Secondo il professor Dimitrij Solovei, citato dal giornale britannico “Sun”, Vladimir Putin sarebbe affetto da una “grave malattia” che lo costringerà a lasciare l’incarico anzitempo, immediata la smentita dal Cremlino, tuttavia le reali condizioni del presidente della Federazione Russa permangono nel mistero.
Affermandosi nel marzo scorso alla Duma e alla Camera alta del Parlamento russo, che successivamente, col referendum di luglio gli hanno consentito di emendare la Carta costituzionale della Federazione, approvati e il referendum di luglio, egli di fatto una assunto una carica di vertice a vita, dato che ha esteso la propria presidenza fino al 2036.
Ed ecco, ora, giungere dalle colonne di un giornale britannico le dichiarazioni di Solovei, che, va tuttavia rilevato, è un oppositore di Putin. Secondo l’ex docente dell’Istituto statale di Relazioni internazionali di Mosca, il Presidente russo «soffrirebbe di una grave malattia, al punto da costringerlo prima della scadenza del suo mandato a rinunciare all’incarico».
Immediata la smentita di Mosca, da dove, per bocca del portavoce del Cremlino Dimitrij Peskov, si afferma seccamente che «è tutto senza senso», poiché «il Presidente gode di ottima salute».
Permangono in ogni caso alcuni dubbi sulle reali condizioni di Putin, alimentati – sempre secondo Solovei, dalle leggi attualmente in fase di elaborazione alla Duma, che «andrebbero lette proprio in questa prospettiva», quella che il Presidente sarebbe in procinto di fare un passo indietro e lasciare la guida del Paese ad altri.
Solovei non ha specificato di quale malattia soffra Putin, anche se le voci che circolano indicherebbero il morbo di Parkinson, ipotizzato sulla base di una ricerca condotta dal Radboud University Medical Center, istituto olandese, che avrebbe riscontrato in alcuni comportamenti dell’ex kagebešník i segnali della malattia.
Solovei afferma che «i piani di transizione erano stati previsti per il mese di agosto ma le proteste divampate nella vicina Bielorussia avrebbero imposto uno stop». Egli afferma infine che: «Il premier Mikhail Mishustin verrà “dimissionato” e sostituito da un candidato uscito da una rosa comprendente anche l’ex presidente Dimitri Medvedev e la figlia di Putin, Ekaterina Tikhonova».
Forse Putin stesso si esprimerà al riguardo, si attende dunque un chiarimento nel prossimo discorso presidenziale di capodanno.