerata poteva risparmiarsi. Domenico Guzzini, che è intervenuto nel corso dell’evento online “Made For Italy per la Moda”, programmato dall’organizzazione degli imprenditori lunedì scorso.

All’evento, oltre a Guzzini al quale era stato affidato il discorso conclusivo, erano presenti anche il sindaco della città Sandro Parcaroli e il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.

Lo “scivolone” è avvenuto durante il suo intervento sulle problematiche legate al Covid-19, nel quale ha dichiarato che: «Come sapete ci aspetta un natale molto magro, perché stanno pensando addirittura di restringere ulteriormente. Questo significa andare a bloccare anche un retail che si stava rialzando per la seconda volta da una crisi e lo stanno rimettendo nuovamente in ginocchio. Io penso che le persone sono un po’ stanche di questa situazione e vorrebbero, alla fine, venirne fuori. Anche se qualcuno morirà, pazienza. Ma così, secondo me, diventa una situazione impossibile per tutti».

Come prevedibile, queste parole hanno sollevato immediatamente una accesa polemica, che ha offuscato in parte il senso della manifestazione, incentrato sul “Made in Italy speranza per l’occupazione”

In precedenza era intervenuto anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, che aveva dichiarato come il tema del Made in Italy rappresenti in maniera compiuta la speranza per l’occupazione e per le eccellenze manifatturiere della sua regione.

«Siamo davanti a una fase complessa – aveva egli affermato -, perché c’è una crisi profonda che tocca tutto il nostro sistema e che arriva da Banca Marche, ma anche dal sisma del 2016 oltre che dal Covid. In questo si inserisce anche la non capacità di internazionalizzare il prodotto innovando i processi produttivi quindi è importante accompagnare con la fase digitale il nostro territorio».

«Ci attendono sfide importanti ed essenziali per garantire il livello occupazionale che è un aspetto che ci preoccupa molto – ha proseguito il presidente della Regione -, le Marche in questo momento stanno cercando di capire dove andare e verso quali sfide rivolgersi nei prossimi mesi; mesi che devono essere vissuti in concertazione e mesi durante i quali la politica deve essere a servizio dell’economia. Il Made in Italy e le nostre eccellenze sono un punto di riferimento e le Istituzioni devono capire come dare loro supporto e come farlo in modo veloce».

Egli ha infine concluso sottolineando come non si debba ostacolare il fare impresa con la burocrazia, poiché «la sfida che ci attende si gioca nelle nostre capacità imprenditoriali e produttive e dobbiamo scegliere i giusti strumenti per affrontarla».

Condividi: