Il festival “La Milanesiana” inaugura la collaborazione con il Museo Madre di Napoli con una mostra in anteprima assoluta dedicata allo sguardo fotografico di Carlo Verdone.
La mostra, curata da Paolo Mereghetti ed Elisabetta Sgarbi, vedrà esposti quarantadue scatti inediti del grande attore e regista romano, che per la prima volta condivide con il pubblico la sua passione per la fotografia.
Un viaggio poetico nelle forme reali e fantastiche. Un racconto a colori del cielo che diventa un viaggio poetico nelle forme reali e fantastiche catturate dall’occhio dell’artista nell’apparente casualità della natura.
«La mia macchina fotografica punta sempre in alto, verso il cielo. Mi stupisce sempre, mi affascina, mi rasserena, mi inquieta. Mi attrae perché non è mai lo stesso. A volte mi sembra l’umore di Dio. Altre volte un’immensa pagina dove trovo scritte dalle nuvole frasi e disegni misteriosi. Ma bisogna far presto, cogliere in un istante il senso prima che tutto si disarticoli e si estingua. Prima che il sole, sprofondando all’orizzonte, spenga la luce sul soffitto divino».
Carlo Verdone punta in cielo la macchina fotografica ed è la sua «preghiera laica», egli ha saputo raccontare le nuvole come immagini di vapori che stanno al di sopra di noi che le guardiamo e nello stesso tempo ci avvolgono come foschie e caligini fino ad arrivare, come veli di nebbia, ai nostri piedi. Ed è come se ci entrassimo dentro alle sue nuvole. La sua è una enciclopedia dello sguardo interiore in continuo divenire.
Museo Madre Napoli. Secondo la Sgarbi si tratta della «prima volta a Napoli de “La Milanesiana”, che avvalora la linea intrapresa dal Madre negli ultimi due anni, quella di un’istituzione sempre più orientata a far dialogare i diversi linguaggi e culture del contemporaneo. Questo appuntamento, originale per tema e protagonisti, si inserisce nella nostra estate dedicata a Gianni Rodari e alla sua grammatica della fantasia. Non a caso, perché oggi un museo, a maggior ragione dopo un’emergenza come il Covid-19, deve sempre più essere aperto, inclusivo, partecipato».
Laura Valente, presidente della Fondazione Donnaregina per le Arti contemporanee della Regione Campania, al riguardo ha sottolineato che: «La mostra verrà inaugurata giovedì 30 luglio alle ore 20:00 con una serata speciale al Museo Madre, all’interno del bellissimo cortile interno, a ingresso gratuito, che vedrà l’incontro tra Carlo Verdone e il critico cinematografico del Corriere della Sera Paolo Mereghetti, unitamente agli interventi della Sgarbi e della Valente».
Nuvole e colori: la mostra. La mostra resterà aperta fino al 1 novembre tutti i giorni escluso il martedì, dalle ore 10:00 alle 19:30 (la domenica fino alle 20:00).
Essa è inclusa nel percorso museale, il biglietto d’ingresso costa quattro euro, mentre il catalogo della mostra contiene i testi di Verdone, Mereghetti, Sgarbi e Valente.
Carlo Verdone: nuvole e colori, a cura di Paolo Mereghetti ed Elisabetta Sgarbi, progetto di allestimento di Luca Volpatti; manifestazione realizzata in collaborazione con Fondazione Donnaregina per le Arti contemporanee; dal 30 luglio al 1 novembre 2020 presso il Museo Madre di Napoli, via Luigi Settembrini 79
Carlo Verdone. Carlo Verdone è attore, regista, sceneggiatore, scrittore, nella sua carriera ha vinto nove premi David di Donatello, otto Nastri d’Argento e tre Globi d’Oro, oltre a numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero, fra cui il Premio Françoise Truffaut, il Premio Bianchi e il Premio Bresson.
Ha firmato due regie liriche, il “Barbiere di Siviglia” al “Teatro dell’Opera” di Roma e La Cenerentola su Rai Uno. Ha scritto “Fatti coatti (o quasi)” con Marco Giusti e “La casa sopra i portici”.
Gli è stato conferito un dottorato in Beni culturali, Ambiente e Territorio dall’Università Roma2 di Tor Vergata e, il 2 giugno 2018, è stato nominato Grande Ufficiale della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella.
È membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, la giuria che assegna gli Oscar.