Dialogo Italia-Cina. Sun Yanhong a colloquio con Gian Maria Fara, presidente Eurispes: «Siamo in una nuova era, serve più cooperazione e meno competizione». Di fronte alla peggiore emergenza globale per la salute pubblica dalla fine della Seconda guerra mondiale, il rafforzamento della cooperazione internazionale è la strategia di risposta corretta, mentre lo scambio di accuse tra diversi paesi ritarderà solo l’opportunità di combattere l’epidemia e causerà maggiori perdite.
Il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara e Sun Yanhong, ricercatrice associata presso l’Istituto di Studi europei dell’Accademia cinese delle Scienze sociali e segretario generale dell’Associazione cinese per gli Studi italiani, dialogano sulle possibilità di uno sviluppo positivo della globalizzazione, sulle conseguenze della pandemia, sulla futura cooperazione Cina-Ue e Cina-Italia. L’intervista al presidente Fara è stata pubblicata sul quotidiano cinese Guangming Daily.
Coronavirus ed Europa, la poetessa Sica: «Scrittori dimenticati. Ma i libri sono mappe di civiltà». «L’idea dell’unità europea è nata nella prospettiva di una nuova civiltà dopo gli spaventosi abissi delle due guerre mondiali tanto ravvicinate. I nostri giovani europei sono delusi, ma bisogna aggiustare le cose con civiltà, lavoro e rispetto, non guardare, anacronisticamente, a un paese con i confini fissi, ormai impossibile.
Dopo Dacia Maraini e il filosofo Roberto Esposito, prosegue il ciclo di interviste sul futuro dell’Europa realizzate con esperti, studiosi e politici.
Carmelo Cedrone, coordinatore del Laboratorio Europa dell’Eurispes, dialoga questa volta con Gabriella Sica, poetessa e scrittrice».
Ministro della Salute per un giorno? Francesco Cognetti: «Spingerei per il ritorno allo Stato centrale di competenze, anche organizzative». La risposta del nostro sistema sanitario alla pandemia e i timori di una seconda ondata di Coronavirus: come prepararsi?
L’Eurispes ne ha parlato con il professor Francesco Cognetti, oncologo, direttore del Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Regina Elena, in un’intervista di Emilio Albertario.
Diario per il nostro futuro. «Fase tre», la nuova economia nasce “da casa”: fondamentale correggere le disuguaglianze di genere. L’emergenza Coronavirus ha ribaltato abitudini di vita e i paradigmi economici costruiti nell’ultimo decennio.
Con la necessità di praticare un costante e attento distanziamento sociale, l’economia della condivisione sta lasciando lo spazio a una nuova economia “casalinga”, la cosiddetta stay-at-home economy, che consente di limitare gli spostamenti, grazie al web e alla tecnologia.
Particolarmente interessate dal quadro economico emergente sembrano essere le donne, che potrebbero rappresentare il grimaldello del rilancio economico post-crisi.
Ma questo sarà possibile solo se verranno adottate adeguate misure per correggere l’effetto delle disuguaglianze di genere, che nel 2020 hanno fatto posizionare l’Italia al 76º posto su 153 paesi (dati Global Gender Gap Report 2020).
La rubrica “Diario per il nostro futuro” si arricchisce del contributo della dottoressa Liliana Fratini Passi, direttore generale di CBI S.c.p.a., recentemente nominata vice presidente di UN/Cefact, centro delle Nazioni Unite per la facilitazione degli scambi commerciali e il business elettronico.