ECONOMIA, «fase tre». La rilevazione settimanale della “task force” per l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo

Credito e liquidità per famiglie e imprese: domande di moratoria sui prestiti a quasi 290 miliardi, oltre 830.000 domande al Fondo di Garanzia per le PMI. Sace concede garanzie per 9 miliardi, 215 le richieste

Si confermano su volumi elevati, oltre 2,6 milioni per un valore di quasi 290 miliardi, le domande di adesione alle moratorie sui prestiti, mentre superano quota 830.000 le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. Attraverso ‘Garanzia Italia’ di Sace sono state concesse garanzie per 9 miliardi di euro, su 215 richieste.

Questi i principali risultati della rilevazione settimanale effettuata dalla task force per l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace[1].

La Banca d’Italia continua a rilevare presso le banche, con cadenza settimanale, dati riguardanti l’attuazione delle misure governative relative ai decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’, le iniziative di categoria e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche alla propria clientela.

Sulla base di dati preliminari, al 3 luglio sono pervenute oltre 2,6 milioni di domande o comunicazioni di moratoria su prestiti, per 289 miliardi. Si può stimare che, in termini di importi, circa il 92% delle domande o comunicazioni relative alle moratorie sia già stato accolto dalle banche, pur con differenze tra le varie misure; il 3% circa è stato sinora rigettato; la parte restante è in corso di esame.

Più in dettaglio, il 45% delle domande provengono da società non finanziarie (a fronte di prestiti per 192 miliardi). Per quanto riguarda le PMI, le richieste ai sensi dell’art. 56 del DL ‘Cura Italia’ (oltre 1,2 milioni) hanno riguardato prestiti e linee di credito per 157 miliardi, mentre le adesioni alla moratoria promossa dall’ABI (49 mila) hanno riguardato 12 miliardi di finanziamenti alle PMI.

Le domande delle famiglie[2] riguardano prestiti per circa 88 miliardi di euro. Si stabilizzano, a circa 177 mila, le domande di sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cd. Fondo Gasparrini), per un importo medio di circa 94 mila euro. Le moratorie dell’ABI e dell’Assofin rivolte alle famiglie hanno raccolto quasi 490 mila adesioni, per circa 22 miliardi di prestiti.

Sulla base della rilevazione settimanale della Banca d’Italia, si stima che le richieste di finanziamento pervenute agli intermediari per l’accesso al Fondo di Garanzia per le PMI abbiano continuato a crescere nella settimana dal 26 giugno al 3 luglio, superando il milione di domande, per un importo di finanziamenti di circa 72 miliardi.

I prestiti erogati sono aumentati in modo ancora più rapido. In particolare, al 3 luglio sono stati erogati circa l’84% delle domande per prestiti interamente garantiti dal Fondo. La percentuale di prestiti erogati risulta in ulteriore crescita rispetto alla fine della settimana precedente, sia in termini di numero di richieste, sia in termini di importi.

Il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC) segnalano che sono complessivamente 838.962 le richieste pervenute dagli intermediari al Fondo di Garanzia dal 17 marzo al 14 luglio 2020 relative alle garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 52,5 miliardi di euro.

In particolare, le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono 834.852, pari ad un importo di circa 52 miliardi di euro. Di queste, 728.279 sono riferite a finanziamenti fino a 30.000 euro, con percentuale di copertura al 100%, per un importo finanziato di circa 14,5 miliardi di euro che, secondo quanto previsto dalla norma, possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore.

Al 14 luglio (data dell’ultima seduta del Consiglio di gestione) sono state accolte 825.165 operazioni, di cui 821.330 ai sensi dei Dl ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’.

Salgono a circa 9 miliardi di euro i volumi complessivi delle garanzie nell’ambito di “Garanzia Italia”, lo strumento di SACE per sostenere le imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19. Di questi, circa 6,7 miliardi di euro riguardano le prime tre operazioni garantite attraverso la procedura ordinaria prevista dal Decreto Liquidità, relativa ai finanziamenti in favore di imprese di grandi dimensioni, con oltre 5000 dipendenti in Italia o con un valore del fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro.

Crescono inoltre a 2,3 miliardi di euro circa i volumi complessivi garantiti in procedura semplificata, a fronte di 212 richieste di Garanzia gestite ed emesse entro 48 ore dalla ricezione attraverso la piattaforma digitale dedicata a cui sono accreditate oltre 250 banche e società di factoring.

[1] Le informazioni riportate sono raccolte nel contesto dei lavori della Task Force per le misure a sostegno della liquidità. La task force opera per mettere i potenziali beneficiari e le banche a conoscenza delle nuove procedure di sostegno alla liquidità e agevolarne l’utilizzo; favorisce il coordinamento e lo scambio di informazioni tra le parti; individua e divulga le soluzioni più appropriate a eventuali problemi applicativi e coordina la raccolta e la diffusione dei dati sugli strumenti previsti dalla normativa.

[2] La categoria “famiglie” qui utilizzata include anche alcune imprese diverse dalle società non finanziarie, come ad esempio le imprese artigiane.

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