USA, elezioni presidenziali. Nell’ultimo faccia a faccia televisivo tra Biden e Trump si parla di politica

Non è stato “lo zio strambo” contro “il nonno rimba”. E’ stato un dibattito duro ma civile, a tratti aspro, ma su temi politici. Un dibattito in equilibrio in cui nessuno ha affondato il colpo. In cui Trump è apparso meno bullo e più presidenziale e Biden più sveglio e attento a non rompere i sottili equilibri alla base del suo consenso.
TU SEI CORROTTO, TU SEI INCAPACE
Trump rivolgendosi prevalentemente al suo interlocutore, nell’intento di “inchiodarlo” ai problemi della presunta corruzione del figlio Hunter e sulla riforma fiscale. Biden più attento a rivolgere lo sguardo alla telecamera per convincere gli elettori delle inefficienze dell’amministrazione nella gestione dell’epidemia.
LE INEFFICENZE SUL COVID-19 SONO DIFFUSE
Anche sul fronte COVID-19, va ricordato che i numeri elevati delle vittime da Covid-19negli Usa è inferiore a quello del Belgio e della Spagna e di poco superiore a quello del Regno Unito e dell’Italia, se rapportato alle popolazioni nazionali. Stati che sono ricorsi al lockdown, con l’Italia addirittura lodata dall’Oms.
IL COVID-19 RESO IMPORTANTE DAI MEDIA
Dunque un argomento che è stato cavalcato dalla narrativa che i media di tutto il mondo stanno dando alla corsa elettorale alla Casa Bianca, rappresentando quei numeri come l’inadeguatezza dell’amministrazione Trump nell’affrontare la pandemia del Covid-19.
A BIDEN E’ BASTATO EVITARE LE GAFFES
Il dibattito, secondo molti, è stato vinto da Joe Biden, ma solo perché le aspettative nei suoi confronti sono generalmente più basse. Gli basta evitare le sue proverbiali gaffes e i suoi momenti di smemoratezza per farlo apparire all’altezza del ruolo per il quale è candidato. L’esatto contrario di Trump, chiamato sempre a fare il risultato.
GLI USA STANNO MEGLIO DI 4 ANNI FA
I sondaggi vedono Trump dietro a Biden sia nel voto nazionale che in quello elettorale e anche degli Swing State. Più o meno come è avvenuto nel 2016, ma con un dato statistico che dovrebbe rincuorarlo: il 56% dei cittadini statunitensi, secondo un sondaggio Gallup, sta meglio oggi che quattro anni fa.
I SONDAGGI ELETTORALI DICONO DI NO
L’ormai vicino voto del 3 novembre, già cominciato per oltre 40 milioni di persone, ci dirà se i cittadini si esprimeranno allo stesso modo nelle urne confermando Donald Trump, oppure gli voterà contro. Perché, se ancora non è chiaro, questa non è un elezione presidenziale ma un referendum.

Condividi: