CULTURA, cinema. VI edizione del Roma Africa Film Festival alla Casa del Cinema a Villa Borghese

Il 18 luglio serata evento contro il razzismo. Due i docufilm proiettati: “I am not your negro” di Raoul Peck, tratto da un romanzo di James Baldwin, e “Crisis: Behind a Presidential Commitment”, un’opera del 1963 di Robert Drew, recentemente restaurato

Una serata evento contro i razzismi e contro le malattie di società mai così aperte, ma dove allo stesso tempo, mai come adesso, è necessario mostrarsi uniti per andare avanti. Questo il messaggio lanciato quest’anno dal Roma Africa Film Festival (RAFF), che nella sua VI edizione a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia da Covid-19 si terrà in un’unica grande serata presso la Casa del Cinema, a Villa Borghese.

Tutto verrà dunque sintetizzato in un unico significativo evento il 18 luglio: una voce levata contro ogni forma di discriminazione nella giornata simbolicamente dedicata a Nelson Mandela, leader dell’ANC nel corso della rivolta anti-apartheid degli anni Ottanta in Sudafrica.

Allo specifico riguardo, Sello Hatang (CEO della Nelson Mandela Foundation), in un video messaggio che verrà trasmesso nel corso dell’apertura di serata grazie alla collaborazione dell’Ambasciata del Sudafrica in Italia, ha dichiarato che: «Come il mondo si è unito per rispondere alla sfida della pandemia, allo stesso modo occorre che risponda unito a tutte le altre malattie e insidie che attraversano le nostre società».

Un evento riguardo al quale gli organizzatori del Festival hanno deciso di prendere spunto da “I can’t breathe”, lo slogan associato al movimento statunitense Black Lives Matter, e dal tragico episodio della morte di George Floyd, il cittadino afroamericano ucciso dalla polizia a Minneapolis lo scorso 25 maggio. Una morte ingiustificabile, che ha dato il via a proteste e dimostrazioni non soltanto negli Usa.

I promotori del Festival hanno voluto sottolineare che scopo della serata sarà «contribuire attraverso l’apporto di idee e di sensibilità alla soluzione di questioni che vanno oltre l’Africa e il cinema africano, poiché hanno una valenza che investe ciascuno di noi, riguardando l’umanità, le distorsioni sociali, le strade per un mondo diverso e possibile». Un apporto che potrà pervenire, appunto, dalla scelta dei due film che verranno proiettati.

Il primo è “I am not your negro”, docufilm di Raoul Peck tratto da un romanzo di James Baldwin. Candidato ai Premi Oscar nella cinquina come miglior documentario 2017, raccontato interamente con le parole di James Baldwin e la voce di Samuel L. Jackson, “I am not your negro” tocca le vite e gli assassinii di Malcom X, Martin Luther King Jr. e Medgar Evers per fare chiarezza su come l’immagine dei «neri» in America venga oggi costruita e rafforzata.

Il secondo docufilm in programma è “Crisis: Behind a Presidential Commitment”, un’opera del 1963 di Robert Drew, di recente restaurato. La storia vera parte dall’iniziativa dell’allora governatore dell’Alabama, George Wallace, di impedire a due studenti afroamericani, Vivian Malone e James Hood, di accedere alla University of Alabama e dei passi intrapresi dal presidente John F. Kennedy e dal fratello Robert Kennedy in quello che fu un confronto chiave nella battaglia per l’eguaglianza e la fine del segregazionismo negli Stati Uniti.

L’edizione 2020 del RAFF sarà ospitata il 18 luglio alla Casa del Cinema a Villa Borghese. Il RAFF è un progetto di Internationalia, Itale20, Le Réseau, Nina International, che beneficia del sostegno della Roma Lazio Film Commission e aderisce al circuito Spazio Indie della CNA di Roma. I media partner sono il periodico specializzato “Africa e Affari” e “Africa Rivista”.

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