Il presidente cinese Xi Jinping si è impegnato a esentare alcuni Paesi africani dall’obbligo di ripagare prestiti a tasso zero in scadenza alla fine del 2020. La notizia è stata comunicata dallo stesso leader comunista nel corso del vertice straordinario Cina-Africa sulla solidarietà contro la pandemia da Covid-19, che avuto luogo recentemente nelle modalità della video conferenza.
Si tratta della prima volta dall’inizio del coronavirus che il presidente cinese ha discusso direttamente con i capi di Stato e di governo dei Paesi africani, comunicando loro che le autorità della Repubblica Popolare coopereranno con gli istituti di credito internazionali al fine di ridurre l’impatto di natura economica provocato dalla grave emergenza sanitaria.
Egli al riguardo, rivolgendosi ai partecipanti al vertice – tra i quali figuravano il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, quello keniota Uhuru Kenyatta, il senegalese Macky Sall e il primo ministro etiope Abiy Ahmed – ha affermato che: «Nel quadro del Forum sulla cooperazione Cina-Africa (FOCAC), la Cina annullerà il debito dei Paesi africani che hanno contratto prestiti governativi senza interessi che dovrebbero maturare entro la fine del 2020».
La Repubblica Popolare cinese è il principale creditore dell’Africa, in quanto il debito complessivo accumulato nei suoi confronti raggiunge quasi centocinquanta miliardi di dollari, una esposizione debitoria, quella dei Paesi africani interessati, che ovviamente condiziona le loro politiche in favore di Pechino.