LAVORO, mercato. «Talent as a Service»: come la startup Cosmico ha intercettato il cambiamento nel mercato del lavoro contemporaneo

Dalle multinazionali alle Pmi i lavori più richiesti sono nel digital: Cloud & Infrastracture Manager, Cyber Information Security Officer, E-Commerce Manager, Digital Marketing Specialist, Content and Social Media Manager, UX/UI Designer, Data Scientist e infine SW & Web Developer

Digital Strategist, E-commerce Manager, SEO Specialist: in questo preciso momento storico, le figure del digital sembrano essere tra le più ricercate da aziende e piccole e medie imprese (Pmi), che stanno, ora più che mai, accelerando il processo di digitalizzazione già in essere, ma che ha avuto in questo 2020 finalmente la spinta a decollare.

Secondo una ricerca di PageGroup effettuata nel settembre del 2020, le professioni più richieste al momento sono infatti proprio quelle legate al mondo del digitale: Cloud & Infrastracture Manager, Cyber Information Security Officer, E-Commerce Manager, Digital Marketing Specialist, Content and Social Media Manager, UX/UI Designer, Data Scientist e infine SW & Web Developer sono i ruoli più ricercati dalle aziende nel mondo del lavoro.

Come primo step in questa trasformazione digitale fugura ovviamente l’investimento sullo sviluppo: UX e UI Designer, così come Web Developer rappresentano il primo gradino verso il processo di digitalizzazione di un’azienda, seguiti dalle professioni legate al mondo dei social (Social Media manager, Content Creator e Community Manager). L’investimento sulla comunicazione deve infatti andare in parallelo con quella dello sviluppo, garantendo agli utenti finali di usufruire di un’intera community intorno ad un brand, senza limitarsi alla presenza di un e-commerce online. Spazio anche ai nuovi social network: in forte aumento le richieste di skills legate al mondo di Tik Tok, soprattutto nei videomaker, non più tradizionali ma in continua evoluzione con il mondo digital.

Il nuovo mercato del lavoro. Così come cambiano le figure ricercate sempre più spesso dagli HR, si evolve anche il mercato stesso del lavoro: le nuove generazioni sono sempre meno ancorate all’idea di posto fisso, preferendo le collaborazioni sempre in divenire con aziende e progetti diversificati e di spettro internazionale. Il talento viene visto oggi come un servizio.

Le aziende, seguendo questo trend, vogliono infatti collaborare con i migliori talenti sul mercato, in tempi brevi, soprattutto quando si hanno scadenze rigide per progetti e appalti, senza l’obbligo di assunzione di una figura selezionata ad hoc per un progetto ormai terminato. In loro aiuto arriva Cosmico (wearecosmico.com), startup nata a febbraio 2020, pochi giorni prima della pandemia, che punta a connettere i talenti del mondo digital con le più grandi aziende, agenzie, società di consulenza e startup internazionali.

Talent as a Service. La filosofia del Talent as a Service: «Le aziende, avvalendosi della consulenza della startup, avranno la garanzia di collaborare con i migliori talenti del settore per i loro progetti di breve o lunga durata, abbracciando un nuovo modo di intendere il mondo del lavoro, sempre più contemporaneo e connesso. Oltre all’affidabilità, alla  flessibilità e al contenimento dei costi di assunzione, le aziende avranno inoltre il vantaggio di lavorare con figure digital e smart che già padroneggiano  perfettamente le nuove metodologie di lavoro, accelerando anche l’apprendimento e la trasformazione digitale dell’azienda stessa», afferma al riguardo Francesco Marino, managing director di Cosmico.

Il 60% delle richieste dalle imprese che collaborano con Cosmico rientra nell’area di sviluppo (frontend e backend), mentre la restante parte si divide tra design e comunicazione. Oltre l’80% viene infine incanalato nella figura dell’e-commerce manager, soprattutto dalle Pmi che vogliono digitalizzarsi per la prima volta per essere competitive sul mercato.

info: wearecosmico.com

link candidature: hello@wearecosmico.com

Condividi: