Distinguere, giudicare, scegliere: come «rimanere umani tramite la tecnica». Dalla civiltà delle macchine ai limiti della ricerca, dall’essere umani attraverso la tecnica alla distinzione fra pandemia ed epidemia, passando per Leopardi e Goethe per parlare di robotica e machine learning: questi alcuni dei temi trattati nell’intervista al professor Francesco Varanini, etnografo, critico letterario ed esperto di innovazione, che rispondendo alle domande di Massimiliano Cannata ci introduce al suo nuovo e quanto mai attuale saggio: Le cinque leggi bronzee dell’era digitale (ed. Guerini e associati).
Velocità, immaterialità, interconnessione: sono queste le basi di uno stile di vita che ci viene imposto, di leggi non scritte che portano a «fare qualsiasi cosa alla massima velocità, ad essere sempre connessi alla Rete», come denuncia Varanini.
Forse proprio per questo, oggiAggiungi un appuntamento per oggi più che mai, siamo tutti chiamati a distinguere, giudicare e scegliere in prima persona.
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Clima, Occidente addio: economie e stili di vita, occorre una rivoluzione copernicana. Rispettare l’Accordo di Parigi del 2015 per il contenimento dei cambiamenti climatici, riuscendo a sostituire completamente l’impiego di energie non rinnovabili – sulle quali si basa l’intera struttura economica e produttiva della civiltà attuale – con fonti di energia rinnovabile, assume oggiAggiungi un appuntamento per oggi un’importanza cruciale per la nostra sopravvivenza.
Tuttavia questo processo appare più difficile e complesso di quanto ipotizzato. Sembra quasi che il petrolio e gli altri combustibili fossili abbiano creato, nell’uomo occidentale, l’illusione di poter continuare a vivere e godere per sempre di un benessere al di sopra dei propri mezzi; facendo passare in secondo piano le, potenzialmente devastanti, conseguenze causate dall’inevitabile esaurimento di queste risorse.
L’approfondimento di Marco Ascione.
Dall’agricoltura di precisione all’agricoltura 4.0: le tecnologie disponibili. Secondo la FAO l’agricoltura mondiale nel 2050 dovrà̀ essere in grado di produrre il 60% in più rispetto al 2010.
In questo senso si è sviluppata l’agricoltura di precisione (Adp) come gestione aziendale (agricola, forestale e zootecnica) basata sull’osservazione, la misura e la risposta dell’insieme di variabili che intervengono nell’ordinamento produttivo. Questo al fine di individuare un sistema di supporto decisionale capace di ottimizzare i rendimenti dell’intera gestione aziendale, nell’ottica di una sostenibilità̀ climatica ed ambientale, economica, produttiva e sociale.
A integrare le tecnologie utilizzate dall’Agricoltura di precisione hanno concorso negli ultimi anni big data e Internet of Things favorendo il passaggio ad un’agricoltura 4.0. Diverse sono inoltre le tecnologie applicate al settore «agrifood» per migliorare i processi produttivi rendendoli anche sostenibili e sicuri, come le blockchain e i digital twins.
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Quel tè amaro alle cinque della sera. Alle cinque (o giù di lì) di ogni sera, e di questi tempi, arriva sugli schermi delle televisioni e dei telefonini, il bollettino dei contagi da coronavirus.
Qui da noi un gran numero di infettati è asintomatico, con poche linee di febbre, che però rappresentano numeri, numeri che preoccupano.
Paradossalmente, la cosa non ci dovrebbe spaventare più di quanto non lo siamo già. In Primissimo Piano di Emilio Albertario.