SOMALIA, al-Shabaab. Liberata grazie all’intervento dell’AISE la cooperante Silvia Romano

Il servizio di informazioni e sicurezza per l’estero ha agito in cooperazione con intelligence di Turchia e Somalia sotto il coordinamento del generale Luciano Carta. La giovane dovrebbe arrivare a Ciampino nel primo pomeriggio

Palazzo Chigi definisce la liberazione come «un successo dell’intelligence italiana», infatti, il risultato è stato ottenuto grazie all’intervento dell’AISE, il servizio di informazioni e sicurezza per l’estero in cooperazione con intelligence della Turchia e di quella somala. Il coordinamento dell’operazione – è stato reso noto – ha fatto capo al generale Luciano Carta.

Dopo la liberazione la donna è stata trasferita nel compound militare delle forze internazionali in missione a Mogadiscio, questo in attesa di tornare in Italia a bordo di un velivolo in uso ai servizi segreti italiani che dovrebbe atterrare sulla pista dell’aeroporto di Roma Ciampino nel primo pomeriggio di oggi.

Una volta nella capitale verrà interrogata dai magistrati della Procura della Repubblica, che sulla vicenda hanno avviato un’indagine per il reato di sequestro di persona a scopo di terrorismo.

La cooperante della onlus Africa Milele era stata sequestrata il 20 novembre del 2018 nella località di Chakama, in Kenya, a opera di un gruppo criminale attivo a cavallo della frontiera con la Somalia, dove poi effettivamente la giovane è stata poi trasportata.

Un sequestro che si era dimostrato subito di difficile gestione, aspetto che aveva indotto alla cessione dell’ostaggio alla maggiormente strutturata organizzazione di ispirazione jihadista locale al-Shabaab.

«Sono stata forte e ho resistito, sto bene e non vedo l’ora di ritornare in Italia», questa la sua prima dichiarazione dopo la liberazione.

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