La messa in scena del capolavoro dei Genesis così come avrebbe voluto Peter Gabriel. Grazie a una nuovissima tecnologia, uno schermo 3D di dodici metri per sei avvolgerà lo spettatore facendolo così entrare nel mondo di Rael.
Si tratta del capolavoro del leader che precedette Phil Collins alla guida del gruppo, l’opera faticosa e immaginifica che costò a Gabriel il primo sofferto divorzio dai Genesis.
Egli, che era già ispirato da una visione avanguardistica del futuro della musica – come poi dimostrarono i suoi innovativi videoclip realizzati in seguito nel corso degli anni Ottanta – non intese infatti recedere minimamente dal suo progetto creativo che prevedeva una presenza allora quasi multi-mediale dei musicisti-attori sul palco.
Ma, probabilmente, il genio di Peter Gabriel era ancora eccessivamente in anticipo sui tempi e, conseguentemente, come spesso accade in questi casi, non venne pienamente compreso neppure dei suoi stessi compagni della band.
Un progetto la cui realizzazione gli venne resa inoltre difficile dalla inadeguatezza delle tecnologie allora disponibili, non in grado di consentirgli una piena applicazione della sua visione geniale dello spettacolo musicale.
Ma oggi è diverso e all’Auditorium Parco della Musica la sera del prossimo 24 agosto una super band formata dai Revelation e dagli Squonk, impreziosita ancor più da camei di grandi artisti, con la potenza delle due batterie, trascinerà il pubblico in un Lamb moderno e tecnologico.
Una grande festa per gli amanti della band inglese che sarà anche l’occasione per comprendere finalmente il significato di questa opera così amata e al tempo stesso così enigmatica e anche sofferta.
Un modo per poterne ricoprire la sua grande modernità e attualità.
Open Fiber presenta: The lamb lies down on Brodway 2.0
Lunedì 24 agosto 2020 alle ore 21:00, Cavea Auditorium Parco della Musica di Roma
RSVP, prezzo partecipazione all’evento 30 euro