CORONAVIRUS, Italia. Stretta anti-Covid: verrà prorogato fino al 31 gennaio 2021 lo stato di emergenza

Le misure in approvazione da parte dell’esecutivo per contenere la diffusione dei contagi nella critica fase autunnale e invernale. La decisione verrà assunta dal Consiglio dei ministri: i dispositivi di sicurezza andranno indossati sempre, anche nei luoghi chiusi ma non nelle proprie abitazioni, inoltre, verranno imposte delle limitazioni alle Regioni

Dunque, mascherine e altri dispositivi di sicurezza individuali (dsi) anche all’aperto e nei luoghi di lavoro, lo ha stabilito il Governo attraverso la decisione assunta dal Consiglio dei ministri, che ne ha limitato l’uso nelle abitazioni personali e nel caso di contatti con i propri congiunti.

Allo specifico riguardo, la decisione dell’esecutivo ha stabilito anche che le Regioni non potranno deliberare in materia in un senso meno restrittivo da quanto indicato da Palazzo Chigi.

Nuove misure di contrasto della diffusione del Covid-19. Come accennato nell’introduzione, il «Decreto Covid» del Governo stabilisce l’obbligo di indossare la mascherina protettiva all’aperto, inoltre, test mediante tampone per le persone che entrano in territorio italiano dagli otto Paesi europei considerati a rischio elevato contagio, rafforzamento e proroga dell’app “Immuni”, questa la cornice normativa del provvedimento, che verrà definita nel particolare attraverso un Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) di prossima emanazione.

Dalla bozza del documento resa nota oggi, che prorogherà lo stato di emergenza nazionale fino al 31 gennaio 2021, si evincono alcune novità, come le multe per chi violerà  le disposizioni sui dpi.

Le mascherine protettive andranno indossate anche all’aperto nei casi in cui ci si troverà in prossimità di persone che non siano proprie conviventi, fatti salvi i protocolli anti-contagio concernenti particolari attività economiche e produttive, nonché le linee guida in materia di consumo di cibi e bevande.

Dai divieti vengono esclusi i bambini di età al di sotto dei sei anni, chi pratica sport e le persone che presentino patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

Obblighi di test. Permangono in ogni caso in vigore le regole stabilite all’inizio della pandemia, cioè il distanziamento fisico di almeno un metro, il divieto di assembramento, il rispetto dell’igiene (a cominciare dal frequente lavaggio delle mani) e la permanenza nella propria abitazione qualora si verifichi una temperatura corporea di oltre 37,5 gradi (febbre).

L’obbligatoria sottoposizione al test del tampone è poi prevista per le persone che giungeranno in territorio italiano dal Regno Unito, Olanda e Belgio. A oggi, l’obbligo del test molecolare (o anti-genico) è quindi previsto per i viaggiatori in arrivo da Croazia, Grecia, Malta, Spagna, oltreché dalla città di Parigi e da altre sette regioni francesi.

App «Immuni», «smart working» e sanzioni. La piattaforma unica nazionale «Immuni» per l’allerta dei soggetti venuti in contatto con persone positive al Covid-19 potrà restare operativa fino al 31 dicembre 2021, termine dopo il quale tutti i dati personali dovranno venire cancellati dai data base oppure essere resi definitivamente anonimi..

Immuni potrà anche interfacciarsi con altre piattaforme europee, consentendo un tracciamento anche all’estero per chi viaggia all’interno del Vecchio continente.

Con la proroga dello stato di emergenza permane inoltre l’incentivo allo smart working per tutti quei lavori dove sia possibile applicarlo. Resta in vigore l’obbligo del rispetto dei protocolli di sicurezza relativi alla riapertura dei luoghi di lavoro, come ristoranti e altri locali pubblici, mentre per cinema e altri locali pubblici il limite sarà sempre di duecento persone per gli spettacoli al chiuso e mille per quelli all’aperto.

L’ammontare delle sanzioni per chi non rispetteranno le norme anti-contagio spazieranno dai quattrocento ai mille euro, questo mentre nella prima fase di blocco delle attività (lockdown) l’ammontare massimo era di tremila euro, sanzioni successivamente ridotte nel maggio scorso.

A chi, invece, ha contratto il coronavirus ma non rispetta gli obblighi imposti dalla legge a questa categoria di persone potrà venire irrogata una sanzione di natura penale che prevede l’arresto da tre a diciotto mesi, oltreché il pagamento di un’ammenda da cinquecento a cinquemila euro.

Limitazioni alle Regioni. Sulla base delle nuove disposizioni emanate mediante il nuovo decreto anti-Covid le Regioni potranno intervenire esclusivamente con normazioni proprie che siano più restrittive di quelle determinate dai Dpcm, potranno dunque adottarne di ampliative e, comunque, meno stringenti soltanto nei casi i Dpcm lo prevedano specificamente e previo parere conforme rilasciato dal Comitato tecnico-scientifico, tuttavia dovranno contestualmente informare il Ministero della Salute.

La situazione all’estero. Negli Usa i contagi da Sars Covid-19 hanno superato la cifra di 7,5 milioni e mentre i decessi accertati sono più di 210.000, mentre, per quanto riguarda il presidente Donald Trump, intervenendo pubblicamente, l’immunologo Anthony Fauci ha affermato che «il focolaio alla Casa Bianca si sarebbe potuto prevenire». A Bruxelles, in Belgio, caffè e bar chiuderanno per un mese.

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