AMBIENTE, reati ambientali. Fiumicino: cantiere navale adibito a discarica abusiva

Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto sequestrano l’area, due persone denunciate per abbandono incontrollato di rifiuti pericolosi, attività di discarica non controllata e non autorizzata e reati connessi all’immigrazione clandestina

Era stata adibita a discarica abusiva di rifiuti un’area demaniale di 1.500 metri quadrati concessa a una società attiva nella cantieristica navale situata a Fiumicino, in prossimità della darsena, sequestrata dai militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Roma e da quelli in forza alla locale Capitaneria di Porto.

L’area è stata individuata nel corso di un sopralluogo congiunto sul territorio finalizzato alla prevenzione e alla repressione di violazioni in materia di polizia demaniale e ambientale.

Durante la perlustrazione della vicina darsena, all’interno di un cantiere navale è stata rinvenuta la presenza di un’enorme mole di rifiuti speciali altamente inquinanti, tra i quali materiale ferroso, imballaggi, vernici di scarto, pneumatici, carta, vetro, plastica, rifiuti urbani e altri materiali che, con il passare del tempo e l’esposizione agli agenti atmosferici, avrebbe potuto contaminare il suolo e il mare con conseguenti notevoli rischi per l’ambiente.

Il rappresentante legale della società titolare della concessione demaniale, rilasciata dall’Autorità portuale per lo svolgimento dell’attività cantieristica nell’area oggi sottoposta a sequestro, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Civitavecchia e dovrà ora rispondere dei reati di abbandono incontrollato di rifiuti pericolosi e di attività di discarica non controllata e non autorizzata.

Tra i dipendenti della società è stato identificato un cittadino di origine tunisina, già destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Roma, persona successivamente denunciata all’Autorità giudiziaria, unitamente al titolare del cantiere navale, per reati connessi all’immigrazione clandestina.

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