VATICANO, finanze. Il pontefice accoglie gli ispettori di Moneyval: «Ai mercanti del tempio sia impedito di speculare sull’umanità»

Il comitato di esperti in finanza e riciclaggio di denaro inviati oltre Tevere dal Consiglio d’Europa, ispezioneranno il Vaticano fino al 13 ottobre. Nell’occasione Bergoglio ha duramente criticato il «dogma neoliberista» e «la strage causata dalla speculazione finanziaria»

Gli esperti di Moneyval vigilano su presidi che sono a tutela «di una finanza pulita, nell’ambito della quale ai mercanti è impedito di speculare in quel sacro tempio che è l’umanità, secondo il disegno d’amore del creatore».

Con queste parole il papa ha commentato il suo incontro di ieri con gli esperti del Comitato del Consiglio d’Europa in Vaticano

Bergoglio ha dunque inteso sottolineare «l’impegno della Santa Sede per la trasparenza finanziaria».

Quello pronunciato ieri dal pontefice viene considerato un discorso denso di riferimenti evangelici e alla dottrina sociale, tuttavia anche irrituale, poiché – si afferma in alcuni ambienti di oltre Tevere – gli esperti di Moneyval «lavorano su situazioni tecniche e non hanno mai incontri con i capi di Stato o di governi dei Paesi che visitano».

Gli esperti europei di finanze e riciclaggio di denaro hanno comunque potuto incontrare importanti esponenti del clero, a cominciare dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, che indirizzò loro un discorso il 30 settembre scorso in occasione dell’inizio della loro visita, ribadendo l’impegno per la trasparenza della Santa Sede.

Ieri è toccato al papa, che ha messo in luce le ragioni morali che spingono la Santa Sede ad aderire ai principi della trasparenza finanziaria.

Al termine del suo discorso, Bergoglio ha sottolineato «il lavoro dell’ordinamento vaticano per adeguarsi agli standard internazionali di trasparenza finanziaria e per contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo».

Tra questi, il motu proprio dell’1 giugno, che ha promulgato il codice degli appalti, ma anche la decisione emessa il 19 agosto dal Governatorato dello Stato di Città del Vaticano di sottoporre «le Organizzazioni di volontariato e le Persone Giuridiche dello Stato della Città del Vaticano all’obbligo di segnalazione di attività sospette all’Autorità di Informazione Finanziaria».

Per il papa il lavoro degli esperti di Moneyval «è strettamente connesso con la tutela della vita, con la pacifica convivenza del genere umano sulla terra e con una finanza che non opprima i più deboli e i bisognosi».

Francesco ha inoltre rimarcato come sia importante ripensare al rapporto con il denaro, «che ha volte predomina sull’uomo, tanto che pur di accumulare ricchezza, non si bada alla sua provenienza, alle attività più o meno lecite che l’abbiano originata e alle logiche di sfruttamento che possono soggiacervi».

In questo modo, ha proseguito Francesco, «accade che in alcuni ambiti si tocchino soldi e ci si sporchi le mani di sangue, del sangue dei fratelli. O, ancora, può succedere che risorse finanziarie vengano destinante a seminare il terrore, per affermare l’egemonia del più forte, del più prepotente, di chi senza scrupoli sacrifica la vita del fratello per affermare il proprio potere».

Papa Francesco riprende, come ha fatto nella recente enciclica “Fratelli Tutti”, la proposta di Paolo VI di un fondo mondiale per i più diseredati da finanziare con il denaro impiegato nelle spese militari, chiede che «piuttosto di investire sulla paura, sulla minaccia nucleare, chimica o biologica, le risorse si destinino per eliminare la fame e per lo sviluppo dei Paesi più poveri».

Papa Francesco ripercorre anche le critiche del magistero dei papi a quello che definisce «dogma neoliberista», ricordando che Pio XI nella Quadragesimo Anno mise in luce come, secondo queste teorie, «ordine economico e l’ordine morale sarebbero così disparati ed estranei l’uno all’altro, che il primo in nessun modo dipenderebbe dal secondo».

Egli ha concluso affermando che: «Oggi l’economia «senza volto e senza uno scopo veramente umano si può comparare all’adorazione dell’antico vitello d’oro», denunciando infine «la strage causata dalla speculazione finanziaria».

Gli esperti di Moneyval resteranno in Vaticano fino al 13 ottobre. Il round di valutazioni, il quinto per la Santa Sede, porterà ad un quarto rapporto valutativo.

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