MUSICA, Beethoven Festival. Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, la IX Sinfonia nella trascrizione di Franz Liszt domani alla Chiesa di Santa Corona

Domenica 18 ottobre terzo e ultimo appuntamento per il festival beethoveniano, la speciale rassegna realizzata grazie alla direzione artistica di Sonig Tchakerian

Terzo ed ultimo appuntamento domenica 18 ottobre alla Chiesa di Santa Corona per il festival beethoveniano organizzato dalle Settimane Musicali al Teatro Olimpico.

La speciale rassegna, realizzata con la direzione artistica di Sonig Tchakerian, si conclude con la celeberrima IX Sinfonia di Beethoven nella trascrizione di Franz Liszt.

Gran finale domenica 18 ottobre alle ore 19:00 nella chiesa di Santa Corona per il festival di Vicenza interamente dedicato a Beethoven. La manifestazione si conclude con l’ultima sinfonia del geniale musicista romantico di Bonn, la famosissima IX Sinfonia, conosciuta anche come Sinfonia corale, opera che figura tra i lavori più celebri di tutto il repertorio classico.

Scritta tra il 1822 e il 1824, venne eseguita per la prima volta il 7 maggio 1824 a Vienna.

Nella storica cornice costituita dalla chiesa di Santa Corona, tra i luoghi simbolo della città di Vicenza, l’opera sarà eseguita nella trascrizione di Franz Liszt per soli coro e pianoforte, un concerto che rivelerà la somma arte compositiva dei due autori. Protagonisti di tale viaggio tra i tesori del tempo, pronti a trasmettere con vigoroso splendore la bellezza e la profondità di queste pagine, patrimonio di emozioni condivise, saranno Maurizio Baglini al pianoforte, Annamaria Dell’Oste soprano, Laura Polverelli mezzosoprano, Giuseppe Varano tenore, Daniele Caputo baritono e il Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste. Un concerto che riverbera di rimandi e dense suggestioni, trascinando l’ascoltatore negli infiniti sentieri della creazione musicale.

Settimane Musicali al Teatro Olimpico. Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico si avvalgono della collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza e del contributo della Regione del Veneto. Media partner Il Giornale di Vicenza.

Sicurezza. L’organizzazione della manifestazione musicale vicentina ha adeguato le proprie norme di sicurezza in ottemperanza all’ordinanza del Ministero della Salute del 16 agosto 2020. Gli accessi al Teatro Olimpico, a Palazzo Chiericati e alla Chiesa di Santa Corona sono controllati e accessibili previa misurazione della temperatura corporea e l’obbligo della mascherina.

Tamburino. Domenica 18 ottobre 2020 alle ore 19:00 presso la chiesa di Santa Corona: Liszt-Beethoven-IX Sinfonia; Maurizio Baglini pianoforte, Annamaria Dell’Oste soprano, Laura Polverelli mezzosoprano, Giuseppe Varano tenore, Daniele Caputo baritono; Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste.

Info. SMTO; info@settimanemusicali.eu; www.settimanemusicali.eu

Biglietti. Chiesa di Santa Corona: intero prezzo euro 25; riduzioni: prezzo euro 20 per persone oltre i 65 anni, euro 10 under 25 più diritto di prevendita;

dove acquistare il biglietto: online sul sito www.settimanemusicali.eu, oppure https://toptix4.mioticket.it/TCVI/, inoltre, il giorno dello spettacolo un’ora prima dell’inizio presso la biglietteria.

Profili.

Maurizio Baglini. Pianista visionario, con il gusto per le sfide musicali, Maurizio Baglini ha un’intensa carriera concertistica.

Vincitore a 24 anni del “World Music Piano Master” di Montecarlo, si esibisce regolarmente all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, al Teatro alla Scala di Milano, al Teatro San Carlo di Napoli, alla Salle Gaveau di Parigi, al Kennedy Center di Washington ed è ospite di prestigiosi festival, tra cui La Roque d’Anthéron, Yokohama Piano Festival, Australian Chamber Music Festival, “Benedetti Michelangeli” di Bergamo e Brescia.

La sua vasta produzione discografica per Decca/Universal comprende musiche di Liszt, Brahms, Schubert, Domenico Scarlatti, Mussorgsky, la collana Live at Amiata Piano Festival e i primi cinque CD dell’integrale pianistica di Schumann.

È tra i pochi virtuosi al mondo a eseguire la Nona sinfonia di Beethoven nella trascendentale trascrizione pianistica di Liszt e nel 2020 ha superato la cifra record di cento esecuzioni dal vivo di questo vertiginoso capolavoro per tastiera.

Ha dato vita al progetto “Web Piano” nel quale le sue interpretazioni dal vivo sono accompagnate dalle videoproiezioni dell’artista Giuseppe Andrea L’Abbate.

Forma un duo stabile con la violoncellista Silvia Chiesa, con la quale ha all’attivo oltre 250 concerti in tutto il mondo.

È il direttore artistico dell’Amiata Piano Festival e il consulente artistico per la musica e la danza del Teatro Comunale “Verdi” di Pordenone.

Nel 2019 è stato nominato Socio Onorario dell’Aiarp, l’Associazione Italiana Accordatori e Riparatori di Pianoforti. Suona un grancoda Fazioli.

Annamaria Dell’Oste. Nata a Udine, ha studiato presso il Conservatorio J. Tomadini della sua città, diplomandosi, in seguito presso il Conservatorio A. Boito di Parma sotto la guida di Jenny Anvelt.

Sin dal suo debutto al Teatro Verdi di Trieste con Orfeo ed Euridice di Gluck (Amore, dir. Peter Maag), ha dimostrato spiccate doti vocali e di attrice che ne fanno, oggi, un artista tra le più affermate della sua generazione.

Un anno dopo il debutto inaugurava già la stagione del Teatro alla Scala di Milano con Armide di Gluck sotto la bacchetta di R. Muti e la regia di P.L. Pizzi. Annamaria Dell’Oste affronta costantemente repertori operistici, sinfonici e cameristici e si è esibita nei maggiori teatri, festival e istituzioni musicali nazionali ed esteri, tra le quali La Scala di Milano, Teatro Regio di Torino, San Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Filarmonico di Verona, Teatro Bellini di Catania, Rossini Opera Festival, Wiener Staatsoper, Staatsoper di Berlino, Deutsche Oper Berlin, Opernhaus Zürich, Covent Garden di Londra, Opera Bastille di Parigi, Liceu di Barcellona, Teatro Sao Carlos di Lisbona, collaborando con direttori come Roberto Abbado, Daniele Gatti, Jesus Lopez-Cobos, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Gianandrea Noseda, Evelino Pidò, Donato Renzetti, Wolfgang Sawallisch, Antonio Pappano e Bruno Campanella.

Laura Polverelli. Uno dei mezzosoprani più acclamati della sua generazione, ha calcato i palcoscenici dei maggiori teatri del mondo, collaborando con direttori d’orchestra del calibro di Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Antonio Pappano, Daniele Gatti.

Ha iniziato la carriera come preziosa interprete del repertorio barocco, accanto ai più importanti direttori specialisti, è stata in seguito artista di riferimento per i maggiori ruoli Rossiniani quali Rosina, Angelina, Isabella Isolier, Elena, e Mozartiani tra cui Dorabella, Annio, Sesto, Cherubino, Zerlina, Idamante.

Nel repertorio belcantistico si ricordano i suoi successi come Sara (Roberto Devereux), Seymour (Anna Bolena), Elisabetta (Maria Stuarda), Maffio Orsini (Lucrezia Borgia), Rodrigo (Pia de’ Tolomei), Adalgisa (Norma), Romeo (Capuleti e Montecchi), Isoletta (La Straniera), Tebaldo (Tebaldo e Isolina) nel repertorio francese è stata protagonista nella Carmen, Charlotte (Werther), e Dulcinée (Don Quichotte).

Attiva anche in campo Sinfonico si ricordano la Petite Messe Solennelle e Stabat Mater di Rossini, Stabat Mater di Pergolesi, Nisi Dominus, Gloria e Juditha Triumphans di Vivaldi, la Messa in si minore di Bach, la Messa in Do minore KV 427 di Mozart, Stabat Mater di Boccherini, Folksongs di Berio, L’Enfance du Christ e Les Nuits d’Eté di Berlioz, Rhapsodie Op.53 di Brahms e i Wesendonk Lieder di Wagner. Vanta una importante e vasta discografia.

Tra i suoi ultimi successi ricordiamo L’italiana in Algeri al Teatro la Fenice di Venezia e La Cenerentola di Rossini al Teatro Massimo Bellini di Catania.

Giuseppe Varano. Dà inizio alla sua formazione vocale all’età di sedici anni; è apprezzato a livello internazionale quale raffinato interprete principalmente delle opere verdiane e pucciniane, che ha eseguito in alcuni tra i maggiori teatri e festival italiani e internazionali, tra cui La Fenice di Venezia, Deutsche Oper am Rhein, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Bellini di Catania, New York City Opera, Opera Colorado, Oper Köln e Savonlinna Opera Festival.

Dopo aver conseguito il diploma in canto, ha frequentato in Corso di Alto Perfezionamento Vocale al Teatro Lirico Sperimentale, con artisti come Maria Agresta e Andrea Carè, e ha studiato con Alain Billard e Beppe De Tomasi all’Accademia Voci Verdiane di Busseto.

Ha collaborato con direttori d’orchestra e registi di caratura mondiale tra cui Claudio Abbado, Daniele Callegari, Peter Konwitschny, Pier Giorgio Morandi, Renato Palumbo, Pietro Rizzo, Juraj Valcuha, Massimo Zanetti e Franco Zeffirelli.

Daniele Caputo. Finalista e vincitore di numerosi concorsi internazionali, ha debuttato il ruolo di Conte in Le nozze di Figaro di Mozart a Bad-Ems.

Ha interpretato i ruoli PPPJ e Jesus all’Auditorium Laverdi, Teatro alla Scala e Duomo di Milano. Nel 2015 ha debuttato al Piccolo Teatro Strehler con …e tu, Mimì che vuoi?; nell’opera Una di vino, commedia di Luis Bacalov (premio Oscar per Il postino); Misa Tango e nel Salmo 23 composti e diretti da Luis Bacalov.

Haly in Italiana in Algeri al festival di Wildbad.

È Masetto in Don Giovanni al Comunale di Sassari. 2016 è Figaro in Barbiere di Siviglia al Teatro Venarìa.

E’ Figaro in Le nozze di Figaro al Teatro Olimpico di Vicenza; solista nel Requiem di Fauré nella chiesa di S.Maria delle Grazie a Milano.

2017 è Figaro in Barbiere di Siviglia nell’Auditorium di Rimini; Sharpless in Madame Butterfly al Teatro di Mede. Nel giugno 2017 è Mill in La cambiale di Matrimonio al Teatro Olimpico di Vicenza. Sempre nel Luglio 2017 debutta il ruolo solistico nella Nona sinfonia di Beethoven diretta dal M°Flor l’Auditorium Cariplo a Milano. Nell’Agosto 2017 è Figaro ne “Il barbiere di Siviglia” di G.Rossini al Festival di mezza estate di Tagliacozzo con la regia di Alberto Paloscia e la direzione del M° Savic e nel Maggio 2018 è Figaro nel Festival dell’Azerbaigian nel Teatro Nazionale di Baku.

A Giugno 2018 è Tarabotto nell’Inganno Felice di Rossini presso il Teatro Olimpico di Vicenza. A Luglio 2018 è come Schaunard nella Boheme al Festival Pucciniano di Torre del Lago (A. Signorini / diretto da A. Veronesi); come Yamadori nella Butterfly sempre nello stesso festival pucciniano.

A Gennaio 2019 è Escamillo nella Carmen di Bizet per la prima opera completa di inaugurazione del Teatro Amintore Galli di Rimini.

Ad agosto 2019 viene premiato come miglior giovane talento, col premio “Michelangelo Cupisti”.

Gennaio 2020 è Schaunard nell’apertura del Teatro di Podgoriza in Montenegro.

Coro del Friuli Venezia Giulia. È nato nel 2001 e da allora ha effettuato oltre quattrocento concerti tra prime assolute e concerti tenuti in tutta Italia ed Europa. Caratterizzato dalla gestione modulare del suo organico, il complesso può trasformarsi dal piccolo ensemble atto a interpretare meglio il repertorio rinascimentale e barocco fino ad arrivare al grande coro sinfonico.

Collabora con rinomati interpreti della musica antica, classica, contemporanea, jazz, pop e numerose orchestre europee: la Capella Savaria in Ungheria, i Solamente Naturali di Bratislava, la Venice Baroque Orchestra e l’Orchestra San Marco per la musica antica, l’Orchestra della Radio Televisione Serba, l’Orchestra della Radio Televisione e la Filarmonica di Ljubljana (Slovenia), la Junge Philharmonie Wien, l’Orchestra Toscanini di Parma, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e molte altre per il repertorio sinfonico.

Oltre ad una ragguardevole attività in Friuli Venezia Giulia, è stato ospite dei più prestigiosi Festival e delle Stagioni concertistiche, tra cui spicca il Festival Monteverdi di Cremona, Società del Quartetto e Pomeriggi Musicali di Milano, Emilia Romagna Festival, Musikverein di Klagenfurt, Stadttheater di Klagenfurt, Wien Musikwoche, Ljubljana

Festival, Mittelfest, Ravenna Festival, Festival MI.TO, Innsbrucker Festwochen der Alten Musik, Les Concerts Parisien, Matera 2019 eccetera.

È stato diretto da oltre sessanta direttori tra cui spiccano i nomi di Riccardo Muti, Gustav Leonhardt, Ton Koopman, Andrea Marcon, Filippo Maria Bressan, Luis Bacalov, Bruno Aprea, Marco Angius, George Pehlivanian, Uros Lajovic. Significative le collaborazioni per la musica leggera con Andrea Bocelli, Tosca e Simone Cristicchi, i concerti etnici con artisti del calibro di J. Gasparyan, le performance jazz con M.Stockhausen, E. Rava, J.Surman, K. Weehler, J.Taylor, G. Venier, con i quali ha spesso proposto opere in prima assoluta.

I Concerti con Riccardo Muti sono andati più volte in onda su Rai 1 in eurovisione così come i concerti con Gustav Leonhardt sulle reti televisive di Stato Rai2 e Rai3. Nel 2016 ha intrapreso una felice collaborazione con il celebre violoncellista Mario Brunello che sta portando il coro nei più importanti cartelloni e Festival europei.

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