DIFESA, F-35 STOVL. Pantelleria, esercitazione in vista di future proiezione del dispositivo militare

L’F-35B, versione STOVL del nuovo caccia di 5ª generazione, al centro dell’evento esercitativo che ha consentito di testare le capacità di proiezione delle forze espresse dall’Aeronautica militare italiana

L’F-35B, versione STOVL del nuovo caccia di 5ª generazione, al centro dell’evento esercitativo che ha consentito di testare le capacità di proiezione delle forze espresse dall’Aeronautica militare italiana.

Proiettare con brevissimo preavviso un adeguato “pacchetto di forze” completo in tutte le sue componenti abilitanti, in un’area di interesse anche lontana dalla territorio nazionale e in un ambiente semi-permissivo, questo il tema dell’esercitazione “Proof of Concept Expeditionary”, concepita allo scopo di sintetizzare le principali e peculiari capacità di proiezione delle forze in grado di venire espresse.

L’attività – alla quale ha presenziato anche il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale di squadra aerea Alberto Rosso – ha avuto luogo lo scorso giovedì 30 luglio sull’isola di Pantelleria, all’interno del distaccamento aeroportuale dell’Aeronautica militare che da più di ottant’anni costituisce un importante presidio strategico per la Difesa nel cuore del Mediterraneo.

Uno scenario individuato proprio al fine di ricreare quelle condizioni di distanza dalle basi aeree stanziali e di ridotto supporto logistico, inclusa la presenza di una pista di decollo e atterraggio dalle dimensioni limitate dove i caccia convenzionali non possono operare, tipiche di quelle che in gergo tecnico vengono definite “bare/austere base“.

In particolare, un F-35B, versione a decollo corto e atterraggio verticale (STOVL – Short Take-Off and Vertical Landing) del nuovo caccia di V generazione, recentemente assegnato al 32° Stormo di Amendola (FG) – il principale e più attuale fattore abilitante della predetta capacità expeditionary della Forza armata – dopo aver preventivamente verificato le condizioni di sicurezza necessarie all’atterraggio, ha effettuato un avvicinamento a bassa velocità alla pista di Pantelleria, arrestando in pochissime centinaia di metri la propria corsa di atterraggio.

Il velivolo è stato poi rifornito a terra con una speciale procedura direttamente da un velivolo tanker KC-130J ed è stato armato in tempi strettissimi, per poi ri-decollare per la prosecuzione della missione assegnata. Il tutto si è svolto in una cornice di sicurezza per i velivoli, i mezzi ed il personale coinvolto costantemente assicurata grazie ad un sistema di ricognizione e sorveglianza dall’alto, una struttura di comando e controllo mobile e ad unità specializzate di personale Force Protection.

«L’Aeronautica Militare è una delle poche forze aeree al mondo in grado di avere oggi, concretamente, una piena ed autonoma capacità di proiezione del potere aerospaziale – ha affermato il generale Rosso -, questa è una capacità che non riguarda un singolo velivolo, quale può essere l’F-35B, fattore essenziale ed abilitante in questo contesto ma di cui rappresenta solo un tassello, ma che richiede la reale capacità di integrare tutta una serie di competenze fondamentali che la Forza Armata è in grado di esprimere, operando non solo da casa, dalle nostre basi, dove abbiamo tutta la logistica di supporto necessaria, ma anche lontano dai confini nazionali ed in contesti non permissivi se, dove e quando ritenuto necessario. Si tratta di una capacità importante al servizio del Paese, anche alla luce degli scenari così mutevoli, flessibili ed imprevedibili con i quali siamo chiamati in qualche modo a convivere e confrontarci. Noi, come tutte le forze armate, dobbiamo essere pronti a qualsiasi evenienza. Flessibilità di impiego, dispersione e imprevedibilità, sia in chiave di deterrenza che come capacità operativa vera e propria, sono fattori ritengo essenziali in qualsiasi scenario ipotetico».

Diversi gli assetti logistici coinvolti nell’attività esercitativa, tra i quali in particolare l’Air Landed Aircraft Refuelling Point (ALARP), sistema che permette il prelevamento del combustibile direttamente dai serbatoi del velivolo KC-130J e consente il rifornimento contemporaneo fino a quattro velivoli. L’attività è stata assicurata dal personale specializzato del III Stormo di Villafranca (VE), principale espressione delle capacità logistiche di proiezione di Forza armata.

Il KC-130Jdella 46ª Brigata Aerea di Pisa ha assicurato sia il trasporto di personale, materiali ed armamento, sia la capacità peculiare di rifornimento in volo (AAR Air to Air Refuelling) a favore dell’F-35B impegnato nell’esercitazione.

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