Eurispes, finalmente obbligatoria l’educazione civica nelle scuole: d’accordo sette italiani su dieci. Il presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara esprime soddisfazione per la definitiva introduzione dell’educazione civica come materia scolastica, resa obbligatoria dalla legge 20 agosto 2019 e svolta, fino a ora, in fase sperimentale. Un provvedimento che secondo i dati dell’Eurispes raccoglie il consenso della maggior parte dei cittadini.
Sottolinea Fara: «La materia, per la natura dei suoi contenuti, possiede in realtà un valore interdisciplinare e rappresenta uno degli assi fondamentali della formazione di base. Di fatto, però, nel corso del tempo è diventata una sorta di Cenerentola ed ha subìto negli anni numerose trasformazioni, fino al punto di essere diventata un insegnamento affidato, spesso, unicamente alla buona volontà dei docenti disposti a trasmetterne i contenuti ed il valore. OggiAggiungi un appuntamento per oggi, la consapevolezza della necessità di trasmettere la grande lezione contenuta nella nostra Costituzione alle nuove generazioni, affinché siano preparate ad affrontare responsabilmente la vita civile e democratica del Paese e nello spazio al di là dei confini italiani, si è finalmente riaccesa» (continua a leggere sul sito www.eurispes.it).
Report Osservatorio Tg Eurispes-CoRiS Sapienza: nei Tg l’anticipo di campagna elettorale, la politica occupa quasi un quarto degli spazi. Il dibattito tra le forze politiche su molti fronti (taglio dell’Iva, Recovery fund e riapertura delle scuole) reclama ed ottiene i maggiori spazi nell’informazione di prime time, sia nelle aperture sia nei servizi.
Con l’emergere degli schieramenti per le regionali di settembre, le testate sembrano già “arruolate” in un clima da “campagna elettorale”. Interessante il confronto tra il vice ministro Pierpaolo Sileri e il direttore de “la Repubblica” Maurizio Molinari, interpellati martedì da Tg4 sull’uso dei fondi del Mes. L’analisi è dell’Osservatorio Tg Eurispes-CoRiS Sapienza dal 22 al 26 giugno (continua a leggere sul sito www.eusrispes.it).
Abbassare la soglia di spendibilità del contante davvero favorisce la lotta al riciclaggio? Il contante rappresenta, da sempre, il principale canale di riciclaggio dei proventi di attività illecita e contingentarne l’uso ha dato nel tempo risultati strategici, apprezzabili anche in termini di prevenzione e contrasto al finanziamento del terrorismo internazionale.
Quanto maggiore è stata l’attenzione investigativa verso il contante, tanto più le organizzazioni criminali hanno saputo diversificare la forma di manifestazione di quei proventi, attribuendo valore d’acquisto all’algoritmo di una moneta virtuale o, piuttosto, a un bene contraffatto, magari un’opera d’arte o a prodotti del falso Made in Italy, in un complesso processo di dematerializzazione delle attività criminali. L’approfondimento di Giuseppe Miceli (continua a leggere sul sito www.leurispes.it).
Superare la “democrazia del ricatto”: un piano per la prossima generazione dell’Unione europea. Il piano anticrisi dell’Unione europea rappresenta un passo piccolissimo, ma comunque importante, poiché rompe un tabù e indica una nuova direzione di marcia per l’Europa, con un profondo significato politico.
Un’attesa che durava dal 1991, dal Trattato di Maastricht, che non prevede trasferimenti tra paesi né, tantomeno, titoli comuni coperti dal bilancio (QFP) comunitario e finanziato con risorse proprie come, invece, si vorrebbe fare in questa occasione.
Restano però molti nodi aperti, poiché ancora ci sono paesi che usano il diritto di veto come un’arma per impedire che gli altri avanzino. Come sottolinea Carmelo Cedrone nella sua riflessione: «Questa è la “democrazia” del ricatto. L’Unione, se vuole sopravvivere, deve passare alla democrazia vera, quella della maggioranza» (continua a leggere sul sito www.leurispes.it).