MEDIA, stampa. Giornalismo, la scomparsa di Peppino Caldarola

Due anni annunciò la sua decisione di non scrivere più di politica perché “oggi è fatta da energumeni. Bisogna usare il loro stesso metodo.

È scomparso all’età di 74 anni dopo una breve malattia, Peppino Caldarola. Giornalista e parlamentare nato a Bari il 9 aprile 1946, esponente della Sinistra per Israele. Fu redattore della casa editrice Laterza, direttore dell’Unità dal 1996 al 1998 e dal 1999 al 2000, quindi vice direttore del settimanale Rinascita (organo voluto da Togliatti) e direttore del mensile “Il Contemporaneo”. Fondò e diresse  Italiaradio, nella sua lunghissima carriera fondata sull’amore per la scrittura, è stato anche tra i primi collaboratori de “La Notizia”.

Il suo ultimo impegno giornalistico fu con la “Civiltà delle macchine”, rivista edita dalla Fondazione Leonardo, che dirigeva dal 2019. Di fianco alla passione per il giornalismo, Caldarola ha sempre accompagnato quella per la politica militante tanto da diventare dirigente del Pci a Bari e dopo, in una carriera in continua ascesa, deputato prima dei Ds e dopo dell’Ulivo.

Due anni annunciò la sua decisione di non scrivere più di politica perché “oggi è fatta da energumeni. Bisogna usare il loro stesso metodo.

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