ECONOMIA, ripresa. Diffuso il documento della Banca d’Italia: senza vaccino «non si canta messa»

L’Italia ce la può fare, può gradualmente riprendersi, tuttavia sul suo cammino si pongono quattro inquietanti incognite: la debolezza del quadro economico internazionale, il protrarsi della pandemia, eventuali turbolenze finanziarie sui mercati e… la politica. Ne ha parlato il professor Mario Baldassarri nel corso della sua consueta trasmissione del lunedì

Lo scorso venerdì 11 dicembre, la Banca d’Italia ha diffuso un importante documento previsionale che, in seguito e in una forma più analitica, verrà inserito nel Bollettino economico del prossimo gennaio.

In esso vengono corrette al ribasso le previsioni sull’andamento futuro dell’economia italiana che erano state elaborate in precedenza, indicando nel -9% la caduta del prodotto lordo interno nel 2020 e nel +3,5% il tasso di ripresa del 2021.

Tuttavia, sempre la Banca d’Italia ha sottolineato come quest’ultimo incoraggiante dato sarà però strettamente legato all’andamento dell’economia mondiale, in particolare all’auspicato riavvio del commercio internazionale, quindi della domanda espressa sui mercati, che il rapporto indica in un +10% nel 2021 e nel +5% negli anni seguenti.

Tre incognite sulla ripresa economica

Si tratta dunque di una prospettiva relativamente ottimistica della ripresa del ciclo economico mondiale, una dinamica che è però strettamente legata all’ipotesi che alla metà del prossimo anno, quindi sostanzialmente tra sei mesi, siano non soltanto disponibili i vaccini anti-Covid, ma che sia stata avviata una vasta e capillare campagna di vaccinazione della popolazione.

Sulla base di questo ipotetico sviluppo, alla fine dell’anno venturo la pandemia potrebbe venire contenuta e, forse, addirittura sconfitta.

Ma, attraverso questo suo documento la Banca d’Italia lancia anche un ammonimento, poiché le dinamiche economiche potrebbero risultare influenzate da tre fattori negativi:

la possibile più accentuata debolezza del quadro internazionale all’interno del quale dovrebbe realizzarsi la ripresa;

il protrarsi della pandemia da Covid-19 nel corso di tutto il 2021 e oltre, anche fino al 2022;

le possibili turbolenze di natura finanziaria nel sistema globale.

Riflessi sull’economia italiana

Qualora il quadro internazionale venisse influenzato negativamente, si stima che i riflessi che si produrrebbero sull’economia italiana incrementerebbero la flessione dell’1,6, una cifra alla quale si sommerebbe un -0,9% generato dalle turbolenze finanziarie.

Qualora il combinato composto di questi tre effetti negativi dovesse davvero impattare sulla fragile economia del Paese, nel corso dell’intero anno 2021 si registrerebbe una curva piatta, cioè una crescita zero che si aggiungerebbe al crollo del 9% del 2020.

«Si tratta certamente di previsioni basate su ipotesi – ha affermato l’economista Mario Baldassarri -, tuttavia sono indice di un quadro di riferimento preoccupante, che dovrebbe stimolare un effetto, che la Banca d’Italia cita, sulla politica di bilancio ed economica che incorpori i fondi europei disponibili, ma sul piano concreto».

Il presidente del Centro studi economia reale (CSER), già viceministro dell’Economia, si è espresso così nel corso del suo consueto intervento alla trasmissione “Capire per conoscere”, condotta dal giornalista Claudio Landi ogni lunedì mattina su Radio Radicale.

Avviare progetti concreti e «cantierare» gli investimenti

Egli ha poi aggiunto che: «I progetti devono partire. Non dimentichiamoci che i finanziamenti europei verranno erogati solo se i progetti saranno “cantierati” e quando questi avranno raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori».

Al riguardo va inoltre considerato che il dato del +3,5% relativo alla ripresa nel 2021, che la Banca d’Italia ha indicato, sconta anche gli effetti del Recovery Fund e di una solida politica di bilancio, «però – ha sottolineato –, questo è un auspicio che dovrà tradursi in fatti concreti, come minimo 30-40 miliardi spesi da subito nel 2021. Uno sforzo che andrebbe comunque associato a una serie di riforme».

Ma, ad avviso del presidente del CSER, l’attuale bozza di legge di bilancio si presenta «modesta», poiché «è ridotta nella quantità e nello sforzo negli investimenti e nell’utilizzo dei fondi europei, che risultano pari a quindici miliardi di euro nel corso del 2021.»

Approvati i finanziamenti euroopei

Nel frattempo, l’Europa ha compiuto un passo in avanti approvando il Recovery Fund e, ricorda Baldassarri, «continua dal maggio scorso a porre a disposizione dell’Italia i 37 miliardi del cosiddetto “MES sanitario”. Ora, è chiaro che nella ripartizione di quei fondi europei, scrivere “9 miliardi per la Salute” è una presa in giro, a meno che non ci sia un retropensiero del Governo nel senso di “9 miliardi per la Salute dai finanziamenti del Recovery Fund e 37 dal MES sanitario, che vorrebbe dire 46 miliardi, una cifra forse ancora insufficiente ma che si avvicina a quella dei 65 miliardi della quale ha parlato il ministro Roberto Speranza».

Nel corso della trasmissione è stato trattato anche il tema degli interventi del Governo federale tedesco presieduto dalla cancelliera Angela Merkel a fronte della imposizione del nuovo blocco delle attività in Germania (lockdown), una serie di concreti provvedimenti in sostegno delle imprese e delle famiglie che trovano rapida attuazione.

Di seguito è possibile ascoltare l’audio integrale della trasmissione (A286)

A286 – ECONOMIA, RIPRESA: DIFFUSO IL DOCUMENTO PREVISIONALE DELLA BANCA D’ITALIA. «Senza vaccino non si canta messa». L’Italia ce la può fare, nel senso che gradualmente sarebbe in grado di riprendersi, tuttavia sul suo cammino si pongono quattro inquietanti incognite: la debolezza del quadro economico internazionale, il protrarsi della pandemia, eventuali turbolenze finanziarie sui mercati e, non ultima, la politica economica e di bilancio del Governo Conte 2.
Il tema è stato affrontato dal professor MARIO BALDASSARRI (già viceministro dell’Economia e attualmente presidente del Centro studi economia reale), nel corso del suo consueto intervento del lunedì alla trasmissione radiofonica “Capire per conoscere”, condotta dal giornalista CLAUDIO LANDI, mandata in onda il 13 dicembre 2020 da Radio Radicale.
Lo scorso venerdì 11 dicembre, la Banca d’Italia ha diffuso un importante documento previsionale che, in seguito e in una forma più analitica, verrà inserito nel Bollettino economico del prossimo gennaio.
In esso vengono corrette al ribasso le previsioni sull’andamento futuro dell’economia italiana che erano state elaborate in precedenza, indicando nel -9% la caduta del prodotto lordo interno nel 2020 e nel +3,5% il tasso di ripresa del 2021.
Tuttavia, sempre la Banca d’Italia ha sottolineato come quest’ultimo incoraggiante dato sarà però strettamente legato all’andamento dell’economia mondiale, in particolare all’auspicato riavvio del commercio internazionale, quindi della domanda espressa sui mercati, che il rapporto indica in un +10% nel 2021 e nel +5% negli anni seguenti.
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