Franco Toro, l’uomo più bello del mondo (frase da intendersi come ironica), è la storia di un callboy, quindi di un uomo che di professione fa il prostituto.
Al contrario di quanto si possa credere, conoscendo l’argomento, qui non viene raccontata una storia erotica o di sesso, bensì, in modo silenzioso e sottinteso, la storia di due giovani, Franco ed Esse, che da soli si trovano alle prime armi con le domande e le incertezze dell’amore.
Giovani e amore. E, sul fronte opposto, quello principale dove si svolge la trama del romanzo, pure la storia di un giovane, Franco.
Cosciente dei propri errori e degli sbagli commessi, senza trovare la forza, o la voglia, di correggerli, vivendo in una città satura di distrazioni dove, proprio grazie a questi errori, piovono soldi e successo.
Fedele allo stile della sua prima opera, questa racconta una storia esistenziale con un linguaggio fresco e giovanile, un ritmo veloce. A tratti pure tragica portando a riflettere su temi d’attualità sociale, come il narcisismo, la mediatizzazione eccessiva e l’egocentrismo di una gioventù dal futuro, purtroppo, più incerto che mai. Egocentrismo impiegato come scudo di fronte alle pretese di una società tritacarne, in cui l’individuo è morto proprio perché tanto celebrato (o ricercato). Senza cascare nel volgare come la storia di un escort potrebbe fare, trova invece spazio il romanticismo, realista e a tratti naïve, mai rosa bensì raccontato con la poesia di due giovani, Franco ed Esse, e con la profondità di amicizie nate non per caso.
Una storia esistenziale. «Uscito dal nulla e avendo, come architetto paesaggista, poco da fare con il mondo della letteratura, sempre solo visto dalla parte di chi consuma, poter sbarcare con il secondo romanzo – da molti definito il più difficile – per una casa editrice storica come Castelvecchi editore, è un grande onore – spiega Dario Neron – Sento di aver raggiunto, se non un traguardo, almeno un arrivo importante. Non scorderò mai chi in questo mondo mi ha “buttato”, chi per primo ha voluto darmi una voce. Tuttora sono molto grato per la vittoria del Premio Inedito, che riconosco essere stata cruciale per l’inizio della mia carriera letteraria. Franco Toro, il self-made monster per eccellenza, è nato, nel 2020, sotto una stella meno fortunata. Ma forse, una stella nera, è quanto sta bene alle attitudini di un badboy».
L’autore. Dario Neron nasce a Locarno a 11 giorni dalla fine del 1987. Figlio dei postumi della catastrofe di Chernobyl, un manovale della scrittura moderna a partire dal 2016, vincitore di premi letterari e altri cesti di frutta, con Castelvecchi editore alle spalle del suo ultimo romanzo “Franco Toro” si prepara a conquistare l’Italia dei bar, degli ombrelloni permeabili e delle pizzerie con orario di chiusura 2AM. Raggiungibile negli orari d’ufficio.
2016: Premio Inedito, primo posto sezione narrativa;
2017: Pubblicazione, Doctor reset, il camaleonte edizioni, Torino;
2018: Premio nazionale di poesia e narrativa Alda Merini, terzo posto sezione narrativa;
2018: Contropremio Carver, primo posto sezione narrativa;
2020: Pubblicazione, Franco Toro, Castelvecchi editore, Roma.
Titolo: Franco Toro
autore: Dario Neron
genere: narrativa
editore: Castelvecchi
collana: Tasti
anno di pubblicazione: Luglio 2020
pagine: 216
formato: brossura
codice ISBN: 8832829010