CRIMINALITÀ, traffici e commerci illeciti. Carburanti: la Guardia di Finanza smantella organizzazione ramificata in Italia e all’estero

Oltre 3.600 tonnellate di prodotti petroliferi e quasi tre milioni di euro di imposte evase, dieci le persone raggiunte da ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposti sequestri di diciassette autoarticolati utilizzati per l’illecito trasporto di carburanti

Oltre 3.600 tonnellate di prodotti petroliferi e quasi tre milioni di euro di imposte evase, queste le cifre emerse a conclusione dell’operazione della Guardia di Finanza di Bergamo che ha condotto allo smantellamento di un’organizzazione criminale che aveva la sua base operativa nella città lombarda e ramificazioni in Germania e Polonia.
Dieci le persone raggiunte da ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposti sequestri di diciassette autoarticolati utilizzati per l’illecito trasporto di carburanti, nonché sequestrati beni per un ammontare equivalente alle imposte sulla produzione e sui consumi e dalle accise evase, gravanti sul prodotto illecitamente commercializzato.
I militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria, attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, servizi di osservazione, pedinamenti, acquisizione di testimonianze, indagini finanziarie e l’approfondimento di segnalazioni per operazioni finanziarie sospette, sono venuti a capo dell’organizzazione criminale costituita da ventuno persone, dedita alla gestione del commercio «in nero» di rilevanti quantitativi di prodotti petroliferi introdotti di contrabbando in Italia.
I prodotti venivano acquistati in alcune raffinerie polacche a opera di alcuni sodali locali, che successivamente lo inviavano in Germania, presso un deposito nella loro disponibilità. Dalla Baviera, dopo aver attraversata l’Austria e il valico del Brennero, il carico giungeva infine in Italia.
Esso veniva stivato all’interno di cisterne di PVC della capienza di mille litri trasportate a bordo di tir telonati. All’arrivo, presso un capannone situato in provincia di Milano, i prodotti venivano quindi travasati in autocisterne al fine della successiva consegna ai clienti finali, principalmente nell’Italia meridionale.
Per a clientela del Settentrione, invece, i prodotti venivano consegnati direttamente senza venire stoccato nel deposito milanese.
Talvolta il trasporto avveniva anche su rotaia, mediante il ricorso a cisterne della capienza di 30.000 litri, che all’arrivo presso l’interporto di Melzo venivano prelevate da automezzi in uso all’organizzazione per la successiva consegna.
In tutti i casi, i prodotti petroliferi viaggiavano scortati da documenti che ne descrivevano una diversa natura (principalmente detersivi e collanti) o addirittura senza alcun documento di trasporto.
Per ridurre il rischio di eventuali controlli, le fasi di arrivo e consegna erano pressoché concomitanti e il pagamento delle transazioni in contanti o mediante bonifici su conti esteri.
Sulla scorta delle risultanze tecniche e investigative, l’associazione criminale oggetto d’indagine ha introdotto nel Paese complessivamente 4.280.000 litri (corrispondenti a circa 3.600 tonnellate) di prodotti petroliferi di contrabbando.
A finire in carcere a Bergamo un cinquantaquattrenne residente a Carobbio degli Angeli (BG), ritenuto il capo e promotore dell’organizzazione, un cinquantasettenne di Gorlago (BG), un cinquantunenne di Trezzano sul Naviglio (MI) con precedenti per ricettazione, truffa, associazione a delinquere per clonazione di carte di credito, un sessantaduenne di Meda (MB) già indagato per bancarotta, frode fiscale, truffa, riciclaggio e falso in bilancio e un trentaquattrenne di Albairate (MI). Tra le persone destinatarie del provvedimento di arresto anche cinque persone di nazionalità polacca, per i quali è stata intrapresa la procedura di rintraccio.
Nel corso delle indagini, nonostante gli uomini delle Fiamme gialle abbiano intercettato diversi carichi, l’organizzazione di contrabbandieri ha cercato di volta in volta di rimodulare il suo modus operandi allo scopo di non interrompere i traffici. Tra i principali acquirenti figurano imprese operanti nel settore dei trasporti, aziende agricole, società dedite alla commercializzazione di prodotti petroliferi e distributori stradali.
Su autorizzazione dell’Autorità giudiziaria, oltre 195.000 litri di carburante sottoposto a sequestro sono stati destinati ai Vigili del Fuoco di Bergamo, Milano e Lecco, che li utilizzeranno per rifornire i mezzi di soccorso in servizio.
Durante le perquisizioni sono stati apposti i sigilli a diciassette automezzi impiegati per il trasporto dei prodotti petroliferi di contrabbando.

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