a cura di Marco Cappato, dell’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca – Sabato 12 dicembre saranno passati cinque anni dagli Accordi di Parigi, cioè la prima occasione nella quale la comunità scientifica internazionale trovò ascolto da parte dei decisori politici sulla necessità di fermare i cambiamenti climatici.
Nel concreto, però, quegli Accordi si sono rivelati insufficienti ed è il momento di farsi sentire.
Fermare i cambiamenti climatici
La pandemia sta impedendo da mesi alle persone di manifestare in piazza. Mogens Lykketoft, che ai tempi degli Accordi di Parigi era Presidente dell’Assemblea generale dell’ONU, ci invita – con questa foto scattata a Copenaghen – a manifestare comunque a favore dell’Iniziativa dei Cittadini europei www.StopGlobalWarming.Eu, per spostare le tasse dal lavoro alle emissioni di CO₂.
È l’idea lanciata da ventisette Premi Nobel come soluzione più concreta per fare fronte al riscaldamento globale, e sulla quale vogliamo che l’Unione europea assuma una decisione.
Per questo, ho raccolto l’invito di Mogens: sono «sceso in piazza» anch’io, a Milano, e ti chiedo di fare lo stesso nella tua città, fotografandoti in piazza con il simbolo di StopGlobalWarming.Eu (lo puoi scaricare quihttps://drive.google.com/drive/folders/1Nrn8c2pi-reJ61kUpDVpq3kl86zbP4TN) e postando sui social con l’invito a firmare sul sito e taggando StopGlobalWarming.eu su Facebook, Instagram e Twitter.
Sabato 12 dicembre, la conferenza internazionale
Per approfondire: sabato 12 dicembre dalle 11 alle 13 terremo una conferenza internazionale con il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, Mogens Lykketoft, Emma Bonino, Navi Pillay e tanti altri. Potrai seguire la conferenza in italiano sulla mia pagina Facebook (e qui l’evento Facebook se vuoi invitare i tuoi amici).
Se ti interessa partecipare alla raccolta firme, contattami rispondendo a info@associazionelucacoscioni.it