L’OPINIONE, ambiente e finanza. Organizzazioni della società civile chiedono alla Commissione europea di rescindere il contratto di consulenza con BlackRock

Finanza contro il clima. Gli attivisti alla Ue: «Cacciate BlackRock». Il gigante della finanza diventa consulente della UE su temi di sostenibilità ambientale, ma il conflitto di interesse sul fossile è dietro l'angolo; novantadue organizzazioni si mobilitano

di Matteo Cavallito, pubblicato da valori.it il 4 maggio 2020 – Ursula von der Leyen è la principale destinataria della lettera inviata da 92 organizzazioni della società civile.

I firmatari chiedono alla Commissione Ue di cancellare un controverso contratto di consulenza con il colosso finanziario BlackRock.

La Commissione europea cancelli il contratto di consulenza siglato con il colosso finanziario BlackRock sul tema dell’integrazione dei fattori sociali, ambientali e di governance (ESG) nella regolamentazione bancaria.

È la richiesta avanzata in questi giorni dalle organizzazioni della società civile del Continente, tra cui Oxfam, Greenpeace e Fondazione Finanza Etica, in una lettera indirizzata alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e ai suoi vice Valdis Dombrovskis e Frans Timmermans.

L’attacco della lettera inviata dalle Ong alla Commissione Europea: dalla Ue «una scelta sbagliata». Nel mirino «il conflitto di interesse» che caratterizzerebbe il gigante della gestione patrimoniale: oltre sette trilioni di dollari di asset in portafoglio alla fine dello scorso anno.

Sarebbe tuttora troppo esposto sui titoli del fossile (gas e petrolio in primis), sostengono i promotori dell’iniziativa, per risultare davvero credibile come consulente.

BlackRock è il principale gestore patrimoniale del mondo con oltre 7 trilioni di dollari di asset in portafoglio alla fine dello scorso anno.

«Una scelta sbagliata», insomma, secondo Kenneth Haar, esponente della coalizione Change Finance e ricercatore presso Corporate Europe Observatory, che sottolinea il peso di un intreccio di interessi particolarmente profondo.

Il problema, osservano infatti gli attivisti, non riguarderebbe solo l’insieme degli investimenti nel settore Oil & Gas, ma anche le numerose e variegate partecipazioni di BlackRock nel comparto bancario, esposto a suo volta nel settore fossile come nel più classico dei circoli viziosi.

Una consulenza da mezzo milione di dollari. Ma facciamo un passo indietro. Nelle scorse settimane l’Unione europea, attraverso la Direzione Generale FISMA (il servizio della Commissione responsabile della politica dell’UE in materia di banche e finanza), ha incaricato BlackRock di produrre uno studio sui sistemi di integrazione dei fattori ESG all’interno della Vigilanza bancaria europea, per orientare le strategie di business e le politiche di investimento delle banche.

Il contratto di consulenza, da circa mezzo milione di dollari, chiede a BlackRock di definire essenzialmente due cose: in primo luogo l’insieme delle pratiche necessarie a integrare i fattori ESG nell’analisi del rischio; in secondo luogo le strategie di sviluppo della finanza verde e dei prodotti finanziari sostenibili. Ed è qui, osservano i critici, che i problemi diventano palesi.

Rischio climatico e sostenibilità. Elaborando la sua Strategia sulla Finanza Sostenibile, infatti, la Commissione europea ha sviluppato a sua volta due aspetti decisivi: la Non-Financial Reporting Directive, che impone in sostanza alle banche, alle società finanziarie e alle grandi imprese di rendere note le informazioni sul proprio impatto sul clima e la cosiddetta tassonomia, la classificazione, delle attività che possono essere definite «sostenibili» per l’ambiente (rispetto alla quale, poi, imprese e investitori dovranno dire quanto sono allineati).

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