LAVORO, salario minimo universale. A Doha ci sono arrivati

In Qatar ne è stata annunciata l’introduzione, assieme all’abolizione del requisito del NOC (No Objection Certificate, Certificato di non obiezione), nulla osta in precedenza necessario quando si intendeva cambiare lavoro

a cura dell’Ambasciata del Qatar a Roma – Questa settimana, il governo dello Stato del Qatar ha annunciato l’introduzione del salario minimo universale e ha abolito il requisito del N.O.C. (No Objection Certificate, Certificato di Non Obiezione) “nulla osta” quando si intende cambiare lavoro per tutti i dipendenti in tutti i settori, compresi i lavoratori domestici, dopo aver abolito mesi fa il requisito del permesso di lasciare il Paese.

Tutto ciò segna l’inizio di una nuova era per il mercato del lavoro in Qatar, e attraverso questi due link elettronici è possibile accedere ai dati emessi dal governo dello Stato del Qatar e dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).

Queste riforme sono state introdotte avendo sullo sfondo gli attuali preparativi dello Stato del Qatar per ospitare i campionati mondiali di calcio del 2022, evento che rappresenta un momento importante e una pietra miliare nella Qatar National Vision 2030.

La Coppa del Mondo mira a creare un’eredità positiva e duratura anche attraverso gli sforzi del Qatar per trasformare l’economia, accelerare le riforme e stimolare l’ispirazione per milioni di persone nella nostra travagliata regione.

Salario minimo. Il governo ha fissato il salario minimo per tutti i lavoratori del settore privato, compreso il lavoro domestico a 1.000 riyal qatarini al mese come salario base, oltre ad altri 500 riyal qatarini al mese che il datore di lavoro stanzia per le spese di alloggio e 300 riyal qatarini al mese per il vitto che vengono dati al lavoratore a meno che il datore di lavoro non fornisca vitto e alloggio adeguati per il dipendente o il collaboratore domestico.

Pertanto, questo salario minimo sarà uno dei più alti tra quelli previsti attualmente nel mondo in via di sviluppo, poiché supererà di gran lunga i salari minimi medi presenti nei Paesi di origine di quasi tutti i lavoratori migranti nello Stato del Qatar, ed è anche il primo salario minimo del suo genere in Medio Oriente e fornirà un reddito aggiuntivo a migliaia di lavoratori e alle loro famiglie all’estero in un momento cruciale per le famiglie di tutto il mondo.

Con questo cambiamento, prevediamo che ogni anno vengano trasferiti all’estero molti miliardi in più in valute locali o vengano reinvestiti anche nell’economia del Qatar.

La nuova legge entrerà in vigore sei mesi dopo la sua pubblicazione sulla gazzetta ufficiale dell’Emirato e, nel frattempo, il governo sta lavorando con le aziende locali per aggiornare i sistemi salariali e garantire che tutti i contratti di lavoro siano in linea con la nuova normativa.

Questo salario minimo è stato deciso dopo intense consultazioni con un Comitato nazionale specializzato e dopo consultazioni con l’Organizzazione Internazionale del lavoro, governi esteri, organizzazioni non governative, società locali e comitati del lavoro.

Il Comitato per il salario minimo, recentemente costituito, sarà responsabile della revisione del salario minimo e degli eventuali adeguamenti necessari.

Annullamento dei certificati di non obiezione “nulla osta”. Il governo ha anche modificato le disposizioni della legge sul lavoro relative alla mobilità dei lavoratori: le nuove normative consentono ai dipendenti in Qatar di spostarsi da un lavoro all’altro dopo un breve periodo di preavviso, eliminando così il requisito del certificato di “nulla osta” per tutti i lavoratori del settore privato.

Questa modifica incoraggerà la concorrenza nel mercato del lavoro e motiverà i datori di lavoro a rispettare e tutelare i propri dipendenti. Per quanto riguarda l’occupazione, ciò interromperà i rapporti contrattuali a lungo termine con il datore di lavoro, correggerà gli squilibri di potere e aumenterà la soddisfazione sul lavoro.

Conformità. Il governo si aspetta che alcune aziende cercheranno di aggirare questi cambiamenti, come hanno fatto in passato, motivo per cui il governo sta lavorando per rafforzare le misure di controllo sull’applicazione e sulla conformità.

Il Ministero dello Sviluppo Amministrativo, del Lavoro e degli Affari Sociali (ADLSA) si sta attualmente coordinando con altri ministeri governativi per migliorare il sistema di protezione salariale, migliorare le capacità degli ispettori e applicare sanzioni più severe per le aziende che violano la legge.

L’impegno dello Stato del Qatar. Pertanto, lo Stato del Qatar sta definendo nuovi standard nella regione, mantenendo le sue promesse e intraprendendo riforme che mirano a sostenere la creazione di un vivace mercato del lavoro per le generazioni future. In attesa dell’avvio dei mondiali di calcio del 2022 tra meno di due anni, continueremo a lavorare con partner internazionali come l’Organizzazione Internazionale del Lavoro e, per molti anni avvenire, per apportare ulteriori miglioramenti e garantire che i diritti e il benessere di tutti i lavoratori nel nostro Paese siano protetti.

La riforma del lavoro è fondamentale per lo sviluppo a lungo termine del nostro Paese e l’annuncio di questa settimana sostiene gli obiettivi economici della Qatar National Vision 2030 relativi alla transizione verso un’economia diversificata basata sulla conoscenza e dimostra l’impegno del Qatar a creare un mercato di lavoro dinamico e vivace che aumenterà la concorrenza e attrarrà i talenti, gli investimenti e la crescita economica.

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