A breve le società private azere verranno poste nelle condizioni di beneficiare di prestiti erogati in valuta locale, il manat (AZN, al cambio pari a 0,54 euro), erogati dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) in forza di un accordo raggiunto con la Banca centrale della Repubblica di Azerbaigian.
La BERS ha garantito un accesso affidabile alla liquidità sotto forma di transazioni swap per un totale di 200 milioni di dollari, di essi un quarto verrà destinato alle imprese locali, incluse quelle di minori dimensioni che, già trovatesi in difficoltà nei mesi precedenti, hanno visto aggravarsi la loro situazione a seguito delle conseguenze della diffusione dei contagi del Covid-19.
L’accordo rientra nel quadro del rafforzamento del sostegno fornito dalla BERS all’imprenditoria azera, poiché l’economia del Paese caucasico è costretta ad affrontare la doppia sfida portata della pandemia da coronavirus e dallo shock subito dal mercato petrolifero globale.
Il “pacchetto di solidarietà” reso disponibile al fine di sostenere le imprese prevede il ripristino della liquidità nel breve termine e la ristrutturazione dell’esposizione debitoria dei clienti esistenti, nonché interventi nel settore della finanza commerciale e un programma di sostegno emergenziale avente quale beneficiari i principali operatori delle infrastrutture.
La banca incrementerà anche la valuta locale, i mercati dei capitali e le offerte azionarie.
La BERS è un importante investitore istituzionale in Azerbaigian, a oggi ha stanziato 3,3 miliardi di euro impegnandosi in più di 170 progetti in fase di sviluppo nel Paese, essa fornisce inoltre la propria consulenza alle piccole e medie imprese locali, contribuendo al miglioramento delle loro prestazioni oltreché la loro crescita in termini economici.
